Come ben saprai tutti i carcinomi sono tumori. Quello spinocellulare colpisce la pelle e viene favorito da un'eccessiva esposizione ai raggi solari oppure alle lampade abbronzanti. È una forma maligna, ma sulla quale è possibile agire, soprattutto se diagnosticata per tempo. Potresti accorgertene dopo aver visto una strana lesione comparire a livello della tua cute. Ma il messaggio più importante, in realtà, riguarda la prevenzione.
Il carcinoma spinocellulare è, appunto, un tumore maligno che colpisce la pelle. In particolare, interessa le cellule squamose che compongono gli strati più esterni dell'epidermide. Per fortuna stiamo parlando di un tipo di neoplasia non troppo aggressiva e che, di norma, può essere curata con successo. Devi sapere però che negli individui più fragili potrebbe dar luogo a complicazioni. In alcuni casi, ad esempio, progredisce fino a raggiungere altri organi e a diventare pericoloso.
Ogni volta che un tumore insorge, significa che è avvenuta una mutazione nel DNA di una cellula e che questa ha iniziato a replicarsi (anzi, a dividersi) in modo incontrollato. Nel caso del carcinoma spinocellulare, le cellule in questione sono quelle squamose che costituiscono gli strati più superficiali dell'epidermide. La causa principale dunque è questa, ma il vero problema è capire come mai si inneschi questo meccanismo.
Non per tutte le neoplasie è chiaro, ma per il carcinoma spinocellulare è evidente come l'esposizione eccessiva e senza protezioni ai raggi ultravioletti di sole e lampade abbronzanti favorisca l'insorgere della patologia. Inoltre, se hai la pelle chiara oppure una particolare predisposizione genetica a questo tipo di tumore, sarai ulteriormente a rischio di svilupparne uno.
Il sintomo principale del carcinoma spinocellulare è proprio una ferita che puoi notare a occhio nudo. Ma esattamente, a cosa dovresti fare attenzione? Prima di tutto, presta attenzione a quelle zone dove è più facile che insorga come cuoio capelluto, dorso delle mani, viso e orecchie. Saranno infatti quelle aree corporee che più facilmente esporrai al sole e dove, per altro, potresti dimenticare di applicare la giusta protezione. Ricorda però che questa lesione può comunque comparire ovunque, persino in bocca o nell'area dei genitali. Dunque non trascurare nessun ferita cutanea che ti appare sospetta o che non sei certo di come tu te li sia procurata.
Le caratteristiche della lesione dipendono in realtà dalla singola persona, ma ci sono alcuni tratti ricorrenti che ti possono aiutare a identificarla:
Mantieni quindi sempre controllato il tuo corpo e se noti ferite che non sembrano guarire mai, chiedi subito un parere al tuo medico.
La diagnosi di carcinoma spinocellulare inizia con un'osservazione della zona interessata e poi con l'anamnesi da parte del medico. In caso lo specialista abbia dubbi sulla natura della lesione, ti prescriverà una biopsia tissutale, che gli permetta di prelevare una piccola porzione dell'area colpita e di osservare meglio le cellule al microscopio.
L'unica cura possibile per il carcinoma spinocellulare è l'eliminazione della parte colpita da neoplasia. Per fare questo, si possono utilizzare diverse tecniche che dipendono dal luogo in cui è insorta la lesione. Vediamole insieme:
Il discorso più importante rispetto al carcinoma spinocellulare riguarda sicuramente la prevenzione. Dal momento che è favorito da un'eccessiva esposizione ai raggi solari, dovresti ricordarti di applicare sempre la crema protettiva prima di dedicarti all'abbronzatura. E questo vale sia per quando sei sotto l'ombrellone, sia per quando stai per sottoporti a una seduta di lampada abbronzante. Non solo, ma anche se quel giorno non hai pianificato di prendere il sole, potresti comunque trovarti in un luogo dove i raggi UV risultano particolarmente intensi, ad esempio in montagna. La crema solare dunque deve essere utilizzata sempre, avendo cura di proteggere ogni parte del corpo potenzialmente esposta. Inoltre, sarebbe bene non esporsi al sole nelle ore centrali della giornata e indossare un capellino per coprire anche il cuoio capelluto.
Fonti| The Skin Cancer Foundation, AIRC