Aree di servizio alimentate dalla frenata delle auto: in Italia la prima sperimentazione al mondo

Si tratta di un primo test a livello mondiale che verrà svolto in un tratto autostradale italiano, precisamente della Toscana. Grazie all’energia cinetica delle auto si potrà produrre energia. Vediamo insieme come funziona nel dettaglio.
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Mattia Giangaspero 8 Novembre 2023

Siamo in un mondo ipotetico, ma fa sempre piacere quando a sognare in grande e per primi siamo noi in Italia.

Sono partiti a inizio novembre i primi test al mondo con cui si proveranno ad alimentare intere stazioni di servizio grazie all'energia cinetica prodotta dalle auto. Cosa vuol dire? Si potrà, per esempio illuminare la stazione, oppure far funzionare un casello grazie al passaggio dei veicoli e solo grazie alle frenate di tutti i veicoli che faranno quei tratti di autostrada.

La prima sperimentazione è partita in Toscana grazie al progetto ‘Kinetic energy harvesting from vehicles’, (Kehv), in cui, ora proviamo a esprimerci più a livello tecnico:

"è previsto l’utilizzo di una piattaforma tecnologica capace di trasformare l’energia cinetica dei veicoli in decelerazione in energia elettrica, altrimenti dissipata in calore ai freni".

Il fondatore di questa tecnologia è "Movyon, centro per la ricerca e l’innovazione del gruppo Autostrade per l’Italia", il quale poi spiega che:

"I test partiti in A1 nell’area di servizio ‘Arno Est’ proseguiranno nei prossimi mesi, anche con la sperimentazione in una pista di esazione (ovvero nelle corsie dei caselli autostradali)."

Qual è l'obiettivo ultimo? Essere in grado di generare nuove tipologie di autostrade e stazioni di servizio che possano auto alimentarsi, ma anche sovra-produrre energia pulita, simile a, per esempio fotovoltaico o eolico.

Infatti si presume che, se il test dovesse dare ottimi risultati e da sperimentazioni si passasse all'effettiva operatività del sistema, si potrebbero produrre "30 megawattora all’anno, pari a una riduzione di 11 tonnellate di Co2, per un valore che corrisponde al consumo annuo di elettricità di un condominio composto da 10 famiglie."

Ovviamente questi dati forniti da Movyon riguardano il tratto in Toscana, ma se si dovesse fare una stima su altre aree autostradali molto trafficate, il risparmio potrebbe essere ancora maggiore. Esempio nei tratti della Milano Nord e Milano Sud con 8mila veicoli pesanti giornalieri e 63mila leggeri, si riuscirebbe a risparmiare 70 tonnellate di CO2 all'anno. Quasi il consumo annuo di elettricità di 65 famiglie.

Ecco il video in cui si presenta il futuro delle autostrade.