Forse il nome l'hai già sentito, o forse hai visto l'inchiesta delle Iene intitolata Zombieland, nome quanto mai adeguato. Stiamo parlando del Fentanyl, potente farmaco oppioide sintetico approvato dalla Food and Drug Administration per l'uso come analgesico ma utilizzato recentemente anche come droga per via dell'altissima dipendenza che provoca. Una dose di 100 microgrammi (2 ml) esercita un’azione analgesica paragonabile a quella di 10 mg di morfina. Se iniettato, entra in azione molto rapidamente e può causare rigidità muscolare, euforia, miosi e bradicardia e il rischio di morte per overdose non è così raro. Vediamo come agisce.
Il fentanyl è un antidolorifico solitamente prescritto per il dolore grave e cronico. È un oppioide e ha un effetto simile alla morfina, alla codeina, al tramadolo o all'ossicodone, quindi, analgesico, rilassante ed euforizzante. Il fentanyl viene metabolizzato rapidamente, in particolare nel fegato, principalmente per N-dealchilazione ossidativa, si può utilizzare come supplemento analgesico in caso di anestesia generale o come agente anestetico da solo.
Il fentanyl ha effetti cardiocircolatori relativamente ridotti, ma esercita una forte azione depressiva sulla respirazione. Tra gli effetti collaterali sul breve termine, si riscontrano nausea e vomito, stordimento, sedazione, confusione, sonnolenza, vertigini, nausea e vomito, ritenzione urinaria, costrizione pupillare e depressione respiratoria. La presenza di tre sintomi come coma, costrizione pupillare e depressione respiratoria suggerisce che si tratta di intossicazione da oppioidi.
Aifa spiega che "la tolleranza, la dipendenza fisica e la dipendenza psicologica possono svilupparsi in seguito a somministrazione ripetuta di oppioidi" e che "l'abuso o l'uso improprio intenzionale di oppioidi può provocare sovradosaggio e/o morte". Se calcoliamo che il fentanyl dà una dipendenza anche molto più forte rispetto all’eroina, puoi capire facilmente come questa sostanza sia usata come stupefacente e senza controllo medico.
Il fentanyl sta spopolando al punto da aver generato un'emergenza nazionale negli Stati Uniti perché è economico, facilissimo da reperire e talmente potente da dare effetti anche solo tramite fumo passivo. La sostanza viene consumata sniffata, per via orale con pillola o tramite cerotti, venduti da soli o in combinazione con eroina e altre sostanze. Le immagini dell'inchiesta de Le Iene parlano da sole. A Portland, capitale dell'Oregon, si possono vedere lunghe file di senzatetto che si trascinano per le strade sotto palesi effetti di droghe come fentanyl, meth, crack o eroina e, per spiegare questo fenomeno, dovremmo ricordare due fattori. Da una parte negli Usa gli oppiacei sintetici sono usati come antidolorifici, al contrario dell'Europa in cui sono più comuni gli antiinfiammatori non steroidei, dall'altra, la maggioranza dei componenti chimici usati per produrre illegalmente il fentanyl provengono dalla Cina e sintetizzati in Messico, base dei cartelli del narcotraffico che operano negli Usa.
Nel 2021 il Fentanyl ha ucciso più di 70mila persone, nel 2022 130mila, diventando così la prima causa di morte evitabile degli americani tra i 18 e i 45 anni. Dal 2015 al 2021 gli Stati Uniti hanno subito un‘escalation delle morti annue per overdose, tanto che lo spaccio di fentanyl è stato oggetto anche dell'ultimo vertice bilaterale tra Joe Biden e Xi Jinping a San Francisco, in cui i due capi di stato hanno cercato di trovare un accordo per frenare questi numeri ormai ingestibili. Ma non si tratta solo di un problema americano. La svizzera, ad esempio, come riporta 20Minuten, segnala il crescente consumo in diverse città e in Europa sono stati già scoperti diversi laboratori illegali che producono la sostanza. In Lettonia sono state sequestrati recentemente cinque chili di fentanyl, che hanno il potenziale di uccidere 2,5 milioni di persone.
Insomma, la piaga si sta diffondendo. Se l'Unione Europea aveva sì autorizzato la sostanza nel 2008 a fini terapeutici per anestesie generali e per alleviare i dolori dei malati di cancro, ora sembra che il fentanyl sia diventato la nuova eroina. E non è detto che siamo vicini a una soluzione che possa anche solo arginare il fenomeno.
Fonti | DEA; AIFA; 20 Minuten