Amburgo, sempre più verde e senza automobili grazie al progetto Grünes Netz

Entro il 2043 la seconda città più grande della Germania potrebbe dire addio alle automobili. Il programma Grünes Netz lanciato alcuni anni fa dall’Amministrazione, infatti, dovrebbe permettere ai cittadini di spostarsi in lungo e in largo semplicemente a piedi o in bicicletta.
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Rubrica a cura di Gaia Cortese
15 Maggio 2019

Fiumi, canali, laghi artificiali e naturalmente il mare. Non a caso Amburgo è conosciuta anche come la Venezia tedesca. È la seconda città più grande della Germania, una città straordinariamente verde che nel 2011 si è aggiudicata il premio come European Green Capital e che, nel giro di meno di vent’anni, potrebbe dire definitivamente addio alle automobili.

Una città che è sempre stata verde

Amburgo deve la sua alta percentuale di verde alla lungimiranza del progettista Fritz Schumacher. Al principio del secolo scorso il progettista urbano propose un piano basato su un "concetto assiale" per offrire ai cittadini di Amburgo un immediato accesso alla natura e più opportunità di svago.

Il suo piano progettuale divideva la città in diversi assi residenziali e spazi verdi come giardini, parchi giochi e campi sportivi, mentre per collegare la città alla campagna erano previsti dei lunghi corridoi verdi. Dopo la seconda guerra mondiale, le infrastrutture verdi radiali e circolari non sono state abbandonate, ma al contrario, sono diventate una priorità nella ricostruzione di Amburgo. E sono ancora attualissime al giorno d'oggi.

Il Grünes Netz

Guardando la pianta di Amburgo noteresti immediatamente due grandi aree verdi, una a nord e una a sud della città. Circa cinque anni fa l’Amministrazione cittadina ha intrapreso un piano molto ambizioso che ha lo scopo di unire queste due aree attraverso una fitta rete di piste ciclabili, percorsi pedonali, giardini pubblici e parchi, con l'obiettivo di arrivare a coprire il 40 per cento dell’intera area metropolitana.

Il programma si chiama Grünes Netz (Green Network) e i benefici di questa operazione sono innumerevoli. Innanzitutto riducendo al minimo l’uso delle automobili, si avrà una notevole riduzione dei livelli di C02, e quindi minor inquinamento atmosferico. I cittadini avranno poi un accesso più agevolato alla aree verdi e potranno praticare quelle attività, che solitamente si svolgono fuori porta, nell’area urbana: passeggiate nel verde, pic-nic open air, attività sportive e percorsi in bici senza il rischio di essere investiti da un’auto. Se effettivamente entro i prossimi 15, 20 anni il programma venisse realizzato, Amburgo potrebbe diventare la prima città in cui è possibile spostarsi unicamente a piedi o in bicicletta.

Hafen City

Amburgo è da prendere d’esempio come green city anche per la notevole riqualificazione urbanistica di ben 155 ettari prima destinati alle attività portuali. Così è nata Hafen City, un quartiere completamente rinnovato con edifici dotati di pannelli fotovoltaici e piccole turbine eoliche. L’area del porto, che fino a ieri era recintata e inaccessibile, si è così aperta al centro della città e alle aree più periferiche ed emarginate delle isole Wilhelmsburg e Veddel.

Hafen City restituisce quindi alla città il suo porto, trasformando una zona off-limits in un progetto di integrazione tra centro e periferia, con una strizzata d'occhio all’ecostenibilità e all’ambiente. Oltre alle turbine eoliche e ai pannelli fotovoltaici, infatti, è stato progettato un sistema Container Taxi, ossia una flotta di chiatte fluviali (ognuna delle quali rimpiazza 60 autocarri) ed è stato avviato il programma Green Shipping, che riduce le tasse portuali per le navi eco-friendly.

Fonte | Hamburg.com

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