
La diastasi addominale è l’allargamento ed eccessiva separazione della muscolatura retto-addominale centrale, in senso longitudine. Si verifica soprattutto in gravidanza ed è evidente dopo il parto, ma può colpire anche gli uomini a seguito di forte aumento di peso o dimagrimento.
La diastasis recti (diastasis rectus abdominis o diastasis) o diastasi addominale è la separazione del muscolo retto dell'addome durante e dopo la gravidanza. Il retto addominale corre verticalmente lungo la parte anteriore dello stomaco. È diviso nei lati sinistro e destro da una fascia di tessuto chiamata linea alba o linea nigra, che corre lungo il centro. Mentre l’utero si espande durante la gravidanza, gli addominali si allungano e la linea alba si assottiglia e si separa.
Una volta partorito il tuo bambino, la linea alba dovrebbe scomparire e le pareti addominali dovrebbero ritirarsi nella posizione iniziale, come se fossero un elastico. Se però si sono dilatate in modo eccessivo, il divario non si chiuderà, causando la diastasi. Ciò può verificarsi anche negli uomini, soprattutto dopo un forte cambio di peso.
Come puoi aver capito, la causa della diastasi addominale è lo stress che i muscoli addominali devono sopportare nel corso dei nove mesi. L'addome è costituito da muscoli addominali (lato sinistro e destro) e da una sottile fascia di tessuto connettivo in mezzo. Vengono spinti verso l'esterno e allungati per fare spazio al bambino in crescita. La diastasi recti si verifica quando la linea di tessuto connettivo è troppo tesa e non torna insieme, ne consegue che i lati sinistro e destro degli addominali rimangono separati. Viene anche definito "gap addominale" o separazione addominale.
La diastasi recti è più comune nelle donne in gravidanza e dopo il parto, ma può essere osservata anche negli uomini e nei neonati. La diastasi recti di solito si sviluppa nel terzo trimestre, quando il bambino si forma completamente. Nel post partum colpisce circa il 30% delle donne e di solito si risolve entro otto settimane dal parto. Circa il 40%, però, si porta questo problema anche dopo il sesto mese di vita del neonato.
La diastasi addominale può verificarsi, più raramente, anche nell’uomo, soprattutto a seguito di un aumento importante di peso. È quindi associata a lassità muscolare, obesità con un’alta percentuale di grasso addominale o dimagrimenti importanti come capita, ad esempio, nelle persone che si sottopongono a chirurgia bariatrica.
I sintomi della diastasi addominali si possono osservare a occhio nudo. E si possono vedere dopo il parto. Fai attenzione a:
La diastasi addominali non fa male, ma causa dolore. Che cosa significa? Questa separazione dei muscoli non produce sensazioni di dolore, come potrebbe essere uno stiramento o uno strappo, ma si riflette su altre zone del corpo, provocando effetti collaterali. Potresti quindi fare fatica a sollevare dei pesi leggeri o a contrarre i muscoli addominali.
La diagnosi di diastasi si esegue a seguito di un esame fisico, con palpazione addominale. Potrebbe essere necessaria un’ecografia o un nastro di misurazione (se manca è sufficiente usare le dita). Uno spazio addominale più largo di 2 centimetri è considerato diastasi recti.
La cura per la diastasi recti si basa un percorso di esercizi riabilitativi. Si consiglia di affidarsi a un fisioterapista, specializzato in questo problema, che potretà stilare una scheda personalizzata di allenamento. Nel frattempo ricorda che esistono dei movimento che possono peggiorare la diastasi:
La chirurgia viene raramente eseguita per correggere la diastasi recti. Si sceglie questa strada solo in caso di ernia o se la donna desidera un intervento plastico di addominoplastica.
Fonte | GruppoSanDonato