A Roma i centri per anziani adotteranno gli animali dei canili e dei gattili municipali

Cani e gatti anziani per gli ospiti delle case di riposo. Il Comune di Roma lancia un’iniziativa per contrastare l’isolamento sociale degli ospiti delle case per anziani e per togliere da canili e gattili gli animali che, a causa dell’età, hanno minori possibilità di essere adottati.
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Gaia Cortese 15 Marzo 2023

Vivere con un animale domestico fa bene alla salute. Lo conferma uno studio pubblicato su Mayo Clinic Proceedings che ha coinvolto duemila persone; di queste, il 62 per cento era proprietario di un amico a quattro zampe. In particolare lo studio ha dimostrato che gli over 65 che possedevano un cane o un gatto, non solo godevano di una salute migliore, ma soffrivano meno di solitudine e di isolamento sociale, pertanto accusavano minori sintomi di ansia, depressione e deficit cognitivi.

Se la compagnia di un animale può far bene a una persona, soprattutto se anziana, non si può escludere che i benefici siano reciproci, anzi. E dal momento che un cane o un gatto senza proprietario non aspetta altro che una famiglia o un umano che se ne prenda cura e possa coprirlo di affetto, è nata da poco, in via sperimentale, un’iniziativa del Comune di Roma, resa nota dall’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).

In una memoria di Giunta approvata all’inizio del mese di marzo il Campidoglio ha infatti comunicato l’intenzione di incentivare "l'adozione di cani e gatti dei canili e gattili comunali da parte degli ospiti dei centri anziani che hanno molte attenzioni, tempo e cure da donare”.

“L'adozione di un cane anziano da parte di una persona anziana migliorerebbe la qualità di vita di entrambi – si legge poi nel documento -, soprattutto dal punto di vista emotivo e relazionale".

Nei canili e nei gattili, infatti, sono moltissimi i cani e i gatti che, solo per il fatto di aver raggiunto una certa età, sembrano essere destinati a vivere in una gabbia. Eppure, sono proprio gli animali più anziani quelli più in grado di adattarsi ai ritmi e alle abitudini di un nuovo proprietario e soprattutto ad apprezzare i tempi più "lenti" di una persona anziana.

“Apprezziamo questo progetto dell’assessore all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, e dell’assessore alle Politiche sociali, Barbara Funari, e auspichiamo che gli animali siano affidati con tutte le garanzie e le sicurezze del caso, evitando leggerezze – ha commentato Massimo Comparotto, Presidente Oipa -. Le strutture residenziali di Roma Capitale possono essere la nuova casa dei cani e dei gatti più sfortunati, che possono recare agli ospiti gioia e motivazione. Si attiverebbe così una sinergia che innalzerebbe la qualità della vita di entrambe le parti. Ci auguriamo che però le spese medico-veterinarie siano totalmente a carico delle casse comunali e non siano previste mere “agevolazioni”, come scritto nella memoria di Giunta”.