Nei paesi occidentali è normale parlare di "buoni propositi", quando cambia l'anno e comincia gennaio. In Giappone c'è anche un'altra tradizione: si chiama osouji e ha un significato più profondo di quanto sembri a una prima occhiata.
"Osouji" (大掃除) è una parola giapponese che significa "pulizia" o "pulizia della casa". Tuttavia, il vero osouji va ben oltre la semplice attività di pulizia. Nella cultura giapponese, "osouji" è infatti una tradizione associata al periodo tra la fine di dicembre e l'inizio di gennaio, durante il quale le persone puliscono e preparano le loro case per il nuovo anno.
Ma perché può essere una lezione di vita?
Come spiegano su Japan Living Guide, la parola Osouji, che si può traslitterare anche con Osoji or Ōsōji, è essenzialmente la tradizione giapponese delle faccende di casa di inizio anno. Si fa pulizia, si elimina il superfluo, si sistemano case e uffici…
E non è naturalmente una pulizia routinaria, ma piuttosto profonda. Porta infatti con sé un senso di rinnovamento che ha radici profonde, dato che si ritiene che la tradizione affondi le radici nel periodo Heian, epoca che iniziò nel 794 dopo Cristo e che prende il nome dalla capitale del tempo, Heian-kyō (ovvero Kyoto).
Questa pratica di inizio anno non è solo un mero atto di igiene, ma è vista dalle persone giapponesi soprattutto come una forma di purificazione e di preparazione per accogliere energie positive nel nuovo anno. Durante l'osouji, le persone dedicano tempo ed energia per ripulire fisicamente e simbolicamente gli spazi, eliminando il disordine e lasciando spazio per iniziare il nuovo anno con freschezza e chiarezza.
Ci sono diversi motivi per cui l'osouji può essere considerato una lezione di vita.