
In una società come la nostra – nella quale frenesia e performance sembrano essere sul podio delle priorità – dovremmo iniziare a pensare alla pausa come a un momento necessario durante la giornata. Se non altro perché aumentano anche la produttività, oltre a rendere più leggera la quotidianità e ad apportare benefici nel lungo termine.
Le pause brevi aiutano infatti, tra le altre cose, a mantenere alta la concentrazione e l'energia, prevenendo allo stesso tempo la stanchezza mentale e migliorando la performance lavorativa.
Le pause sono essenziali per la vita quotidiana e non sono affatto una perdita di tempo come spesso si tende a pensare. I benefici sono sia mentali che fisici, dato che cervello e corpo sono direttamente collegati e influenzati a vicenda: le pause permettono di abbassare lo stress e meno stress va a beneficio di tutto l'organismo.
Le pause brevi possono infatti concretamente ridurre i livelli di cortisolo – l'ormone dello stress – e promuovere un senso di calma e rilassamento. E se alla semplice pausa mentale si associa anche un po' di movimento – bastano pochi passi – i benefici aumentano ancora di più: alzarsi e muoversi può migliorare la circolazione, ridurre la tensione muscolare e prevenire problemi legati alla sedentarietà, come il mal di schiena e la rigidità muscolare.
Diversi studi confermano tutto questo, e in particolare uno: parla di come le persone che si concedono una pausa durante un compito portino a termine quel compito con maggiore concentrazione.
Ma perché una pausa ha questo effetto positivo? Una delle ipotesi fatte dagli studiosi e dalle studiose riguarda l'abitudine: quando il cervello si focalizza per molto tempo continuativo su una determinata cosa, quella determinata cosa assume contorni di routine, portando la testa a etichettarla come poco importante.
Un altro studio del 2022 ha mostrato come le pause da dieci minuti di tanto in tanto aumentino l'energia in una persona riducendo al tempo stesso la fatica mentale, in particolare nelle giornate lavorative particolarmente lunghe e stressanti. A documentare la riduzione della fatica è stato addirittura un elettroencefalogramma, che ha mostrato concretamente i benefici nel gruppo di persone a cui erano state concesse queste pause.
Oltre ad apportare benefici mentali dal punto di vista del relax e della decompressione, fare una pausa può avere risvolti estremamente positivi anche da quello della produttività, e la ragione è l'incubazione inconscia (tra gli altri motivi).
L'incubazione inconscia è un concetto psicologico che descrive il processo attraverso il quale la mente lavora su un problema o un'idea senza che la persona ne sia consapevole. Questo fenomeno si verifica spesso durante periodi di riposo, come il sonno o come quando si è impegnati in attività che non richiedono un grande sforzo mentale, come camminare o fare la doccia. O come fare la famosa pausa di dieci minuti. L'importante è staccare davvero, senza pensare ai problemi o agli impegni da cui si sta staccando la spina.
Fonti: "Creativity—the unconscious foundations of the incubation period", Front Hum Neurosci. 2014; 8: 215; "Give me a break!", PLoS One. 2022; 17(8): e0272460.