
I vaccini antinfluenzali ad alte dosi sono un tipo di vaccino approvato in alcuni Paesi, come negli Stati Uniti, per le persone di età pari o superiore a 65 anni, al fine da garantire una risposta più forte del sistema immunitario contro l'influenza. Come funzionano? Alcuni vaccini antinfluenzali ad alte dosi includono da 3 a 4 volte più antigene del virus influenzale – la parte che stimola il sistema immunitario – rispetto a quelli standard.
I dati sull'influenza raccolti dal CDC mostrano che i vaccini antinfluenzali a dose standard probabilmente non funzionano altrettanto bene nelle persone di età superiore ai 65 anni come nelle popolazioni più giovani. Le persone di età pari o superiore a 65 anni corrono generalmente un rischio più elevato di ammalarsi, di complicanze, ma anche i tassi di degenza ospedaliera e decessi legati a questa età sono più alti.
Per farti degli esempi, ogni anno, in Italia, a causa dell'influenza si registrano 6-8 mila decessi e ci sono delle conseguenze gravissime: il rischio di infarto aumenta di sei volte nella settimana successiva all'infezione. Quasi il 20% dei ricoveri per insufficienza cardiaca è dovuto all'influenza. Infine, circa il 12% delle persone ricoverate per influenza ha avuto un evento cardiovascolare acuto. Ciò può darci solo una risposta: prevenire ed evitare l’infezione è l’unica strada disponibile, soprattutto in caso di problemi cardiaci. E l’unico mezzo che abbiamo è il vaccino.
Osservando le precedenti stagioni influenzali, i ricercatori americani hanno scoperto che tra le persone di età pari o superiore a 65 anni,i vaccini antinfluenzali ad alte dosi aiutano a prevenire i ricoveri ospedaliericorrelati all'influenza meglio dei vaccini antinfluenzali a dose standard. Gli studi hanno anche rilevato livelli di anticorpi più elevati negli anziani che hanno ricevuto la dose extra. Ovviamente, non c’è vaccino che garantisca l’immunità assoluta e se attualmente non è disponibile quello ad alte dosi, la raccomandazione è di affidarsi comunque alla vaccinazione standard.
Gli effetti collaterali sono minimi e sono gli stessi della vaccinazione classica, ma ci sono maggiori probabilità che possano manifestarsi. E sono:
In Italia, secondo quanto riporta il Ministero della Salute, la campagna vaccinale per le persone con più di 60 anni si basa su un vaccino split quadrivalente (definito ad alto dosaggio) che contiene due virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e due virus di tipo B contenente 60mcg di emoagglutinina (HA) per ciascun ceppo virale per garantire una maggiore risposta immunitaria e quindi una maggiore efficacia.
Fonti| Ministero della Salute; CdC; Fondazione Veronesi