Allontanarsi da una persona tossica mettendo in pratica il metodo del “No contact”

Vietato incontrarsi, scriversi e telefonarsi, ma anche guardare vecchie foto, leggere messaggi recenti o spiare il profilo sui social. Per allontanarsi da una persona opprimente e negativa il metodo del “No contact” può essere una delle soluzioni più efficaci.
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Rubrica a cura di Gaia Cortese
23 Dicembre 2021

Pratica studiata anche in psicologia, dove viene considerata alla stregua di una tecnica di auto difesa, quello del "No contact" sembra uno dei migliori metodi per uscire da una relazione di dipendenza effettiva.

In pratica, seguendo il metodo del "No contact" si interrompe ogni tipo di contatto con la persona da cui si vuole prendere una pausa e una certa distanza. Il motivo per farlo è la sensazione di frustrazione, di disagio o di sofferenza che si prova in presenza di questa persona che può essere un compagno narcisista, un amico opprimente o un famigliare poco empatico. Non ha alcun senso continuare a soffrire, a stare male, a provare frustrazione e impotenza in una relazione, e fortunatamente, prima o poi se ne ha la consapevolezza.

La soluzione? Prendere le distanze, e farlo anche bene. La prima cosa da fare è evitare ogni tipo di incontro e ogni tipo di comunicazione; ciò significa non vedersi, non scambiare alcuna telefonata, evitare di mandare messaggi o e-mail ed escludere ogni tipo di interazione sui canali social. In poche parole, sparire del tutto dalla circolazione.

Il principio del sasso grigio

Ovviamente questo principio del “No contact” si può mettere in pratica in alcune condizioni, sicuramente non quando ci sono dei figli in comune da gestire o quando la persona da evitare è un collega di ufficio.

In presenza di queste condizioni, si può mettere in atto un altro interessante principio, quello del cosiddetto “sasso grigio”.  In pratica questo metodo consiste nel compito (non facile) di non rispondere alle provocazioni della persona negativa che si ha di fronte, assumendo un atteggiamento il più neutro possibile. Sembra, infatti, che le persone prepotenti, arroganti e narcisiste non aspettino altro che una reazione, amando provocare e compiacendosi nel vedere la sofferenza altrui. Vogliamo dar loro questa soddisfazione? Giammai. Mantenendo l’autocontrollo e non lasciando spazio all’altra persona per compiacersi e rincarare la dose, in qualche modo è possibile neutralizzare il loro comportamento negativo.

E se il cervello va in astinenza?

Se ti stai chiedendo se la tecnica del "No contact" o del "sasso grigio" non siano addirittura metodi "esagerati" per gestire o porre fine a una relazione tossica, esiste anche una spiegazione scientifica per toglierti ogni dubbio. Sembra che il nostro cervello possa assuefarsi a certe sostanze e che rischi di andare anche in astinenza. Questo succede per le droghe, per alcuni farmaci, per il fumo, per il cioccolato, ma anche nell’ambito di alcune relazioni.

In questo caso, l’astinenza da una persona provoca sofferenza e il cervello si mette in moto per trovare qualcosa che sostituisca l'assenza di quella persona, purtroppo proponendoci i ricordi più belli e spensierati legati a questa stessa persona: hai in mente quando si riguardano le vecchie foto, si rileggono i messaggi più belli e via dicendo? Ecco. Niente di più sbagliato perché in questo modo diventa ancora più difficile “disintossicarsi” e ritrovare un proprio equilibrio.

Il primo passo è quindi non lasciare spazio alla nostalgia, ma piuttosto scrivere una lista di tutti i lati negativi che aveva quella persona, ricordare i momenti più difficili e ritrovare i motivi che ci hanno portato ad allontanarci.

Istintivamente il cervello in astinenza può avere la tentazione di ottenere di nuovo quello che ci manca, ma si può provare ad esercitare anche un po’ di autocontrollo e, se risulta difficile, può essere utile avere anche un supporto psicologico per capire se la tecnica del "No contact" può essere efficace e davvero risolutiva per porre fine ad una dipendenza affettiva.

Perché il principio del No contact è fondamentale?

Non avere più contatti con una persona dal comportamento anaffettivo e manipolatorio è il primo passo per ritrovare tempo e spazio per riflettere sulla relazione, ma anche per ritrovare se stessi, per comprendersi meglio ed essere consapevoli di quello vogliamo. Prendere le distanze spesso e volentieri diventa anche necessario per ritrovare la propria autostima e confidare maggiormente nelle proprie risorse. Solo in questo modo sarà veramente possibile chiudere definitivamente un rapporto logorante e oppressivo.

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