Cosa sono i farmaci ormonali per le transizioni di genere e in cosa consiste la terapia di riassegnazione

I farmaci ormonali per le transizioni di genere sono medicinali che consentono a uomini e donne transgender di assumere i connotati fisici del genere al quale sentono di appartenere. L’Aifa ha stabilito che da ora in poi saranno a carico del sistema sanitario nazionale. Ma sai di preciso come funzionano?
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Giulia Dallagiovanna 2 Ottobre 2020
* ultima modifica il 16/10/2020

I farmaci ormonali per le transizioni di genere sono medicinali che consentono a un uomo transgender di assumere le caratteristiche fisiche maschili e, viceversa, a una donna transgender di esprimere anche esteriormente i connotati tipici femminili. Semplificando, sono quelli che permetto di avviare il processo di cambio di sesso per chi lo desidera. Si inseriscono in una categoria più ampia di prodotti, utilizzati nell'ambito della Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS), che viene prescritta ogni qualvolta si debba sopperire a un deficit ormonale di qualche tipo. Un caso molto comune è la menopausa.

Da qualche giorno si parla parecchio di questi farmaci perché a partire dal 1 ottobre l'Aifa ha stabilito che saranno a carico dello Stato. Un annuncio che arriva solo 24 ore dopo la decisione dell'Emilia-Romagna di rendere gratuiti i medicinali. Dunque le persone transgender non dovranno più pagare per seguire la terapia che gli è stata prescritta da uno specialista allo scopo di effettuare la transizione di genere. E forse, per comprendere meglio la situazione e potersi fare un'opinione che non sia legata a puri slogan, il primo passo è proprio conoscere questi prodotti e capire di preciso come agiscano sul corpo.

Gli ormoni

Partiamo dalle basi: cosa sono gli ormoni. Sono sostanze endogene, cioè prodotte direttamente all'interno del tuo organismo, che hanno la funzione di fare da messaggeri tra le cellule. Vengono secreti dalle ghiandole endocrine che possiedi, tra cui la tiroide, il pancreas, le ovaie o i testicoli. L'intero sistema è coordinato dall'ipotalamo, una struttura piccola ma molto importante che si trova nel tuo encefalo e che connette il sistema endocrino con quello nervoso. Svolge tantissime funzioni, tra cui quella di mantenere l'omeostasi corporea, un termine complicato per riferirsi a una situazione di equilibrio del corpo (temperatura interna, ritmo sonno-veglia, senso di fame o di sete, pressione sanguigna e battito cardiaco).

Ma soprattutto l'ipotalamo dà ordini all'ipofisi, una ghiandola posta immediatamente al di sotto, rispetto alla secrezione di determinati ormoni. Per avere un'idea della catena dei comandi, puoi guardare all'ormone di rilascio della tireotropina (TRH), con il quale l'ipotalamo promuove l'immissione in circolo dell'ormone che stimola la tiroide (TSH) da parte dell'ipofisi. E la tiroide si attiverà dunque per secernere sostanze che favoriscano il corretto funzionamento del cuore, di stomaco e intestino e dei muscoli in generale.

Come ormai avrai capito, gli ormoni all'interno del tuo corpo rivestono tantissime funzioni. In questo articolo ci concentreremo però soprattutto su quelli sessuali, chiamati direttamente in causa nella terapia per la transizione di genere. Sono quindi principalmente tre: estrogeni, progesterone e androgeni. I primi due presenti soprattutto nel corpo femminile e l'ultimo legato invece a connotati maschili.

Gli estrogeni

Gli estrogeni sono appunto ormoni sessuali tipicamente femminili, dal momento che in un corpo maschile sono presenti in quantità molto basse. Appartengono alla categoria degli ormoni steroidei e vengono prodotti dall'ovaio e, in piccola parte, dal surrene. Di nuovo, però, la loro sintetizzazione dipende dall'ipotalamo, che immette in circolo la sostanza di rilascio della gonadotropine (GnRH), per ordinare all'ipofisi di provvedere al rifornimento dell'ormone luteinizzante (LH) in caso di una donna e di quello follicolo-stimolante (FSH) se si tratta di un uomo. Tra gli estrogeni puoi trovare:

  • Estradiolo: prodotto dalle ovaie in un'età in cui la donna è ancora fertile
  • Estriolo: sintetizzato soprattutto durante la gravidanza e prodotto direttamente dalla placenta
  • Estrone: caratterizza la fase della menopausa

Tutte queste sostanze sono responsabili di buona parte delle tue caratteristiche femminili. La crescita del seno e lo sviluppo degli organi genitali. Ma anche la regolazione della voce, la distribuzione del grasso (che come ben saprai risulta diversa tra i due generi), la statura e la conformazione delle ossa e la regolarità del ciclo mestruale che permette a sua volta che avvenga la fecondazione e possa derivarne una gravidanza.

Oltre a tutto questo, svolgono funzioni meno visibili ma molto importanti, come un'azione protettiva nei confronti dell'osteoporosi e delle malattie cardiovascolari e stimolano capacità cerebrali come la memoria. Dovrai tenere a mente questo elenco quando arriveremo a capire cosa accade durante la transizione.

Il progesterone

Come suggerisce il nome, il progesterone è quell'ormone che rende il tuo corpo pronto ad accogliere e portare a termine una gravidanza. Entra in gioco infatti soprattutto durante l'ovulazione e l'eventuale fecondazione. Quando la cellula uovo viene rilasciata, si forma anche il corpo luteo che, sempre su ordine dell'ipotalamo, produce questo ormone tipicamente femminile. Se non inizia una gravidanza, i livelli di progesterone scendono una volta terminata l'ovulazione, il corpo luteo inizia a regredire e si "rompe" l'endometrio, cioè la mucosa che aveva rivestito l'utero sempre con l'intento di accogliere un embrione. A questo punto, il tuo organismo eliminerà il tutto attraverso le mestruazioni.

Gli androgeni

Gli androgeni sono il corrispettivo maschile degli estrogeni e l'ormone più famoso in questo gruppo è sicuramente il testosterone. Vengono prodotti principalmente di testicoli anche se, come accade per le donne, una piccola parte viene sintetizzata dal surrene. Di nuovo, sono presenti in bassa concentrazione anche nelle donne e contribuiscono ad esempio all'impulso sessuale. Ma la loro funzione principale è quella di far assumere a un individuo di genere maschile le caratteristiche tipiche.

Tra gli androgeni, l'ormone più conosciuto è il testosterone

Si occupano dunque dello sviluppo degli organi genitali, ma anche della stabilizzazione del tono della voce, dell'aumento della massa ossea e muscolare, oltre che dei peli. Regolano anche la produzione dello sperma e la sua funzione, ma possono agire persino a livello di personalità, come una maggiore predisposizione all'aggressività.

Come ti accennavo prima, tra tutti gli androgeni tu conoscerai soprattutto il testosterone, che più di tutti è impegnato nello sviluppo delle caratteristiche maschili. A lui si deve anche la comparsa di barba e baffi, così come l'eventuale calvizie che può insorgere a partire da una certa età.

La terapia ormonale di riassegnazione

La terapia ormonale di riassegnazione rientra nelle terapie ormonali sostitutive. Il nome parla già da solo: la terapia ormonale sostitutiva, abbreviata in TOS, si utilizza quando si vuole sopperire alla mancanza nel proprio corpo degli ormoni desiderati. Nello specifico, per le persone trans serve ad integrare androgeni o estrogeni quando questi, per ragioni biologiche, non sono presenti in una concentrazione sufficiente per stimolare lo sviluppo di caratteristiche maschili o femminili. Se quindi un individuo è nato uomo, ma si identifica con il genere femminile avrà bisogno di un aumento di estrogeni, e viceversa, per far sì che il proprio corpo corrisponda meglio alla percezione che ha di sé.

Nella pratica, si tratta naturalmente di farmaci che devono venire prescritti da un medico specializzato all'interno degli appositi ambulatori e sono acquistabili solo alle farmacie ospedaliere. Non è assolutamente possibile comprare questi medicinali senza avere una ricetta, dal momento che si tratta di un intervento importante e complesso sul proprio corpo ed è fondamentale venire seguiti da professionisti.

Chi li può assumere

In generale, chiunque voglia effettuare la transizione da un genere a un altro, quindi MtF (da maschio a femmina) o FtM (da femmina a maschio) può assumere i farmaci ormonali appositi. Come ti spiegavo prima, però, il fai da te è vietato. Per questo motivo avrai bisogno prima di tutto di una diagnosi di disforia di genere o incongruenza di genere da parte di un'equipe multidisciplinare, formata soprattutto da uno psichiatra e un endocrinologo. Dopodiché ci saranno alcuni esami ai quali dovrai sottoporti, per essere certi che la terapia non possa provocare effetti collaterali gravi sul tuo corpo. Solo alla fine potrai ricevere il nulla osta da parte dello specialista per iniziare la transizione. E il primo, nonché più importante passo sarà appunto l'assunzione dei medicinali ormonali, su ricetta del medico.

Quali sono

I farmaci ormonali per la transizione di genere sono naturalmente diversi in base al cambio al quale si vuole andare incontro.

Pe la transizione da femmina a maschio:

  • testosterone
  • testosterone undecanoato
  • testosterone entantato
  • esteri del testosterone

Pera la transizione da maschio a femmina:

  • estradiolo
  • estradiolo emiidrato
  • estradiolo valerato
  • ciproterone acetato
  • spironolattone
  • leuprolide acetato
  • triptorelina

A cosa servono

Naturalmente la risposta è a prima vista piuttosto semplice: servono a far assumere al tuo corpo i connotati maschili o femminili in base al genere al quale senti di appartenere. Il processo però è un po' più lungo e complicato di così ed è importante sapere che innesca cambiamenti che, nella maggior parte dei casi, saranno irreversibili.

Transizione da maschio a femmina

Lo scopo dei farmaci in questo caso sarà l'accentuazione dei caratteri secondari femminili. Dopo circa 2 o 3 mesi di terapia dovresti infatti notare un cambiamento a livello del seno, perché si sviluppa il gettone mammario. Probabilmente non crescerà al punto dal risultare davvero visibile all'esterno e per il completamento di questo processo sarà necessario un intervento di mastoplastica additiva, ma avverrà sicuramente un cambio nella forma e un aumento di volume che dipenderà anche da quanti recettori per gli estrogeni presentano le tue cellule.

Ma il seno non è l'unica caratteristica fisica che distingue l'uomo da una donna. Nel giro di 6 mesi, inizieranno quindi a ridursi i peli che si trovano sul tuo corpo, quindi sul viso, sull'addome, ma anche su braccia e gambe. In alcuni casi scompariranno del tutto, in altri diventeranno più sottili. Potresti comunque aver bisogno di ulteriori interventi per eliminare definitivamente barba e baffi. Contemporaneamente inoltre i capelli inizieranno a crescere a un ritmo più sostenuto, mentre la pelle diventerò più sottile. Il tono muscolare diventerà invece inferiore e avrai di conseguenza anche meno forza.

La massa ossea non subirà grandi cambiamenti e potrebbe rimanere visibile il pomo d'Adamo

Anche il grasso verrà distribuito in modo diverso, andando a depositarsi soprattutto sui fianchi e riducendosi invece a livello dell'addome. Potrebbe cambiare inoltre anche il carattere, facendosi sentire meno aggressivo e più tendente ad avere un umore instabile.

Quello che invece non cambierà sarà la massa ossea, perciò le spalle, il pomo d'Adamo, le mani, i piedi e la struttura dello scheletro più in generale richiameranno sempre un corpo più maschile.

Transizione da femmina a maschio

Durante la terapia per la transizione da femmina a maschio il cambiamento più importante che noterai sarà probabilmente la scomparsa delle mestruazioni, che si completa più o meno dopo due o tre mesi da quando hai cominciato ad assumere i farmaci. In modo speculare a quanto ti spiegavo nel paragrafo precedente, anche in questo caso si modificherà la distribuzione del grasso, mentre aumenterà la massa muscolare e ti sorprenderai ad avere più forza di prima. Cresceranno i peli sul tuo corpo, soprattutto sul viso dunque non dovresti aver bisogno di altri interventi per vedere comparire barba e baffi. Tieni presente che una caratteristica maschile è anche la calvizie, dunque non stupirti se a un certo punto subentrerà anche questo problema che magari all'inizio non avevi considerato.

Altri cambiamenti avvengono a livello degli organi genitali, nei quali il clitoride aumenterà in lunghezza e volume. Di quanto dipende in realtà da persona a persona, ma tieni presente che difficilmente sarà sufficiente a rendere possibile una penetrazione vera e propria. Meno differenze le noterai invece a livello del seno, che potrebbe ridursi, ma non fino a scomparire del tutto. Di nuovo, sarà necessario ricorrere a un intervento chirurgico per rendere definitivo questo cambiamento.

Gli effetti indesiderati

Anche se non servono per curare una malattia, si tratta pur sempre di farmaci e di conseguenza potrebbero dare alcuni effetti indesiderati dei quali dovrai sempre parlare con lo specialista che ti segue. Il primo è forse quello relativo alla libido: le donne transgender potrebbero notare un notevole abbassamento (assieme alla scomparsa di erezione), mentre negli uomini trans questa potrebbe aumentare, in alcuni casi anche in modo eccessivo. E legato sempre a questo discorso è importante tenere a mente anche l'aspetto riproduttivo. La terapia ormonale potrebbe infatti ridurre le possibilità di arrivare a una gravidanza ed è sicuramente un discorso da affrontare prima di cominciare ad assumere i farmaci, in modo da conoscere anche tutte le alternative che esistono qualora si desideri comunque avere un figlio.

Altre conseguenze potrebbero riguardare invece la salute in senso più stretto. Potrebbero infatti esserci ripercussioni, seppur minime in alcuni casi, sull'apparato cardiocircolatorio e sul rischio della formazione di trombi o di soffrire di ipertensione arteriosa. Per questo motivo è fondamentale essere sempre seguiti da un medico e sottoporsi a controlli periodici.

Quanto costavano prima

L'anno scorso aveva fatto notizia il rincaro del 300% di un farmaco ormonale necessario a chi si era sottoposto a un intervento di vaginoplastica: era passato da 3 euro 10. Più in generale, una persona transgender si trovava a spendere tra i 20 e i 60 euro per i medicinali ormonali, che a volte doveva assumere non solo allo scopo della transizione di genere, ma anche per prevenire i possibili effetti collaterali di cui ti parlavo prima. Ora saranno invece gratuiti sull'interno territorio italiano, anche se vi sono ancora problemi di accesso alle terapie per la carenza di centri specializzati che obbligano le persone a cambiare regione per trovare l'assistenza che cercano.

Fonti| Siams; Gazzetta Ufficiale del 23 settembre 2020

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