Esistono diversi tipi di anemia, come probabilmente saprai, e uno di questi e l'anemia sideroblastica. Volendo semplificare, i sideroblasti sono i precursori dei globuli rossi, contenti i granuli di ferro liberi, non legati all'emoglobina. Dunque il ferro è presente, ma l'organismo non riesce a utilizzarlo in modo corretto. Proviamo a capire meglio come mai.
Le anemie sideroblastiche sono un gruppo di patologie caratterizzato da un inadeguato utilizzo del ferro da parte del midollo osseo. Ecco perché prima ti spiegavamo che il problema non riguarda la presenza di questo minerale, che anzi spesso risulta a livelli anche più alti del normale, ma nel suo impiego da parte del corpo.
Se andiamo ad esaminare il midollo osseo, che ha la funzione di produrre le cellule del sangue, in persone con anemia sideroblastica, si noterà proprio un aumento dei globuli rossi in maturazione, gli eritroblasti, che mostrano un caratteristico accumulo di ferro (sideroblasti ad anello).
Per conoscere le cause dell'anemia sideroblastica è bene prima distinguerla in due forme:
La forma congenita è una malattia genetica che trova la sua origine nelle mutazioni dei geni coinvolti nella sintesi dell’eme, ovvero quella porzione dell’emoglobina responsabile del legame con l’ossigeno e della produzione e della maturazione dei globuli rossi.
C’è poi la forma acquisita che possiamo dividere ulteriormente in primaria (disturbi che alterano i globuli rossi e la loro produzione) e secondaria (dovuta all’abuso di alcol o farmaci) in base alla causa che crea l’alterazione.
La forma genetica, in particolare, può far sì che si formi un sovraccarico di ferro nell’organismo e che poi si va a concentrare nel fegato creando danni nel tempo.
Ecco una breve lista dei sintomi principali dell'anemia sideroblastica:
Per effettuare una diagnosi di anemia sideroblastica, è sufficiente un esame del sangue assieme a un'attenta analisi da parte del medico curante. Nello specifico, le analisi devono valutare quantità e tipo di emoglobina, numero e volume dei globuli rossi e stato del ferro.
La cura per l'anemia sideroblastica dipende molto dalla gravità della patologia. Si può iniziare con la somministrazione di vitamina B6, ma se il problema è più serio sarà necessario proseguire con trasfusioni, in associazione a terapie ferrochelanti che aiutino a controllare la quantità del ferro nel sangue.
Fonti| Ail, Ospedale Bambino Gesù