Che negli allevamenti intensivi gli animali vengano sottoposti a rapida crescita e macellazione entro pochi mesi di vita, non è una novità. D'altronde è l'unico modo per sostenere un'esponenziale richiesta di carne da parte dei consumatori, soprattutto di quella di pollo, una delle fonti di proteine animali più consigliate nelle diete perché povera di grassi. Ma siamo davvero sicuri che sia così?
Molta carne di pollo che puoi trovare facilmente in commercio nella grande distribuzione presenta sulla superficie delle striature bianche, dette anche white striping, che altro non sono che filamenti di grasso. Il valore nutrizionale della carne, in questo modo, diminuisce perché il grasso ha preso il posto alle fibre muscolari, morte per mancanza di sangue e ossigeno a causa del rapido accrescimento dell'animale.
Le conseguenze sulla nostra alimentazione derivano, quindi, solo da un cambiamento di valori nutrizionali. "Al momento – spiega il dott. Simone Gabrielli, biologo nutrizionista – non vi sono rischi riscontrati sulla salute umana, sempre premettendo che tale alimento rispetti le norme e i parametri igienico-sanitari. Per capirci, se messa in commercio, la carne non deve contenere tracce di ormoni, antibiotici o altre sostanze sopra una certa soglia. Dobbiamo solo tener sempre che una carne con white striping è sicuramente più ricca di grassi".
Non possiamo affermare, quindi, che il white striping sia pericoloso per la salute umana però questo fenomeno dovrebbe farti riflettere sulle condizioni in cui costringiamo altri esseri viventi. Gli animali allevati oggi sono geneticamente predisposti a crescere velocemente, soprattutto nella parte del petto e delle cosce, le più richieste dal commercio. Per selezione delle razze e l’impiego di mangimi dedicati, i polli vengono macellati da pulcinotti, ti basti pensare che in Italia i polli destinati alle rosticcerie sono macellati dopo cinque settimane, quando arrivano al peso di 1,5 kg.
Da un recente rapporto di Essere Animali, i polli di oggi, rispetto a 50 anni fa, hanno un tasso di crescita più rapido del 400% e impiegano il 60% di tempo in meno a raggiungere il peso di macellazione. Questi polli, soprannominati tristemente "broiler", tendono ad avere difese immunitarie più deboli e a sviluppare più facilmente problematiche cardiocircolatorie e respiratorie in tenerissima età, senza dimenticare i gravi problemi di movimento per via dello sviluppo non proporzionato tra muscolatura, organi e scheletro.
Quando si parla di salute, non dovremmo tener conto solo della nostra.
Fonte | Essere Animali