A Genova, capitale italiana del libro 2023, le panchine sono illuminate per leggere anche di sera

Nell’ambito del progetto Lighting for Genoa per la prima volta a Genova sono state proposte dieci installazioni di luce permanenti con l’obiettivo di rigenerare dei “non luoghi” della città.
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Gaia Cortese 26 Aprile 2023

Non poteva essere che Genova, recentemente nominata Capitale italiana del libro 2023, la città in cui dare spazio alle panchine illuminate di notte nell'ambito del progetto #LightingForGenoa, fortemente voluto dall’amministrazione comunale e primo esempio italiano di intervento di lighting design permanente come elemento di rigenerazione urbana ideato e coordinato da Condiviso.coop di Genova con la direzione creativa della Lighting Designer Stefania Toro.

Nello specifico l'installazione di Lighting Design che, oltretutto inviterebbe alla lettura di un buon libro all'aperto, anche nelle ore serali, si chiama "Leggera", ed è stata realizzata attraverso la collaborazione tra la designer Giorgia Brusemini e la lighting designer Carla Morganti inaugurata in Salita alla Torre degli Embriaci di Genova.

Oggi le storiche panchine di questo angolo della città di Genova sono dotate di una luce confortevole che consente di poter leggere un libro anche di sera, magari in una notte d’estate per godersi la frescura dopo il tramonto in compagnia di una buona lettura.

Come ha spiegato la designer Giorgia Brusemini, "gli spazi aperti nelle città sono delle opportunità…ce ne siamo resi conto tutti, ancora di più, dopo i mesi duri della pandemia. costretti nelle nostre case. Sin dai primi sopralluoghi ci è stato subito evidente quanto questo fosse un luogo caro agli abitanti del quartiere… Uno spazio della città vissuto e curato da tante, singole persone. Sono le persone che si incontrano in questo luogo che lo rendono sicuro".

L'obiettivo del progetto è stato quello di restituire la caratteristica atmosfera intima e di raccoglimento trasmessa dallo slargo della salita di notte, restituendola non solo ai cittadini, ma anche ai visitatori della città. La luce creata è "leggera", da qui il nome dell'installazione, rispettosa del contesto e al contempo molto accogliente.

Un'installazione che è molto di più che un'opera artistica, perché invita le persone ad uno stile di vita più riflessivo, meno frenetico, mentre le avvicina a trovare piacevolezza anche fuori dalla propria casa, promuovendo così anche le relazioni sociali.