Cosa significa natsukashii in giapponese e perché è diverso dalla nostalgia come la intendiamo in Occidente

Natsukashii significa provare malinconia ma anche gratitudine per qualcosa che fa parte dei nostri ricordi. In giapponese, indica la “nostalgia felice”, quel senso di appagamento e di gioia per aver vissuto un’esperienza ormai lontana ma che rimane nel nostro cuore.
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Evelyn Novello 23 Gennaio 2024

Una nostalgia particolare, ma felice. Natsukashii è una di quelle parole non direttamente traducibili in italiano perché strettamente legata alla cultura giapponese. L'espressione, che forse non ti è ancora familiare, è un aggettivo della lingua giapponese, 懐かしい, che indica "la nostalgia felice", quell’istante in cui la memoria rievoca un bel ricordo, e indica, in modo più generale, l'attitudine di vivere il presente portandosi dentro con dolcezza sempre un po' di passato.

Questo senso di nostalgia è sicuramente diverso rispetto a come lo intendiamo in Occidente. Natsukashii è un ricordo felice che ti riporta a un momento specifico ma può essere anche la mancanza di qualcosa che magari non si è mai vissuto e che non è detto che si vivrà mai. Sentirsi natsukashii significa avere un attaccamento particolare o un trasporto verso un luogo, una persona, un oggetto o una situazione che ti rimanda a tempo prima ma che ti porti piacevolmente con te nel resto della vita e che ti fa sorridere anche a distanza di anni.

La "nostalgia felice" giapponese, che deriva dal verbo natsuku, che significa "tenersi vicino e diventare affezionato", indica gioia e gratitudine per il passato piuttosto che il desiderio di tornarci. Potremmo definirla un po' un promemoria, che ti ricorda quanto sei stato fortunato ad aver avuto quell'esperienza nella tua vita. Quest'emozione può derivare da azioni molto intime e apparentemente insignificanti ma per noi molto familiari, come sentire il profumo dei dolci che faceva la nonna, ritrovare un vecchio bigliettino di quand'eri piccolo o ascoltare quella canzone che ti cantava papà prima di addormentarti. Forse, è proprio il fatto di non poter più tornare a quelle esperienze a renderne ora il ricordo così dolce.

La cultura giapponese vive il passato, generalmente, con molto affetto, tant'è che esistono molti modi per definire le sensazioni legate ai propri trascorsi. Non è così raro per i giapponesi, quindi, romanticizzare un ricordo e sentirsi immersi in una sorta di malinconia mista a gratitudine.