
La valutazione posturale è un esame che valuta la postura, ovvero la posizione che il tuo corpo assume quando cammini, ti siedi o ti muovi e serve per valutare eventuali patologie alla spina dorsale o alle articolazioni. Come si effettua e a chi ti devi rivolgere?
La valutazione posturale è un esame importante che verifica la presenza di problemi posturali. Che cos’è la postura? È il modo in cui ogni persona si adatta al contesto fisico, psichico ed emozionale. Per dirla più semplicemente, è la posizione che assumi quando ti muovi. Non sempre la postura è corretta: ci sono persone che camminano ricurve o che non mantengono la schiena dritta mentre sono sedute, ci sono persone che camminano sulle punte e non appoggiano il tallone, c’è chi ciondola o chi è troppo rigido. Sono tutti atteggiamenti posturali che possono essere causati o da un problema fisico o semplicemente da un’abitudine. In entrambi i casi possono esserci degli effetti sul corpo come mal di schiena, mal di collo, cefalea o dolori articolari.
L’esame posturale serve per identificare segni clinici, con una serie di test e strumenti specifici, che possono avere valore sia a livello preventivo sia terapeutico. Durante la valutazione, si studia il complesso sistema di controllo che ha il compito di mantenere il centro di gravità costantemente in posizione di equilibrio, sia in condizioni statiche che dinamiche. Si valutano quindi:
La valutazione viene eseguita sui tre piani dello spazio mediante una griglia centimetrata e filo a piombo (un peso legato ad una estremità ad un semplice spago). Al soggetto viene chiesto di stare in posizione eretta e si osserva davanti e dietro per cogliere eventuali deviazioni della spina dorsale, e di lato, per valutare la curva lombare e dorsale.
Poi si esegue un esame baropodometrico, che invece serve per verificare l’appoggio del piede e di conseguenza la biomeccanica posturale e locomotoria, e un esame posturografico (o posturografia), che è simile a una fotografia che stima delle misure antropometriche del soggetto sia sul piano sagittale che su quello frontale con immediata evidenza delle asimmetrie in termini numerici. Questo test serve anche per un eventuale plantare ortopedico personalizzato, e in un secondo momento a distanza di un anno per evidenziare miglioramenti nel paziente.
Se dalla valutazione posturale emergere problemi al rachide, al bacino o agli arti inferiori, potrebbe essere richiesta una spinometria. Si tratta di un metodo di analisi innovativo che permette, senza l’utilizzo di radiazioni, di ricreare il modello tridimensionale della colonna vertebrale del paziente in toto, con la rappresentazione della morfologia, la rotazione e la posizione del tronco. Serve per verificare eventuali rotazioni anomale o inclinazioni eccessive del bacino.
La valutazione posturale potrebbe essere eseguita da un ortopedico, un medico sportivo o da un fisioterapista. Nel caso dei bambini, anche il pediatra è in grado di valutare la crescita e di verificare la presenza di scoliosi o cifosi.
Come anticipato, la valutazione posturale serve sia per prevenire eventuali disturbi sia per verificare la causa di alcune problematiche, oltre a essere molto utile durante la crescita del bambino. Potresti averne bisogno in caso di:
Fonti | Clinica Regina Salutis; Uniroma2; Auxologico