Chi l’ha detto che esiste un solo tipo di emicrania? I mal di testa non sono tutti uguali

Una prima distinzione fondamentale è tra emicrania con aura ed emicrania senza aura ed è basata sulla comparsa di determinati sintomi di tipo neurologico, particolarmente debilitanti, prima dell’attacco vero e proprio. Alcune emicranie sono ricollegabili a disturbi dell’apparato visivo e a questioni ormonali.
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Federico Turrisi 18 Febbraio 2020
* ultima modifica il 18/02/2020

Cefalea tensiva, emicrania con aura, emicrania senza aura, cefalea a grappolo, emicrania oftalmoplegica. Insomma, emicraniamal di testa. Probabilmente ti è già venuto leggendo queste prime righe. Scherzi a parte, proviamo a vederci un po' più chiaro. Il mal di testa è uno dei disturbi più diffusi: secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità una persona su due nel mondo lo sperimenta almeno una volta all'anno. Cefalea, in sostanza, è un altro termine che si usa per indicare il dolore localizzato alla testa.

Le cefalee – ne esistono più di 200 tipologie – vengono distinte in primarie, se il disturbo in sé rappresenta la patologia, e secondarie, quando il disturbo è invece causato dalla presenza di un'altra patologia. Tra le cefalee di tipo primario troviamo a loro volta le cefalee tensive, le cefalee a grappolo e le emicranie. Queste ultime si dividono in emicranie con aura ed emicranie senza aura. Se poi gli attacchi, che generalmente durano dalle 4 alle 72 ore, si intensificano per frequenza e si protraggono per un periodo di tempo molto lungo (di solito superiore ai tre mesi), allora siamo di fronte a un'emicrania cronica.

Finalmente ci siamo. Ora che hai compreso questa classificazione generale, possiamo andare a indagare i vari tipi di emicrania.

Emicrania con aura

Prima ancora di procedere, ti sarà sorta una domanda: che cos'è l'aura? Il celebre manga Dragon Ball non c'entra niente. L'aura visiva è un insieme di sintomi di tipo neurologico che precedono l'insorgenza del dolore alla testa vero e proprio, vanno a influenzare soprattutto la visione e causano anche disturbi motori (perdita dell'equilibrio o sensazione di debolezza) e del linguaggio (afasia, ossia difficoltà ad esprimersi e ad articolare le parole). I sintomi per fortuna sono transitori e reversibili, ma sono anche particolarmente debilitanti. In sostanza, potresti sentire dei formicolii alle braccia e alle gambe, la vista si offusca, nel campo visivo compaiono lampi (fotopsia) e macchie scure o colorate, il più delle volte scintillanti (dette scotomi), gli oggetti si deformano. Metà del campo visivo si potrebbe anche oscurare, e allora sentirai dal medico la parola emianopsia.

Una volta terminati questi sintomi, inizia l'emicrania, ossia il dolore alla testa vero e proprio che può variare di intensità a seconda dei casi. Ad accompagnarlo ci sono altri sintomi ancora come nausea, vomito, ipersensibilità dell'occhio alla luce (fotofobia), e in più potresti provare fastidio e repulsione per qualsiasi rumore o suono (fonofobia) e per qualsiasi odore (osmofobia). Senza poi considerare i disturbi dell'umore (e quindi ansia, irritabilità, stress, depressione e i loro parenti), che possono essere associati in particolare a un'emicrania cronica. Insomma, si tratta di un disturbo che rende la vita delle persone affette da questa condizione davvero problematica. L'emicrania con aura, per fortuna, è meno diffusa rispetto a quella senza aura. Ultima nota da aggiungere: l'aura si può manifestare anche senza essere seguita dal mal di testa e in questo caso si parla di emicrania silente.

Emicrania senza aura

È la forma più frequente di emicrania e colpisce maggiormente le donne. Spesso compare al risveglio ed è riconoscibile per il dolore, più o meno intenso, di tipo pulsante che si sviluppa nella regione frontotemporale per poi estendersi a tutta la testa e al collo. Dolore che tende a peggiorare se ti muovi o compi sforzi fisici. Come facilmente intuibile dal nome, in questo tipo di emicrania non si presenta l'aura, ma comunque fanno la comparsa sintomi come nausea, vomito, fastidio alla luce e ai rumori, pallore. Inoltre, alcune ore prima dell'attacco di emicrania possono manifestarsi una serie di disturbi premonitori, i cosiddetti sintomi prodromici, che riguardano soprattutto la sfera dell'umore: cominci a sentirti stanco o maggiormente irritabile, depresso o euforico.

Emicrania oftalmica

Merita un capitolo a parte l'emicrania oftalmica. Questa forma è causata dalla vasocostrizione dei condotti ematici dell'apparato visivo, cioè, in parole povere, dal restringimento dei vasi sanguigni che interessano gli occhi. Può essere favorita dalla presenza di difetti della vista non corretti (miopia, astigmatismo, ipermetropia), di affaticamento degli occhi (astenopia) o di patologie oculari come la cataratta. L'origine del dolore alla testa può essere anche diversa da quella oculare e da ricercare invece in un'infiammazione del trigemino.

Emicrania mestruale

Detta anche emicrania catameniale, questa emicrania, come puoi immaginare, riguarda solo ed esclusivamente le donne. Solitamente il mal di testa si presenta due giorni prima del ciclo, o nei primi tre giorni della fase mestruale, a causa del naturale calo del livello di estrogeni, gli ormoni sessuali femminili per eccellenza. Anche in questo caso, l'intensità del dolore varia da persona a persona. Se l'emicrania si ripresenta puntualmente e provoca forti dolori può diventare molto fastidiosa: ti conviene allora rivolgerti a uno specialista e fare una visita neurologica.

Fonte | Istituto Superiore di Sanità

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