Angioma: perché si forma e quando può diventare pericoloso

L’angioma è una neoformazione vascolare, ovvero un tumore, ma benigna. Può essere cutaneo, sottocutaneo e interno e l’esempio più comune sono quei piccole nei rossi che potresti notare sul viso e sul torace, soprattutto delle persone più anziane. Ma quando questa piccola massa può dare dei problemi?
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Giulia Dallagiovanna 17 Luglio 2020
* ultima modifica il 07/03/2024

L'angioma è un tumore, però benigno. Viene causato da uno sviluppo anomalo delle cellule di vasi sanguigni o linfatici e infatti di solito lo riconosci da quelle piccole lesioni rosse e superficiali che ti appaiono sulla pelle di testa, torace o schiena. L'esempio più classico di questa formazione sono proprio questi piccoli nei color rubino, che tendono a comparire soprattutto in età più anziana, ma anche i neonati talvolta li presentano. Proprio perché è il risultato di una proliferazione dei vasi sanguigni, viene chiamato anche emangioma ed è il più diffuso. Si distingue così dal linfangioma, più raro, e che interessa più che altro i vasi linfatici.

Ma l'angioma può trovarsi anche sui tuoi organi interni, ad esempio su fegato e cervello, e in quel caso è bene tenerlo monitorato perché potrebbe provocare dei problemi alla funzionalità di queste parti del tuo corpo. Cerchiamo allora di capire meglio di cosa si tratta e soprattutto se ti devi preoccupare quando ne noti uno sulla tua cute.

Cos'è

L'angioma è, come ti dicevo, una neoformazione vascolare, cioè appunto una neoplasia benigna. Si tratta di quelle piccole macchioline rosse che avrai visto diverse volte sul collo o sulla testa dei tuoi nonni o magari dei tuoi genitori, ma sono angiomi anche le classiche "voglie" dei neonati, che di solito vengono chiamate di vino o di fragola e scompaiono entro i primi anni di vita. In entrambi i casi non ti devono preoccupare, non hanno alcuna ripercussione sulla salute della persona che li ha e non c'è possibilità che si evolvano in tumori maligni. È anzi la lesione benigna più comune tra quelle a carico della cute o dei tessuti molli, e compare soprattutto dopo i 30 o 40 anni.

Quando è interno, invece, è il caso di tenerlo meglio monitorato. Deriva sempre da un'aggregazione anomala di vasi, di solito sanguigni, e lo potresti avere al fegato, al cervello, all'intestino, ai polmoni, alla milza, alle vertebre e alle vie urinarie. Se durante i controlli emerge un aumento delle dimensioni, si potrebbe anche valutare la possibilità di rimuoverlo, prima che provochi danni o problemi all'organo.

Come ti accennavo prima, l'angioma di divide principalmente in due tipi:

  • Emangioma: una piccola protuberanza di colore rosso, che può prendere il nome anche di "voglia di fragola" o di "angioma rubino". Di solito non comportano alcun rischio, ma in casi rari potrebbero evolversi in un'ulcera cutanea e sanguinare.
  • Linfangioma: molto meno frequente del precedente, deriva da una malformazione del sistema linfatico. Può comparire a qualsiasi età e in qualunque parte del tuo corpo, anche se i più colpiti sono i bambini che hanno meno di due anni. Soprattutto su testa e collo potresti notare la formazione di una piccola massa sottocute. Di nuovo, non è motivo di preoccupazione, a meno che rischi di pregiudicare la crescita di qualche organo interno ed è quindi importante che tuo figlio venga seguito da un medico.

L'angioma cutaneo

L'angioma cutaneo è la forma più frequente con la quale può comparire questa piccola massa, ma al suo interno si possono distinguere diverse tipologie, che si classificano in base al modo in cui si formano:

  • Angioma piano: è superficiale e se ci passi sopra un dito noterai che è piatto rispetto al resto della cute
  • Angioma tuberoso: di solito è congenito, cioè compare sin dalla nascita e ha un colore bluastro più che rosso. Al tatto assomiglia a un piccolo nodulo, con una consistenza più soffice ed elastica
  • Angioma cavernoso: questo tipo si forma sotto la cute e appare come un livido bluastro, di norma già dalla nascita. A differenza delle voglie, questo non si riassorbe, ma i capillari che lo rivestono potrebbero potrebbero dilatarsi.

Una seconda classificazione dell'angioma cutaneo viene fatta in base al suo aspetto:

  • Angioma rubino: è il famoso piccolo neo rosso, che misura circa 6 millimetri e ha una forma circolare oppure ovale, che compare soprattutto sulla pelle delle persone più anziane. Lo puoi trovare sul viso e sul cuoio capelluto, sul tronco e sulla schiena, mentre sugli arti è più raro. Questa piccola lesione è motivo di preoccupazione solo quanto ti accorgi che sanguina facilmente anche solo dopo un graffio leggero, mentre è più frequente che si formino delle micro emorragie interne che rendono il suo colore più scuro, ma in quel caso il sangue si riassorbirà da solo senza lasciare conseguenze.
  • Angioma stellato: più raro rispetto a quello rubino, si chiama anche angioma ragno a causa della sua forma a ragnatela, con al centro una piccola macchia rossa. Lo puoi trovare sia sulla pelle di persone adulte che di neonati, soprattutto quando questa è molto chiara, ma le cause scatenanti saranno differenti. Non dà comunque problemi di salute, ma comparendo soprattutto sul viso, può rivelarsi un fastidioso difetto dal punto di vista estetico.
  • Angioma di Hutchinson: o angioma serpiginoso, è più tipico in bambini e adolescenti e tende ad ingrandirsi con il tempo. Parte infatti da una piccola vescicola simile a quella di un eritema e finisce per formare una specie di reticolato. Si trova soprattutto sugli arti inferiori, ma potrebbe comparire anche sulle mani. Di nuovo, è un problema innocuo derivato da una malformazione genetica vascolare.

L'angioma interno

Se l'angioma è interno, va da sé, non lo puoi vedere. Non solo, ma nella maggior parte dei casi è asintomatico, quindi non sarai mai al corrente della sua presenza a meno che non venga rivelata durante un esame di routine. Si può formare su diversi organi del tuo corpo e può essere innocuo oppure potenzialmente pericoloso. Proviamo a capire meglio:

  • Angioma epatico: si tratta di un tumore benigno del fegato, che non dà sintomi e interessa soprattutto le donne. Di norma è piccolo e non aumenta di volume, tranne in rari casi. Quando dà segno di sé, potresti avvertire un fastidio all'altezza dell'addome la sensazione di avere sempre lo stomaco pieno, perché questa formazione lo sta leggermente comprimendo. L'unico pericolo che comporta è quello di una rottura e di un conseguente versamento di liquidi all'interno, ma per fortuna accade davvero di rado.
  • Angioma cerebrale: questo tipo di formazione è rara ma può essere anche molto pericolosa. Gli angiomi cerebrali, cioè che compaiono sul cervello, sono di due tipi: emangioblastoma ed emangioperiticioma. Il primo è dato da una proliferazione incontrollata dell cellule dell'epitelio, che rivestono le pareti interne dei vasi sanguigni e si colloca spesso sul tronco encefalico o sul cervelletto. I problemi che può causare riguardano soprattutto la respirazione e la coordinazione dei movimenti. Il secondo invece si presenta ancora più di rado e si posiziona sulle meningi. In questo caso c'è il rischio che la massa sanguini e provochi emorragie interne, ma anche che si evolva in una formazione maligna e diventi un tumore in grado di generare metastasi.
  • Angioma vertebrale: ha origine dai vasi sanguigni che irrorano la colonna vertebrale e. di nuovo, potresti non accorgertene. Quando dà sintomi potresti invece avvertire mal di schiena, debolezza muscolare, intorpidimento degli arti inferiori e anche perdere il controllo degli sfinteri anali e vescicali, ma si tratta di circostanze poco frequenti. Di solito però non evolve in un tumore maligno e sono solo le sue manifestazioni a creare problemi.
  • Angioma sul labbro: può formarsi anche sulle mucose interne delle labbra. Non rappresenta alcun problema dal punto di vista della salute, ma può rappresentare un difetto estetico o comunque crearti fastidio. In questi casi è possibile rimuoverlo completamente con un trattamento laser.

I sintomi

Come ormai avrai capito, nella maggior parte dei casi l'angioma interno è asintomatico, mentre quello cutaneo o sottocutaneo si manifesta con una macchia sulla pelle. Di solito un emangioma appare con un neo di colore rosso scuro, che piano piano può evolvere in una massa dalla consistenza spugnosa. La grandezza è ridotta, simile alla capocchia di uno spillo, ma ci sono casi in cui aumenta rapidamente e può raggiungere anche gli 8 centimetri.

L'angioma interno spesso è asintomatico, mentre quello cutaneo si manifesta con una macchia sulla pelle

Per quanto riguarda il linfangioma, invece, potresti notare diverse vescicole attorno alla zona in cui si è formato e in alcuni casi capita che si rompano e lascino fuoriuscire la linfa da cui sono formati. A questo punto è però necessario un intervento chirurgico per rimuoverla e bloccare la perdita.

Per quanto riguarda le altre manifestazioni, variano soprattutto in base al tipo di angioma che si è formato e possono dare più o meno problemi. Per questo motivo, può capitare che si debba intervenire sui sintomi anche se la massa di per sé non è pericolosa.

Le cause

Le cause dell'angioma non sono ancora del tutto chiare. Ti ho spiegato che deriva sa una proliferazione incontrollata delle cellule che rivestono i vasi sanguigni o linfatici, ma come mai avvenga questa accelerazione improvvisa non è ancora noto. Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, in alcuni casi la ragione è di tipo genetico e questa possibilità è ancora più frequente quando si parla di linfangiomi. Le ragioni però potrebbero anche essere riconducibili a traumi, infiammazioni o ostruzioni dei vasi linfatici.

Se invece guardiamo all'emangioma e, in particolare, a quelli cutanei, sono stati evidenziati dei fattori di rischio che sembrano aumentare la probabilità che si formino. Per prima cosa le alterazioni ormonali, che possono anche dipendere dai flussi ormonali durante la gravidanza, le cui conseguenze si ripercuotono sul nuovo nato. Anche un'eccessiva esposizione ai raggi UV può portare alla comparsa dell'angioma rubino e, ancora di più, il contatto con alcune sostanze chimiche. Infine potrebbe trattarsi di un sintomi di una disfunzione epatica di cui soffri.

Nel neonato

Come ti dicevo, oltre che negli anziani, gli angiomi sono comuni anche nei neonati e nei bambini durante i loro primi anni di vita. E di solito si riassorbono da soli e scompaiono in massimo una decina di anni. Possono essere congeniti, e quindi li vedrai fin dalla nascita, oppure apparire dopo qualche mese. Saranno localizzati soprattutto tra la testa e il collo, sul torace e sugli arti.

Spesso vengono chiamati "voglia di fragola" per il colore rosso intenso che connota quelli più frequenti. Può anche capitare però che la macchia appaia più scura e tendente al blu: in quel caso si tratta di un angioma cavernoso. In nessuno dei due casi è un fenomeno pericoloso e di cui preoccuparsi, ma dovresti comunque stare attento perché potrebbe avere ripercussioni estetiche, e difficili da gestire a livello psicologico, oppure sanguinare, magari perché il bambini piccolo continua a grattarlo. Ti ricordo che per qualsiasi domanda o dubbio è sempre bene chiedere al pediatra, in modo da avere sempre la situazione sotto controllo.

La diagnosi

Per diagnosticare un angioma, solitamente è sufficiente una visita dermatologica. Se però si vuole indagare meglio sulla sua origine o si hanno dubbi che si tratti di un altro tipo di lesione, si procede con ecografie e esami istologici del tessuto.

Quando però la formazione è interna, per scoprirlo servono indagini più approfondite e si passa quindi a un'ecocolordoppler per capire quanto sia profondo, una risonanza magnetica e, se c'è il dubbio che possa trattarsi di una massa maligna, a una biopsia.

Il trattamento

Di solito un angioma non richiede nessun trattamento perché o si risolve da solo, o non dà nessun problema. Se però c'è il rischio che limiti la crescita di alcuni organi, soprattutto in un bambino, lo si deve rimuovere chirurgicamente oppure deve essere trattato con farmaci specifici, in alcuni casi anche radioterapici, che ne accelerino la remissione.

Se l'angioma è cutaneo si cerca di "bruciarlo" attraverso un sistema di crioterapia, e quindi con freddo, oppure tramite elettrocauterizzazione, e dunque con l'elettricità. Altrimenti, quando è collocato su un organo, bisogna asportarlo durante un'operazione vera e propria.

La prevenzione

L'angioma non si può prevenire, anche perché non ne conosciamo ancora bene le cause. Come ti ho detto però non è nemmeno così necessario, dal momento che nella maggior parte dei casi si tratta di formazioni innocue. Dunque non ti spaventare troppo se ne noti uno, ma limitati a tenerlo controllato di tanto in tanto e prenota subito una visita se aumenta rapidamente di dimensione oppure sanguina.

Fonte| Humanitas

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