Chirurgia robotica: operata con il robot Da Vinci una bambina di 13 mesi con malformazione congenita alle vie biliari

Una piccola di 13 mesi è stata operata con il robot Da Vinci a causa di un problema congenito alle vie biliari. Dopo tre mesi dall’intervento la bimba è in grado di condurre una vita normale.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Alessandro Artuso 20 Febbraio 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

La tecnologia in campo medico continua ad ottenere numerosi risultati, riuscendo a risolvere situazioni veramente delicate. Ed è proprio il caso dell’intervento effettuato presso l’ospedale pediatrico Salesi di Ancona su una bambina di 13 mesi, che è stata operata con il supporto del robot Da Vinci, di cui ti avevo già parlato in occasione dell'inaugurazione del centro di chirurgia robotica al Gaslini di Genova. L’intervento alla piccola è avvenuto tre mesi fa per correggere la malformazione congenita alle vie biliari.

L’intervento

La piccola è stata operata per la comparsa di un ittero ingravescente, ovvero un impedimento del deflusso biliare dal fegato all’intestino, accertato dagli esami diagnostici e causato da una grossa cisti al coledoco, che ha il compito di trasportare la bile proveniente dal fegato e raccoglierla nella cistifellea. La colecisti e il coledoco sono stati asportati dal corpicino della paziente. L’operazione ha previsto quindi l’asportazione delle vie biliari malformate, di coledoco e colecisti con una successiva ricostruzione della continuità bilio-digestiva. Oggi, dopo tre mesi dall'operazione, la bambina conduce una vita assolutamente normale.

Il robot Da Vinci

Il robot Da Vinci è servito per operare con la maggiore precisione, utilizzando occhiali 3D, durante l’intervento di chirurgia mininvasiva. Il macchinario offre al chirurgo una visione tridimensionale e gli permette di operare con maggiore rapidità e precisione, avendo a disposizione tutte le informazioni del paziente in un’unica schermata.

Fonte| Ansa

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.