Argomento storico e alquanto scomodo. C’è chi si defila e chi fa finta di niente. Quante volte lavi i piatti ma non ti va di farlo? Possiamo capirti, ma il problema non è tanto quanto lo fai, ma come. Ti diamo una mezza bella notizia, sul piano ambientale secondo alcuni studi la lavastoviglie consuma meno che lavare le stoviglie a mano. Lo dice una ricerca condotta dall’Università di Bonn: 49 litri di acqua in media per il lavaggio a mano contro circa 13 litri con la lavastoviglie.
La riflessione che si sono posti i ricercatori dello studio dovrebbe interessarti, infatti, nel testo dello studio si legge che: “Negli ultimi 20 anni il risparmio nel consumo di energia ha superato il 30% e il consumo medio di acqua per ciclo è stato più che dimezzato. Di conseguenza, è molto difficile per la maggior parte delle persone competere con l'efficienza di una lavastoviglie quando le stoviglie vengono lavate a mano”.
Con questo non ti sto dicendo per niente di continuare a caricare la tua lavapiatti come se non ci fosse un domani. Anzi, tutt’altro: l’uso che ne fai deve diventare ancora più consapevole, perché insieme possiamo contribuire a ridurre il nostro impatto sul Pianeta.
Come? Partiamo dall’inizio.
La prima cosa che devi fare è ridurre il consumo energetico fin dall’acquisto, compra sempre quelle di classe A+ o superiore. Lo studio ha dimostrato che “le famiglie con lavastoviglie consumano in media il 50% in meno di acqua e il 28% in meno di energia per stoviglia pulita rispetto alle famiglie che non possiedono una lavastoviglie”. Esistono diversi modi per evitare di sprecare acqua ed energia elettrica quando lavi i piatti, ecco per te alcuni consigli:
Ora invece vediamo insieme cosa possiamo fare per diventare dei lavapiatti provetti!
Indossiamo i nostri guanti, mi raccomando di quelli plastic-free in gomma naturale, e passiamo al lavaggio. Ma aspetta, quale sapone usi? Ti consiglio in generale di leggere la composizione del detersivo: devono contenere il meno possibile inquinanti o additivi chimici. In generale devono essere di origine naturale, molti vengono realizzati con oli naturali d'oliva (mai l'olio di palma). Anche qui, occhio alle confezioni, scegli sempre quelle biodegradabili.
Il terzo step di questo “sport” impegnativo è la scelta del sapone per i piatti. Esatto, quel prodotto che le pubblicità ti propinano per tutto il giorno a tal punto che di qualche marchio conosci la melodia dello spot a memoria. Premessa: prima di passare alla scelta del sapone ecologico, voglio ricordarti che dovresti fare lo stesso anche per le pastiglie della lavastoviglie. Scegli quelle ecologiche con ingredienti naturali e possibilmente fai lo stesso per la confezione preferendo i prodotti incartati con materiali sostenibili.
Un’altra scelta su cui dovresti fare un po’ di attenzione riguarda la spugna che usi per sciacquare i piatti: ovvero la classica spugna gialla e verde, fatta con materiali non sostenibili. Non solo, a lungo andare la parte abrasiva (verde) potrebbe diventare un vero e proprio dispenser di microplastiche: i granelli potrebbero finire negli alimenti che mangi e arrivare direttamente nel tuo stomaco, non proprio una bella cosa.
Potresti pensare invece di acquistare una spugna in luffa, fatta con materiali vegetali. In alternativa alla luffa hai a disposizione la spugna in cellulosa o quella in fibra di cocco, ottenuta tramite la lavorazione del rivestimento della noce del frutto. Esistono, poi, le spugne in rame, ideali per pulire le stoviglie più incrostate a tal punto che è l’ideale per rimuovere le etichette o lo sporco più resistente.
(Scritto il 2 maggio 2022;
modificato il 18 aprile 2024)