Alice per la prima volta su una barca con l’esoscheletro: il suo impegno per regalare la “Felicità” ad altre persone disabili

Donare la sua “Felicità” anche ad altre persone affette da disabilità motoria: questo l’obiettivo di Alice che ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica in occasione della sua primissima passeggiata su una barca.
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Evelyn Novello 28 Giugno 2023

Si alza dalla carrozzina, compie qualche passo e sorride. Alice Leccioli, 21 anni, è salita per la prima volta a bordo di una barca grazie al suo esoscheletro da lei rinominato "Felicità", che è anche l'emozione che ha caratterizzato lo stato d'animo di tutti i presenti in quel momento. Alice è affetta, dalla nascita, da diparesi spastica a causa di una lesione cerebrale dovuta a una complicanza durante il parto. La sua storia ha commosso l'Italia perché, due anni fa, dopo aver compiuto la prima passeggiata in Piazza San Marco con la protesi bionica, una donatrice sconosciuta gliene ha regalata una tutta sua. Da allora la vita di Alice è cambiata.

La tuta robotica di metallo e carbonio le consente di camminare e di abbattere molte barriere ma sa che alcune persone con le sue stesse difficoltà motoria non posso ancora godere di questo privilegio. Così, ospite al Waterfront di Genova, dove ieri è arrivata l’Ocean Race, il giro del mondo a vela, Alice ha affrontato una nuova sfida camminando per la prima volta su una barca, anzi, due: la storica New Zealand Endeavour e sul catamarano senza barriere Lo Spirito di Stella. Nell'occasione, ha lanciato una raccolta fondi per aiutare il reparto di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Istituto Giannina Gaslini ad acquistare un esoscheletro che attualmente ha un costo di circa 200mila euro.

Ad accompagnarla nella passeggiata, il direttore della UOC di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Istituto di Genova, Paolo Moretti, che ha accolto con entusiasmo l'iniziativa di Alice, consapevole dei tanti pazienti del suo reparto affetti da gravi disabilità motorie che potrebbero beneficiare dell'acquisto di un esoscheletro, come Felicità. Il robot in questione è ad altissima tecnologia ed è composto da protesi e sensori, che accompagnano meccanicamente i movimenti del corpo. Alice, commossa, lo ha definito come la sua seconda pelle e l'unico modo per consentirle di guardare persone negli occhi mentre parla. Da qui, la volontà di diventare una sorta di testimonial della ricerca scientifica per donare Felicità anche agli altri.