Partiamo dalle basi, per capire cos'è la COP, bisogno innanzitutto comprendere il significato di questo acronimo. La sigla COP è l'abbreviazione di Conference of Parties, ovvero Conferenza delle Parti. Ogni anno si tiene una riunione di tutti quei Paesi che hanno ratificato la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, luogo in cui tutti i Paesi delle Nazioni Unite colgono l'occasione per definire le politiche ambientali da portare avanti nell'ottica di una prospettiva globale, con l'intento comune di rispettare gli accordi di Parigi del 2015.

La Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici era prima conosciuta come Summit della Terra, che si è tenuta per la prima volta a Rio de Janeiro nel 1992. Il trattato mira alla riduzione delle emissioni dei gas serra, tra cui anidride carbonica e azoto, che sono i gas climalteranti ritenuti maggiormente responsabili del riscaldamento globale. Devi sapere infatti che non abbiamo sempre avuto l'obiettivo di mantenere l'innalzamento della temperatura globale entro 1,5°C. Il trattato infatti all'inizio non poneva alcun limite obbligatorio in merito alle emissioni di gas serra, ma prevedeva "la stipula di protocolli che avrebbero posto i limiti obbligatori di emissioni: il principale di questi è il protocollo di Kyoto", come si legge sul portale del Dipartimento italiano per le Politiche Europee.

La scelta di questa sigla è centrale, perché una conferenza dà esattamente l'idea di un incontro in cui si riuniscono in maniera istituzionale i ministri dell'Ambiente, alcuni capi di Stato, gli sherpa e gli Inviati speciale per il Clima. Oltre a queste figure, è centrale anche la presenza di esperti, scienziati, ricercatori, figure di riferimento e autori di saggi a tema ambientale.

Fonte:

• Dipartimento per le Politiche Europee