Come liberarsi di una persona tossica e porre fine a una dipendenza affettiva

È possibile uscire da una dipendenza affettiva una volta riconosciuta come tale? Se il primo passo è arrivare a questa consapevolezza, è poi necessario muoversi con estrema razionalità, dal ritrovare una rete di sostegno esterna alla relazione ad allontanarsi definitivamente mettendo in atto la “no contact rule”, quando possibile.
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Rubrica a cura di Gaia Cortese
9 Dicembre 2021

Abbiamo definito cosa sia una dipendenza di tipo affettivo e come sia possibile comprendere se chi abbiamo di fronte sia o meno una persona tossica. Un passo non da poco perché raggiungere una certa consapevolezza in merito alla propria condizione di dipendenza affettiva è già il primo passo per uscirne.

Ecco perché ammettere a te stesso che la relazione che stai vivendo ti porta sofferenza, disagio, senso di inadeguatezza e bassa autostima è un passaggio obbligatorio verso la “guarigione”: solo una volta che sei arrivato a questa consapevolezza puoi dare inizio a un cambio di rotta concreto e incominciare ad attuare una certa distanza emotiva.

Distanza emotiva

Quello di distanza emotiva è un concetto molto semplice che descrive benissimo il dottor Travis Bradberry, esperto nel campo dell'intelligenza emotiva, in questo articolo pubblicato su The Huffington Post: se una persona mentalmente instabile ti si avvicinasse in strada, dicendoti di essere John Kennedy, cercheresti di farle cambiare idea? Probabilmente no, non ci proveresti nemmeno. Lo guarderesti dall'alto in basso, in modo divertito, e gli daresti anche poca importanza.

Ecco, trovandoti davanti a un soggetto tossico dovresti fare lo stesso, sia che si tratti di un collega di ufficio che di un membro della famiglia. Ma se si dovesse trattare del tuo partner? La situazione sarebbe più complicata e dovresti prenderti del tempo per tirarti fuori, il prima possibile, da una relazione che non ha nulla di positivo.

Ritrova la tua rete di appoggio

In questo momento può essere utile identificare le persone nella tua cerchia di amicizie e non solo, a cui poter chiedere consiglio e sostegno. Anche solo raccontare la situazione che stai vivendo può portare a vedere le cose in maniera diversa, ad una nuova e più sana prospettiva. Questo succede per il semplice fatto che una persona esterna è in grado di vedere la soluzione che tu non riesci a scorgere perché sei troppo coinvolto emotivamente.

Fermati e ritrova te stesso

Nel momento in cui si inizia a prendere una certa distanza emotiva, è importante portare l’attenzione su se stessi e non sugli acrobatismi mentali che sta mettendo in atto la persona tossica. Si tratta di attuare una sorta di "contemplazione" per ridurre la confusione e l’ambiguità che caratterizzano la maggior parte delle relazioni tossiche e ritrovare così se stessi. In questa fase è essenziale mettere a fuoco ciò che porta sofferenza e disagio per poter passare a un vero proprio piano di azione per uscire dalla relazione, e può essere utile porsi alcune domande come: Cosa rende la relazione che sto vivendo “tossica”? Per quali ragioni scelgo di “starci” nonostante tutto? Che persona sono in questa relazione? Sarei una persona diversa se vivessi un altro tipo di relazione?

Uscire dalla relazione

Nel momento in cui decidi di uscire dalla relazione, fallo senza troppa esitazione. Nessuna giustificazione, poche spiegazioni, solo un messaggio semplice e chiaro, per non innescare una reazione incontrollata del partner che, in alcuni casi, potrebbe non essere solo verbale, ma addirittura fisica.

Nella maggior parte dei casi il modo per chiudere definitivamente una relazione tossica è la cosiddetta No Contact rule, vale a dire l'allontanamento definitivo dal partner, senza alcun tipo di contatto: no a incontri riappacificatori, no a telefonate chiarificatrici, Questa fase offre oltretutto  la possibilità di concentrarsi finalmente su se stessi, sulla propria personalità e sulle proprie esigenze che quasi sempre, in una relazione tossica, passano in secondo piano. In alcuni casi è necessario usare il metodo meno estremo del Low Contact, soprattutto quando è necessario mantenere un rapporto, per esempio in presenza di figli e quando si lavora nello stesso ufficio: l'importante è non farsi coinvolgere da parole e comportamenti del soggetto tossico, non cedere alle provocazioni e tagliare corto.

Guarire

Può sembrare un termine "forte" ma da una relazione tossica si può e si deve guarire. Ciò significa perdonarsi e ricostruire piano piano la propria autostima: in questa fase, infatti, la cosa più importante è riconoscere il coraggio della propria decisione e la determinazione che ha portato a liberarsi dalla dipendenza affettiva. Allo stesso tempo, è anche fondamentale ritrovare i propri interessi e le proprie amicizie, dedicarsi tempo e ritornare piano piano a ristabilire un contatto con se stessi.

Questo articolo fa parte della rubrica
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