A scuola un’ora a settimana dedicata alla felicità: il progetto dell’Istituto Comprensivo 2 “Giovanni Paolo II” di Policoro

Un’ora a settimana dedicata alla felicità. Tutte le classi di ogni ordine e grado dell’Istituto Comprensivo 2 “Giovanni Paolo II” di Policoro approfondiscono la felicità in ogni materia d’insegnamento. “Mi ispiro al mio ruolo di genitore, voglio credere che tra le mura scolastiche i ragazzi possano vivere e crescere felici” ha detto la Dirigente.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Evelyn Novello 20 Marzo 2024
Intervista a Prof.ssa Maria Carmela Stigliano Dirigente dell'Istituto Comprensivo 2 “Giovanni Paolo II” di Policoro

Dalla matematica all'inglese, tutte le materie scolastiche possono essere utilizzare per diffondere e insegnare la felicità. Questo stato d'animo non dovrebbe essere lo scopo della nostra vita, ma, la gioia, intervallata da periodi di serenità, può sicuramente essere un obiettivo da perseguire e un buonissimo supporto che ci aiuta ad affrontare le sfide della vita. E quale migliore sfida per i ragazzi se non dover andare a scuola ogni giorno? Per alcuni può essere stimolante, per altri piacevole, ma per la maggior parte  degli studenti dover stare sui banchi di scuola e sottoporsi a interrogazioni e verifiche non è esattamente il passatempo preferito. Per questo, l'Istituto Comprensivo 2 "Giovanni Paolo II" di Policoro (provincia di Matera) sta dedicando l'intero anno scolastico al tema della felicità.

Sono 950 gli alunni di tutto il plesso, composto da scuola dell'infanzia, elementari e medie. L'idea di ispirare i bambini e i ragazzi a uno stile di vita incentrato sul benessere è della professoressa Maria Carmela Stigliano, dirigente dell'Istituto da ben 10 anni. Le attività variano a seconda dell'età degli studenti ma il fine comune è quello di farli riflettere sull'importanza di alcuni valori, che cambiano di anno in anno. "Ogni anno mi piace dare un tema su cui tutti lavorano – ci spiega la professoressa. – Lo scorso settembre ho scelto la felicità ma in passato abbiamo fatto anche il coraggio, l'amore per vita e il viaggio nella poesia e nell'arte. Il tema prescelto è oggetto di approfondimenti in diverse declinazioni perché ogni materia lo affronta a suo modo. Che sia inglese, matematica, scienze o altro, per un'ora a settimana un insegnante parlerà, in questo caso, della felicità, rapportata alla materia che insegna".

tessitura carta riciclo

Nella pratica, parliamo di attività che vanno dalle riflessioni in classe, ai lavoretti manuali, dalla meditazione, alle coreografie. "Nella scuola dell'infanzia proponiamo attività ludico pratiche – continua la docente. – I bambini costruiscono la "scatola della felicità", manifesti e lavoretti e leggono fiabe. Alle elementari, tutti i piccoli studenti, dalla prima alla quinta, hanno il "quaderno della felicità" dove una volta a settimana appuntano nuove ispirazioni, possono essere disegni o brani da leggere. Nella scuola secondaria di primo grado, avendo a che fare con alunni più grandi, ci si può sbizzarrire. I ragazzi fanno lavori alla lim, power point, poesie, e nell'ora di educazione fisica imparano posizioni di yoga e tecniche di rilassamento".

Oggi, Giornata mondiale della Felicità, l'Istituto ha organizzato una prima mostra dei lavori svolti finora. "A giugno, poi ci sarà festa finale che coinvolge tutta Policoro – aggiunge Stigliano. – Chiuderemo l'anno con un evento in piazza, con amministrati locali, famiglie e l'orchestra della scuola, al fianco di un ospite importante a sorpresa. Nell'anno dedicato al coraggio abbiamo avuto con noi Paolo Crepet, l’anno scorso Cesare Bocci e un altro anno Roberto Vecchioni".

Impegnare i ragazzi in argomenti che non siano solo la mera didattica è fondamentale per far sì che siano ora più sereni e, in futuro, adulti consapevoli e sicuri di sé. "Mi ispiro al mio ruolo di genitore perché tutti ci chiediamo qual sia la cosa migliore per i figli. Se sono più motivati andranno a scuola con interesse e voglio credere che tra le mura scolastiche possano vivere e crescere felici. Questa cosa è sempre piaciuta ai ragazzi ma anche ai genitori. Poco tempo fa una mamma mi ha fermato e mi ha detto: "grazie, mio figlio mi ha fatto sorridere perché ha detto di aver dimenticato il quaderno della felicità a scuola" conclude la dirigente.