Con la nuova pavimentazione, la A4 Torino-Milano è la prima autostrada europea green

Grazie all’utilizzo di un asfalto innovativo, sostenibile, resistente e sicuro, realizzato con tecnologie all’avanguardia che hanno a cuore il riciclo, il tratto autostradale A4 Torino-Milano sarà il primo in Europa a usare un asfalto green e hi-tech.
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Roberto Russo 7 Dicembre 2022

L'immagine di una strada asfaltata che si insinua nel verde delle foreste è, spesso, il simbolo della mancanza di rispetto dell'ambiente. Tuttavia è innegabile che le strade siano fondamentali per tutto, anche per l'ambiente. Quindi perché non provare a realizzarne di sostenibili? È così che nasce il progetto che renderà l'A4 Milano-Torino la prima autostrada in Europa green e hi-tech.

L'idea è quella di pavimentare 250 kg di autostrada (125 km da una direzione e 125 dall'altra, sulla corsia del traffico lento) con un particolare composto realizzato con grafene, plastiche dure da recupero e asfalto riciclato al 70%. Con tale composto si prevede di ridurre le emissioni di Co2e1 del 38,5%; sarà ridotto, inoltre, del 40% l'impiego di nuovo bitume e aggregati.

La composizione del nuovo manto stradale

Per procedere alla ripavimentazione dei 250 km di marcia lenta dell'autostrada A4 Torino-Milano gestita dal Gruppo ASTM, verrà impiegata la tecnologia Gipave®, brevetto made in Italy, frutto di una ricerca pluriennale di Iterchimica, G.Eco (gruppo A2A), Università degli Studi di Milano-Bicocca e Directa Plus. Il progetto si inserisce all’interno del più ampio progetto “Smart Roads” del Gruppo ASTM.

Quest’opera rappresenta un primo passo di cui essere fieri per rendere l’Italia all’avanguardia e in linea con gli obiettivi di transizione ecologica previsti dall’Agenda 2030 dell’ONU, con risparmi ambientali mai ottenuti, arrivando ad abbattere le emissioni fino al 38,5% rispetto alle tecnologie manutentive tradizionali (Federica Giannattasio, Amministratore Delegato Iterchimica)

Il nuovo manto stradale sarà composto da grafene, plastiche dure riciclate e fresato proveniente dalla pavimentazione esistente: in tal modo l'utilizzo di nuovi aggregati sarà solo del 30%.

Il grafene è un nuovo materiale dalla consistenza teorica del diamante e dalla flessibilità della plastica. Giova ricordare che per le scoperte sul grafene i fisici Andrej Gejm e Konstantin Novosëlov dell'Università di Manchester hanno vinto il Nobel per la fisica nel 2010. La parte di plastiche dure da recupero selezionate è composta da giocattoli, cassette della frutta e cestini che non sono altrimenti riutilizzabili. Infine ci sarà il reimpiego del 70% di fresato proveniente dalla pavimentazione esistente.

Tutto questo garantisce maggiori prestazioni in termini di sostenibilità e resistenza, che incrementeranno fino al 75% la durata della pavimentazione rispetto alle migliori tecnologie attualmente presenti sul mercato.

I vantaggi per l'ambiente

Una simile tecnologia porta con sé diversi vantaggi per l'ambiente:

  • il risparmio di energia è stimato in 90 milioni di kWh, pari al fabbisogno annuale di circa30mila famiglie;
  • l'emissione di Co2eq è valutata in 18.350.000 kg in meno, vale a dire pari all'azione di assorbimento di circa 115.000 alberi;
  • notevole è il risparmio di bitume (pari quasi a 23 milioni di kg) e di aggregati (all'incirca 480 milioni di kg di materie prime estratte dalle cave, con conseguente grande risparmio anche del suolo);
  • 1500 sono le tonnellate di plastiche dure riutilizzate (per intenderci: il loro peso equivale a quello di 1200 automobili);
  • un incremento del 75% della durata della pavimentazione rispetto alle migliori tecnologie al momento presenti sul mercato.