Come funziona la Dieta Plank e perché potrebbe essere pericolosa

La Dieta Plank, tanto di moda tra il popolo del web, non ha fondamenta scientifiche ed è un regime di grandi privazioni. Ovviamente, fornendo uno schema povero di nutrimenti e altamente ipocalorico, permette effettivamente di dimagrire, ma i rischi per la salute sono numerosi e non è previsto un periodo di mantenimento per consolidare i risultati.
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Valentina Rorato 21 Gennaio 2020
* ultima modifica il 22/06/2023
Con la collaborazione della Dott.ssa Silvia Soligon Biologa ed esperta di nutrizione

La Dieta Plank è un regime diventato molto noto sul web perché promette un rapido dimagrimento in poco tempo: 9 kg in due settimane. Com’è possibile? Questo programma alimentare punta tutto sui cambiamenti metabolici che non solo ti dovrebbero permettere di riacquistare il peso forma velocemente, ma anche di non ingrassare per circa 3 anni. Ovviamente, è un’utopia. Utopia che potrebbe collidere con la salute.

Cos'è la dieta Plank

La dieta Plank è un regime alimentare di gran moda, soprattutto negli Stati Uniti ma apprezzato anche in Italia, che assicura la perdita di 9 kg in 2 settimane con uno schema alimentare universale, quindi uguale per tutti. E se la promessa non fosse già esageratamente grande, aggiungi che grazie a questo programma non ingrasserai per almeno 3 anni. Attenzione, però, perché non è tutto oro quello che luccica.

La Plank o Planck prende il nome dal Marx Planck, un fisico tedesco morto a metà del secolo scorso che  scoprì e divulgò la teoria dei quanti, ovvero la meccanica quantistica. È lui  che l’ha inventata? La risposta è no. E, la Società Marx Planck, ente pubblico tedesco di ricerca scientifica, ha negato qualsiasi correlazione tra la dieta e lo scienziato. È dunque un regime che si è diffuso in internet ma pare non avere nessuna base scientifica, nonostante la falsa paternità, oltre a essere troppo iperproteico e ipocalorico.

Originale o modificata?

Sono due i programmi più noti: la dieta plank originale o modificata. La prima promette un dimagrimento molto rapido, la seconda è una versione un po’ più soft. Se decidi per quella modificata, soffrirai un po’ meno la fame perché ci sono delle concessioni che potrebbero farti tirare un sospiro di sollievo nei momenti di difficoltà, come invertire il pranzo e la cena della domenica, così da poter mangiare liberamente ciò che si vuole a pranzo o sostituire le uova del pranzo del giovedì con del formaggio magro.

Entrambe le versioni sono squilibrate, ti fanno mangiare poco, ti fanno consumare pochissimi carboidrati e zuccheri (sei quasi a quota zero), riducono drasticamente grassi come l’olio. E poi devi bere minimo 2 l di acqua al giorno, e a intervalli regolari durante tutto l’arco della giornata

Come funziona

La dieta Plank, come tutte le diete di grandi privazioni non va mai seguita, tantomeno se si tratta di una dieta fai da te (ma nessun nutrizionista te la prescriverebbe): si segue per pochissimi giorni (una settimana), si fa il pieno di proteine (molto più della quantità raccomandata) e si riducono tutti gli altri nutrienti. In che modo? Con uno schema alimentare fisso. Tra le stranezze di questo regime ci sono la mancanza di porzioni e grammature degli alimenti (non c’è dietologo che non dia indicazioni in merito) e non è prevista attività motoria. Questa dieta non ha una nessuna fase di mantenimento, però suggerisce di evitare gli alcolici e gli zuccheri, e di limitare i carboidrati anche nei periodi successivi.

Alimenti concessi e da evitare

Gli alimenti della dieta Plank da evitare sono:

  • zucchero e carboidrati
  • alcol
  • bevande gasate (compresa l’acqua)
  • grassi vegetali

Gli alimenti concessi sono quelli proteici di origine animale, come carne, pesce e uova, e molta caffeina.

I benefici

I benefici della dieta Plank sono praticamente inesistenti. Le persone dimagriscono, probabilmente non raggiungono i nove chili, ma 5 o 6 riescono a perderli tranquillamente. È però vero che queste grandi oscillazioni di peso sono pericolose perché alterano il metabolismo e spesso garantiscono un recupero del peso con gli interessi, il famoso effetto yo-yo.

Le controindicazioni

Le controindicazioni della dieta Plank sono tante, come sempre nei regimi iperproteici. Potrebbe quindi favorire:

  • ipoglicemia
  • aumento del colesterolo
  • chetoacidosi
  • disidratazione
  • carenza nutrizionale di molti sali minerali e vitamine, e di fibre alimentari.
  • crampi
  • debolezza
  • astenia
  • alterazione del sonno

Il parere dell'esperto

La Dieta Plank è un regime che può essere pericoloso per la salute e con grandi limitazioni alimentari. Abbiamo chiesto alla dottoressa Silvia Soligon, biologa ed esperta di nutrizione, quali sono le difficoltà di un simile regime nutrizionale.

“La Dieta Plank è iperproteica e non bisognerebbe assumere più proteine del proprio fabbisogno. Inoltre, si basa su uno schema fisso uguale per tutti. Dimagrire è difficile e per molti la principale difficoltà sta proprio nel seguire lo schema. Può sembrare semplice scaricare da internet un programma e metterlo in pratica per una settimana. Ma è davvero così? Non è meglio andare da un esperto che ti aiuti a pianificare in base ai tuoi gusti, trovando un modo più equilibrato e salutare per perdere peso?”

Inoltre, elimina quasi completamente i carboidrati

“I carboidrati nella dieta devono esserci, per esempio sono alla base della Dieta Mediterranea. È importante fare attenzione agli zuccheri semplici (da quelli che si aggiungono alle bevande al miele). La raccomandazione è di non superare mai il 15 percento delle energie quotidiane. E ciò vale per tutti, anche per chi non deve dimagrire ma vuole semplicemente mangiare bene e sano. Tra gli zuccheri semplici ci sono pure il lattosio, che si trova anche nello yogurt greco, e il fruttosio, lo zucchero della frutta. È dunque meglio fare merenda con uno yogurt greco o mangiare un frutto, piuttosto che consumare una merendina o bere un succo con zuccheri aggiunti. Eliminare, invece, gli zuccheri complessi (pasta, riso, orzo), che si identificano con il termine carboidrati, non ha senso, anzi può essere controproducente e può attivare meccanismi poco salutari”.

Fonte| Mayo Clinic

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