“Chi riesce può fare il tampone al drive-in altrimenti gli porto a casa personalmente il test rapido, a spese mie”. A Robbio, comune in provincia di Pavia, funziona esattamente così. Parola di Roberto Francese, il sindaco che da mesi sta guidando i suoi 6 mila abitanti con coraggio e temerarietà attraverso la pandemia. L’ha fatto a maggio quando 400 suoi concittadini erano disposti a bypassare il no della Regione Lombardia e donare il proprio plasma iperimmune, lo sta facendo ora nel pieno della seconda ondata: da settimane ha attivato un punto tampone drive-in aperto “a chiunque voglia sottoporvisi, a costi ridotti”, ed è lui stesso, armato di mascherina e guanti, ad andare di porta in porta a consegnare i nuovi test rapidi fai da te a chi non può permetterselo.
Il servizio di tamponi drive-in permette ai robbiesi di testare la propria positività al Coronavirus mettendosi semplicemente in coda con la propria auto. Dal finestrino un operatore sanitario effettua il prelievo e a seconda del test scelto darà l’esito in pochi minuti o nel giro di qualche giorno.
“Sono settimane che vengo tempestato di telefonate dai miei cittadini che mi dicono che non possono prenotare il tampone nonostante l’impegnativa del medico in mano o che non riescono nemmeno attraverso l’ospedale – ha spiegato telefonicamente il sindaco Francese, inequivocabilmente provato dopo l’ennesima giornata tesa – Non poteva più andare avanti, così ho organizzato un punto drive-in dove poter fare sia i tamponi molecolari sia i test antigenici rapidi”.
In questo sistema, se un cittadino viene trovato positivo al test rapido può accedere direttamente alla conferma con il molecolare. Il tutto a costi ridotti: con 25 euro si prenota un test rapido, con 60 euro si fa il tampone classico.
Se qualcuno non riesce ad accedere, che sia per ragioni di tempo o economiche, è lo stesso sindaco a risolvere la situazione in prima persona pagando direttamente di tasca propria il costo del test o del tampone al drive-in oppure consegnando kit fai da te a casa. “Li pago 10 euro e li regalo, chi vuole può fare un'offerta che poi utilizzo per comprarne degli altri”.
Ogni giorno decine di cittadini mi dicevano che non riuscivano più a prenotare il tampone: non poteva più continuare così
Si tratta di test rapidi sul modello di quelli che il governatore Luca Zaia ha messo in disposizione in Veneto e sono di semplice utilizzo: “Si infila il bastoncino nel naso e lo si inserisce poi in una provetta dove è contenuto il liquido reagente. Si mescola tutto e poi si deposita nella cavità posta sul corpo del test dove compariranno due lineette, una emergerà sempre perché è quella di controllo, l'altra si vedrà solo in caso di positività”. Da quando è iniziata questa iniziativa, a Robbio 50 cittadini su 300 sono risultati positivi al test rapido, “siamo quindi intorno al 20%, non è poco”.
L’autosomministrazione non spaventa affatto la popolazione che, anzi, ha accolto con entusiasmo e sollievo le iniziative. “I cittadini – ha spiegato il sindaco chiudendo la telefonata – sono molto soddisfatti, anche perché di fatto è l’unica alternativa che c’è. Questa campagna nasce dall’esigenza dalle loro esigenze”.