Che cos’è la laparotomia e quando è necessaria

Laparotomia è un’intervento ad addome aperto, che serve per ispezionare gli organi e le strutture del basso ventre, dall’appendice all’intestino, dal fegato all’utero. Può essere esplorativa o associata a un’operazione chirurgica.
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Valentina Rorato 31 Agosto 2022
* ultima modifica il 05/02/2024

Il termine laparotomia si riferisce a un’operazione a scopo esplorativo nell’area addominale, che prevede un’importante incisione chirurgica. È un intervento invasivo, che in molti casi è stato sostituito dalla laparoscopia. Come si effettua e quando serve?

Cos'è

Una laparotomia è un'incisione chirurgica (taglio) nella cavità addominale. Questa operazione viene eseguita per esaminare gli organi addominali e aiutare la diagnosi di eventuali problemi, incluso il dolore addominale. In molti casi, il problema, una volta identificato, può essere risolto durante la laparotomia. Negli altri casi è necessaria una seconda operazione.

Perché si fa

La laparotomia è chiamata anche esplorazione addominale e, come si può comprendere, è un intervento per indagare sul dolore addominale e scoprirne la causa, ma la procedura può essere richiesta per un'ampia gamma di indicazioni. Gli organi addominali comprendono il tratto digestivo (come stomaco, fegato e intestino) e gli organi di escrezione (come reni e vescica). Il tuo chirurgo potrebbe dover individuare la causa di un'emorragia interna nel tratto digestivo o scoprire dove l'intestino potrebbe essere perforato.

È utile per la diagnosi e il trattamento di problemi medici quali:

  • cancro ovarico
  • gravidanze ectopiche
  • endometriosi
  • calcoli biliari
  • appendicite acuta
  • pancreatite (infiammazione del pancreas)
  • diverticolite (una condizione infiammatoria dell'intestino)
  • perforazione intestinale
  • tessuto cicatriziale o aderenze nell'addome
  • ascesso o infezione

Come si esegue

La laparotomia si esegue in anestesia generale. Il chirurgo esegue un unico taglio attraverso la pelle e il muscolo dell'addome, in modo da poter vedere chiaramente gli organi sottostanti. Gli organi esposti vengono quindi esaminati attentamente. Una volta diagnosticato, il problema può essere risolto sul posto (ad esempio, un intestino perforato può essere riparato). Se necessario, il chirurgo rimuove un campione di tessuto (biopsia) per l'esame di laboratorio, soprattutto nei casi di sospetto cancro. In altri casi, potrebbe essere necessaria una seconda operazione. Una volta completata la laparotomia, il muscolo della parete addominale e la cute sovrastante vengono suturati.

Il tempo di recupero dopo la laparotomia è solitamente di sei settimane, ma può variare a seconda che vengano eseguite altre procedure contemporaneamente. Come per qualsiasi convalescenza post-operatoria, è importante consultare sempre il medico. Assicurati di avere un controllo finale.

I rischi

La laparotomia è un intervento molto comune, ma ha dei rischi, che possono includere:

  • Emorragia (sanguinamento)
  • Infezione
  • Danni agli organi interni
  • Formazione di tessuto cicatriziale interno (aderenze)
  • Ostruzioni intestinali o dolore addominale, che possono essere causati da aderenze.

Laparotomia vs laparoscopia

Un'alternativa alla laparotomia è la laparoscopia, o "chirurgia del buco della serratura". La laparoscopia esamina l'interno della cavità addominale o pelvica utilizzando un tubo sottile (laparoscopio) inserito attraverso una piccola incisione (taglio). Il laparoscopio contiene testine in fibra ottica o testine chirurgiche (o entrambe). Prima che fosse disponibile la laparoscopia, i medici dovevano sempre fare grandi aperture e tagliare strati di tessuto per esaminare gli organi interni. La laparoscopia riduce notevolmente i tempi di guarigione del paziente, ma non è appropriata in tutti i casi.

Fonti| Gruppo San Donato; Università degli Studi di Napoli

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