Cos’è lo Japandi, lo stile che coniuga il rigore giapponese con il calore scandinavo

La parola “japandi” è sempre più popolare: si tratta di uno stile di design che prende spunto dal minimalismo giapponese e dalla naturalezza dei mobili scandinavi per portare in casa una ventata di confortevolezza, eleganza e sostenibilità.
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Sara Polotti 1 Novembre 2023

Il minimalismo è quello orientale, i colori e le forme richiamano i mobili nordeuropei.

Si tratta dello stile japandi, che sta guadagnando sempre maggiore popolarità negli ambienti di design d'interni, grazie alla sua combinazione affascinante di elementi giapponesi e scandinavi. Questo stile unisce l'estetica minimalista giapponese con la funzionalità e il calore dello stile scandinavo, creando un ambiente sereno ed equilibrato.

E sostenibile, se affrontato con il giusto metodo.

L'essenza del japandi

Qualche anno fa Pinterest e le riviste d'arredamento d'interni erano colonizzate da una sola parola: "scandi". Si riferiva allo stile nordico e scandinavo, fatto di legno chiaro e naturale, mobili funzionali e durevoli, linee geometriche e confortevolezza generale.

Oggi allo scandi si affianca il japandi. Che, come suggerisce la parola, include altri elementi diversi da quelli esclusivamente nordici. Ossia, quelli dello stile giapponese.

Il japandi abbraccia dunque la semplicità e la natura, il minimalismo e la pulizia, ponendo un'enfasi significativa sull'equilibrio e celebrando allo stesso tempo la bellezza delle imperfezioni, un po' alla maniera giapponese. Incorpora quindi l'approccio funzionale e accogliente del design scandinavo, che utilizza legno, tessuti naturali e forme organiche.

Come replicarlo in casa

Concretamente, per portare lo stile japandi in casa propria è utile seguire alcune linee generali. Per esempio, i colori: devono essere naturali e leggeri, rilassanti. I mobili devono essere invece durevoli e solidi, dal design duraturo, quindi non per forza legati alle mode del momento. Piuttosto, è bene optare per linee novecentesche, da modernariato, che non invecchiano mai.

Per rendere lo stile sostenibile, quindi, segui questi consigli.

Materiali sostenibili

Per replicare lo stile japandi in maniera sostenibile, la scelta dei materiali è cruciale. Scegli legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile o mobili realizzati con materiali riciclati. Questo non solo riduce l'impatto ambientale ma contribuisce anche all'atmosfera calda e accogliente del design scandinavo.

Anche i mobili usati sono consigliati: solitamente sono molto più solidi rispetto a quelli acquistati nelle grandi catene, soprattutto se vintage e artigianali.

Colori naturali

Il japandi è caratterizzato da una palette di colori neutri e terrosi come il beige, il grigio chiaro, il bianco e il nero. Questi colori riflettono la natura e contribuiscono a rendere l'atmosfera tranquilla.

Ricorda: i tessuti organici e biologici come il lino o il cotone sono per natura neutri e rilassanti.

Mobili minimalisti

Nel japandi, "less is more", ovvero "meno vale di più". Opta per mobili essenziali con linee pulite e forme semplici. Un tavolo da pranzo in legno massello con sedie minimaliste o un divano in tessuto naturale con cuscini neutri sono scelte ideali.

Illuminazione sostenibile

L'illuminazione è altrettanto fondamentale, nel design japandi. Utilizza luci a LED a basso consumo energetico e preferisci lampade con paralume in materiali naturali. Posiziona le luci in modo da creare un'illuminazione morbida e rilassante che contribuisca alla tranquillità dell'ambiente.

Elementi naturali

Gli elementi naturali sono un tratto distintivo del japandi. Riempi la casa di piante d'appartamento per portare un tocco di natura in casa, scegliendone di adatte all'ambiente interno e prendendoti cura di loro in modo sostenibile, evitando pesticidi e utilizzando fertilizzanti naturali.

Armonia ed equilibrio

Il japandi gioca molto su equilibrio e armonia. Organizza il tuo spazio in modo che ogni oggetto abbia un significato e una funzione. E, soprattutto, evita l'accumulo eccessivo. Non fa bene a te e non fa bene al pianeta.