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Auto elettriche, i prezzi crollano e adesso la svolta green conviene anche al portafoglio

Aumentano i modelli, crollano le vendite, aumenta il costo dell’energia e arriva una nuova analisi sulla vita delle batterie. Il mercato delle auto elettriche è pronto ad una rivoluzione economica e la bolla degli scorsi anni si è rotta.
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Mattia Giangaspero 7 Febbraio 2023

La bolla è finalmente scoppiata e non era scontato che questo accadesse in un momento storico come questo, dove l'inflazione è ai livello più alti della storia economica, e non ti parlo solo dell'Italia, e dove una guerra rallenta lo scambio commerciale di materie prime. Materie prime che nel campo della meccanica e delle auto riguardano ovviamente le componenti d'assemblaggio. Nel caso di auto elettriche la parte fondamentale e più richiesta è la batteria, ma non solo nel suo risultato finale, anche nella sua costruzione e fase di lavorazione.

Adesso la domanda che ci siamo posti è: "Perchè il prezzo delle auto elettriche sta crollando?

Un fattore da mettere in conto riguarda senz'altro il parco di vetture elettriche. Adesso, gran parte dei brand nel settore automotive, ha almeno un modello di auto elettrica e questo fa si che il prezzo si abbassa, o quantomeno si livella leggermente. Perchè la richiesta può essere soddisfatta, vengono proposti più servizi e anche strutturati in modo diverso dai brand, ci sono più modelli e tipologie di auto elettriche. Si passa dal suv, alla berlina, poi ci sono il crossover, la coupè. Ogni modello di auto che fa al caso tuo, adesso è anche elettrico. Però non è questo il fattore principale del crollo. Infatti prima ti parlavo di un livellamento in base al concetto di domanda e offerta.

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Il costo della ricarica

Quindi, i modelli in commercio di auto elettriche aumentano, ma allora perché le vendite calano?

La caduta delle immatricolazioni di auto elettriche è andata via via accentuatosi nel secondo semestre del 2022, e probabilmente il fattore che ha determinato questo è stato il caro energia. La ricarica delle autovetture elettriche, infatti, è diventata più costosa del rifornimento classico del carburante. Questo si accentua se la ricarica viene effettuata presso il wallbox domestico. Sembra assurdo, ma è così e prova a entrare nella testa di uno che utilizza l’auto tutti i giorni. Per risparmiare deve cercare una colonnina in strada e ricaricare sempre la macchina e anche prima di andare a letto deve pensare di ricaricarla fuori. Pensa alla scomodità che si viene a generare. Per questo motivo nel 2022 è avvenuto il calo delle vendite, in Italia, del 26,6%.

L'elettrico ha una vita breve?

Ulteriore tema, più contorto rispetto agli altri, ma che paradossalmente è il più logico, riguarda la vita di tutte le auto elettriche. Queste, come altre auto, sono più appetibili nuove e non usate, non tanto per graffi, ammaccature, ma per il ciclo di vita della batteria. È cosa nota, infatti, che le batterie hanno cicli di ricarica limitati. E quando ne occorra la sostituzione i costi sono elevati. Non a caso, l'industria automotive, per quanto riguarda l’usato, si sta dotando delle tecnologie in grado di certificare lo stato di conservazione e la vita utile residua delle batterie. Così facendo si può valutare correttamente il valore dei veicoli di rientro dai leasing e dai noleggi a lungo termine e dare un prezzo più veritiero anche nel reparto delle auto elettriche usate.

Per quanto riguarda il futuro invece, le cose rischiano di cambiare ancora. Siamo in un periodo di transizione in cui il comparto industriale propone e proporrà sempre più batterie performanti che, magari, non saranno retrocompatibili con le auto di oggi. Quindi anche cambiare batteria alla tua auto elettrica attuale, sarà molto più complicato, perché i pezzi di ricambio saranno difficili da reperire. Logico dunque pensare che le auto elettriche dell'attuale generazione andranno incontro a forti deprezzamenti sul mercato.

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Impopolari per il ceto medio

Di recente ha parlato di questo fenomeno del settore automotive elettrico anche il Ceo (amministratore delegato) di Stellantis Carlos Tavares. Precisamente è intervenuto al Ces di Las Vegas, dove ha lanciato forti avvertimenti anche sugli effetti sociali per l’industria. L’obiettivo è chiaro, abbassare i prezzi e rendere accessibile anche la mobilità elettrica a tutti:

"Una grande sfida, se non la più grande, che abbiamo nella road map dell’elettrificazione è mettere a punto una tecnologia che abbia costi accessibili per la classe media".

"Contrariamente, in pochi anni, ci troveremo con dei prodotti che hanno costi molto superiori a quelli convenzionali", il che si tradurrebbe in veicoli più cari e difficilmente acquistabili dai consumatori. Tutte le auto elettriche rischierebbe così di perdere il grande pubblico e il mercato si ridurrebbe in modo significativo”, spingendo tutte le Case automobilistiche a scelte impopolari come la chiusura delle fabbriche.”

Il Presidente di Toyota invece, nel mese di dicembre aveva parlato sempre delle auto elettriche decretando il fatto che questi veicoli non potranno essere l'unica opzione da seguire nei prossimi anni:

“Le persone coinvolte nell’industria automobilistica sono oggi in gran parte una maggioranza silenziosa ed è questa maggioranza silenziosa che si sta chiedendo se le vetture elettriche siano davvero l'unica opzione."

Ma pensano, invece, che sia la tendenza del momento e quindi non possono esprimere questo concetto ad alta voce. Finché la risposta giusta non sarà del tutto chiara, di sicuro non dovremmo limitarci a un’opzione soltanto.

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Lo studio tedesco sul crollo

Secondo uno studio realizzato dal "Center of Automotive Research" (Car) diretto da Ferdinand Dudenhöffer, in Germania le vendite di auto elettriche rischierebbe di crollare entro il 2024. Alla base di questa ipotesi  vi sono lo stop delle sovvenzioni statali e gli attuali alti prezzi dell'energia elettrica, due ragioni che secondo il centro tedesco rendono sempre meno appetibili i mezzi elettrici per chi è interessato ad acquistare un auto.