Come realizzare una cameretta montessoriana per promuovere l’autonomia del bambino

Parola d’ordine: autonomia. l’obiettivo di una cameretta montessoriana è quello di promuovere l’autonomia del bambino accompagnandolo nei suoi progressi dal punto di vista fisico e psicologico. Ma scoprirai che una cameretta arredata secondo i principi montessoriani è anche più facile da pulire e riordinare, e bella da vedere.
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Gaia Cortese 29 Novembre 2021

Se sei una mamma avrai sicuramente sentito parlare del Metodo Montessori, il cui principale obiettivo è quello di promuovere l’autonomia del bambino e di accompagnarlo nel suo sviluppo fisico e psicologico. Alla base di questo approccio sviluppato dalla pedagogista ed educatrice Maria Montessori c’è proprio il senso di libertà che deve essere garantito al bambino nel muoversi e nell'attivarsi in uno spazio il più adatto possibile alle sue esigenze.

In quest'ottica, l'ambiente ideale dovrebbe tenere conto di tutti i bisogni del bambino dal punto di vista fisico, considerando quindi i vari step di crescita, e dal punto di vista psicologico, man mano che le sue competenze aumentano, dal vestirsi da solo a essere in grado di riporre in ordine i giocattoli in modo autonomo.

Una cameretta montessoriana può dare molte soddisfazioni. Innanzitutto, a livello di funzionalità ed estetica, è molto gradita, non solo dai bambini, ma anche dai genitori stessi, e spiegheremo il perché. Va poi anche detto che un errore comune in cui incappano molte mamme e papà è quello di non comprendere subito quali possono essere i livelli di autonomia del proprio bambino. Complice la fretta e il poco tempo a disposizione, si finisce sempre per aiutare a vestirsi, allacciargli le scarpe o riordinargli la cameretta prima di andare a dormire, quando invece si tratta nella maggior parte dei casi di attività che un bambino già di tre anni potrebbe compiere da solo o aiutato.

Una cameretta montessoriana, invece, può aiutare i genitori a riflettere sull’evoluzione del bambino, sui suoi bisogni legati alle varie fasi dello sviluppo, anche sugli obiettivi raggiunti.

Ogni cosa al suo posto

La prima regola da rispettare nell'organizzare una cameretta secondo il Metodo Montessori è che ogni posta deve avere un suo posto, che è poi la regola generale per ogni casa ordinata. Non solo questo approccio permette di avere una stanza facile da riordinare, ma in questo modo i bambini riescono a memorizzare meglio la disposizione dei propri oggetti e per questo riescono a trovarli con facilità.

Ogni cosa a misura e altezza di bambino

Altra regola di rispettare è che ogni oggetto sia a misura e altezza di bambino. A partire dal letto, scaffali, specchi e librerie dovranno essere alla portata del bambino, anche se ti sembrerà di entrare nella stanza di un lillipuziano. In questo modo , il bambino può svolgere le proprie attività in autonomia e senza l’intervento di un adulto, dal prendere e sfogliare un libro al potersi osservare in uno specchio.

Arredamento minimal

Anche l'arredamento ha la sua importanza. Una cameretta montessoriana predilige le tonalità più chiare, le tinte pastello e i materiali naturali come il legno, perché infondono un senso di calma. Un ambiente di questo tipo rilassa il bambino e gli permette di concentrarsi maggiormente nelle attività che sta svolgendo. Oltretutto, una camera che non sia invasa da arredi e oggetti, è più facile da riordinare e da tenere pulita, quindi sì all'arredamento minimal.

I 4 spazi della cameretta montessoriana

La cameretta Montessori dovrebbe avere quattro spazi distinti: uno spazio  pe dormire, uno per cambiarsi, uno per nutrirsi e uno per svolgere le varie attività.

Lo spazio per dormire

Lo spazio per dormire deve essere arredato con un lettino basso o un materasso appoggiato al pavimento cosi da permettere al bambino di muoversi in autonomia e di scendere e salire dal letto senza problemi. Anche una semplice culla con le sbarre può essere trasformata in un lettino montessoriano, semplicemente togliendo tre o quattro sbarre verticali così da creare un'apertura che permetta al bambino di salire e scendere dal letto in autonomia, quando ormai è in grado di gattonare o muovere i primi passi.

Lo spazio per cambiarsi

Per quanto riguarda lo spazio per cambiarsi, nel primo anno di vita ci si riferisce allo spazio nella cameretta in cui è posto il fasciatoio; più avanti, lo spazio per cambiarsi può essere spostato in bagno dove su uno sgabello o una cassettiera possono essere riposti i vestiti del bambino e dove lo si può abituare piano piano a prendere confidenza con la vestizione "fai da te".

Mamme e papà possono rimanere sorpresi di quanto in fretta un bambino possa imparare a infilarsi una maglietta o un paio di calzini: all'inizio impiegherà un po' di tempo, ma con la pratica tutto diventerà più facile, con grande beneficio per l'autostima dello stesso bambino.

Lo spazio per nutrirsi

Identificato di norma con la zona di allattamento per il neonato, lo spazio per nutrirsi è di norma una comoda poltrona da posizionare in un luogo tranquillo della stanza. Solo al termine della fase di allattamento, lo spazio per nutrirsi può diventare parte integrante della cucina. Come? Rinunciando al seggiolone e mettendo a disposizione del bambino un tavolino e una sedia su misura sempre per permettergli di sedersi e alzarsi in autonomia.

Lo spazio per le attività

Infine, lo spazio per le attività del bambino deve essere organizzato con pochi oggetti perché se una quantità eccessiva di questi ultimi potrebbe non solo generare confusione e disordine, ma anche disturbare la concentrazione del bambino.

Nei primi mesi di vita sarà quindi sufficiente posizionare nella cameretta pochi complementi di arredo: un materassino a terra, uno specchio a forma allungata da porre in orizzontale, una libreria frontale con non più di cinque libri illustrati e un ripiano basso con contenitori porta oggetti. 

Il materassino a terra permette al bambino di giocare e muoversi in libertà, mentre lo specchio posto alla sua altezza gli consente di osservare il suo corpo e i suoi movimenti. la libreria frontale permette al bambino di avere una chiara e immediata visione dei libri che può sfogliare, mentre i contenitori porta oggetti sono indispensabili per mostrargli come conservare i suoi giocattoli e come riordinarli quando ha finito di giocare.

Potrebbe essere superfluo ricordarlo, ma una cameretta per un bambino, montessoriana o meno, deve essere a prova di incidente: non solo qualsiasi oggetto pericoloso deve essere rimosso, ma anche i mobili devono essere adeguatamente fissati al muro.