
Soprannominata "The Blonde Husky Whisperer”, ossia la bionda che sussurra agli husky, Tinja Myllykangas è una ragazza che nel 2008 ha fatto una scelta che le ha cambiato la vita: ha abbandonato i suoi studi universitari di biologia e la città in cui viveva, per trasferirsi oltre il Circolo Polare Artico.
Una decisione nata dalla sua passione per la vita all'aria aperta, per la natura selvaggia e per quella sensazione di libertà che può dare solo un luogo incontaminato. Oltretutto Tinja è da sempre innamorata dei cani e, quando ancora vive in città, ne adotta alcuni husky che sono stati abbandonati. Non potendoli tenere tutti nel suo appartamento, Tinja decide di trovare uno spazio più appropriato e soprattutto di assecondare i suoi desideri più nascosti: così, si trasferisce nella tundra finlandese.
Tinja arriva nella riserva naturale di Muotkatunturi, in Lapponia, a centinaia di chilometri dal primo centro abitato e qui inizia a dare vita al suo allevamento di cani da slitta. Le sue giornate trascorrono in compagnia dei suoi cani e dei suoi cavalli islandesi e norvegesi della razza Fjord.
Nel suo cottage di legno vicino al colle Muotkatunturi, dove vive con il fidanzato Alex, anche lui addestratore di cani, Tinja non ha né elettricità, né acqua corrente. Per cucinare c’è solo una stufa a legna o un fuoco acceso all’aperto. Ma nulla della vita di prima sembra mancarle, ora che può godere della bellezza della natura in ogni momento della giornata.
Anche la tipica oscurità che avvolge l'inverno in questa parte del pianeta, non sembra darle fastidio e scrive: "Anche durante la notte polare, il periodo che noi chiamiamo “kaamos”, è tutto fuorché buio: la luce della luna e delle stelle risplende sulla neve, rendendo tutto luminoso”.
Oggi Tinja vive dei tour guidati che organizza per chi vuole scoprire queste terre selvagge alla ricerca di un contatto con la natura che difficilmente si riesce a trovare altrove. A chi passa da queste parti, la ragazza finlandese insegna a cavalcare, a guidare una slitta trainata dai cani attraverso la steppa, ma anche a cucinare sul fuoco e ad arrampicarsi sulle pareti ghiacciate.