Cosa si sono detti USA e Cina prima dell’inizio della COP28

A meno di un mese dall’inizio della COP28 gli attori principali della transizione ecologica globale cominciano a incontrarsi in via preventiva, per cercare un terreno comune sulle sfide previste dalla transizione ecologica.
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Rubrica a cura di Francesco Castagna
9 Novembre 2023

Sono circa due anni che Cina e USA sono tornate a parlarsi di questioni economiche, politiche, ma anche di clima. Dopo il "disgelo" avvenuto nei primi mesi del 2022, Pechino e Washington sono tornati a confrontarsi periodicamente. A differenza di tutte le altre nazioni che partecipano alle COP, Cina e USA sono le potenze che emettono più CO2 sulla Terra. Così, prima del summit che si terrà a Dubai, l'inviato speciale per il Clima John Kerry e il suo omologo cinese Xie Zhenhua hanno avviato una serie di colloqui informali, in previsione della COP28 che si terrà a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre.

I colloqui si sono tenuti a Rancho Mirage, una delle nove città della Coachella Valley, in California. Dal 4 al 7 novembre Kerry e Zhenhua hanno continuato le discussioni sulla gestione della crisi climatica, "compreso il rafforzamento dell'attuazione e dell'ambizione e l'avanzamento degli sforzi per il successo della 28ª Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (COP28)", si legge in un documento congiunto dell'ambasciata statunitense in Cina e del Dipartimento di Stato USA.

In una nota diffusa dal Ministero dell'ambiente cinese emerge che Zhenhua ha dichiarato che Cina e Stati Uniti hanno concordato di "lavorare insieme per rendere il vertice COP28 un successo". Inoltre, Zhenhua ha spiegato come in questi cinque giorni i due delegati abbiano avuto "un ampio e approfondito scambio di opinioni sullo sviluppo della cooperazione bilaterale e dell'azione per affrontare i cambiamenti climatici, ottenendo risultati positivi". La Cina, il Paese che in questo momento sta emettendo più anidride carbonica al mondo (ma non il primo della lista in un rapporto emissioni/pro capite), ha dichiarato di voler raggiungere il picco massimo di emissioni di CO2 entro il 2030, e di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2060.

Anche l'Inviato speciale per il Clima USA, John Kerry, ha confermato l'efficacia dei colloqui con il suo corrispettivo cinese: "Abbiamo avuto discussioni approfondite e costruttive con la RPC per cinque giorni e abbiamo raggiunto un terreno comune su una serie di questioni che prevediamo si dimostreranno produttive in queste settimane critiche prima del #COP28", si legge in un tweet. Gli fa eco una nota del 9 novembre del Ministero dell'Ambiente cinese, secondo cui le due parti avrebbero avuto un ampio e approfondito "scambio di opinioni sull'attuazione dello spirito dell'incontro di Bali tra i due Capi di Stato e hanno raggiunto un risultato positivo sulla cooperazione e l'azione bilaterale sui cambiamenti climatici, promuovendo congiuntamente il successo della ventottesima Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici".

Fonte| Ambasciata statunitense in Cina; Dipartimento di Stato USA; Ministero dell'Ecologia e dell'Ambiente della Repubblica popolare cinese;

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Il mio interesse per il giornalismo nasce dalla voglia di approfondire tutto ciò che oggi giorno accade sempre più velocemente. Unisco altro…