Baia di Minamata: il disastro provocato da sversamenti di mercurio che diede il nome a una malattia

Un ennesimo disastro ambientale che ha provocato la morte di migliaia di persone e animali, causato dall’incuria, l’indifferenza e la fame di profitto di una multinazionale che per decenni ha versato in mare le acque reflue contaminate da mercurio, provocando per la prima volta la sindrome di Minamata, che definisce l’intossicazione da mercurio.
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Rubrica a cura di Sara Del Dot
1 Marzo 2021

La chiamano la “malattia di Minamata” ed è una sindrome provocata da intossicazione acuta da mercurio. Il suo nome deriva da una città costiera giapponese dove, per la prima volta, si diffuse. E la colpa non era di un virus, ma di una grande multinazionale che per anni ha sversato mercurio nel mare da cui la popolazione locale si approvvigionava.

Ma andiamo con ordine. Oggi, infatti, ti racconterò di un disastro ambientale mai realmente punito, che ha trascinato i suoi effetti per anni e anni uccidendo persone e animali e dando il nome a una vera e propria patologia.

Minamata è una cittadina di pescatori che si trova a sud del Giappone, precisamente nella prefettura di Kumamoto. A un certo punto, verso la metà degli anni ’90, persone e animali iniziarono a stare molto male. I pesci morivano, i gatti schiumavano dalla bocca, le persone soffrivano dolori ed effetti incomprensibili.

Ciò accadeva perché la multinazionale chimica Chisso Corporation aveva versato, versava e avrebbe versato ancora per anni le sue acque reflue contaminate dal metilmercurio in mare. Lo stesso mare da cui i pescatori approvvigionavano gran parte della popolazione.

Lo sversamento proseguì dal 1932 fino al 1968 ben 12 anni dopo che gli effetti erano stati resi noti. Il mercurio, una delle sostanze più inquinanti esistenti, invase tutta la zona costiera contaminandone le acque, dopo essersi depositata nei fanghi e nelle alghe. I pescatori, che più di tutti si nutrivano del pescato, furono i primi ad ammalarsi.

Nel 1956, fu ufficialmente scoperta la malattia di Minamata. Ma Chisso Corporation e il Governo non fecero nulla per prevenire il disastro. Malattie e decessi si sono susseguiti per oltre 30 anni, e la patologia si trasmise anche da madre a figlio attraverso la gravidanza. Nel 2001, furono riconosciute ufficialmente oltre 2.265 vittime e circa 10.000 ricevettero un risarcimento dalla Chisso.

Ciò che ha lasciato al mondo il disastro di Minamata è, quindi, il riconoscimento di una malattia dannosissima provocata dall’avvelenamento da mercurio, i cui effetti possono essere atassia, parestesia di mani e piedi, debolezza muscolare, indebolimento del campo visivo, problemi all’udito, paralisi e morte.

Proprio per questo, “Minamata” è anche il nome della Convenzione che nel 2013 è stata adottata da 196 Paesi e firmata da 92, che si poneva come scopo la regolamentazione del commercio di mercurio e la riduzione del suo utilizzo nei processi industriali.

Un riconoscimento del danno incredibile che quello sversamento aveva provocato, riportato a galla poi da un secondo disastro, avvenuto nel 1965 nella prefettura di Niigata, che ha provocato un riemergere della malattia.

Se non conoscevi questa storia, sicuramente qualcosa ti suonerà familiare. Ricalca infatti le vicende di diversi altri disastri naturali, provocati da interessi economici di grandi aziende venute da fuori le cui conseguenze vengono pagate dai cittadini. Per questo è importante ricordare questi avvenimenti, per questo è fondamentale non dimenticare.

Il disastro di Minamata forse è uno dei più dimenticati nella storia. Per questo, quest’anno uscirà un film che si pone l’obiettivo di ricordare quanto accaduto.

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Sono nata e cresciuta a Trento, a due passi dalle montagne. Tra mille altre cose, ho fatto lunghe passeggiate nel bosco altro…