Milan kundera

Cos’è l’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera?

Morto a 94 anni Milan Kundera, il padre de L’insostenibile leggerezza dell’essere. La sua leggerezza consisteva nella narrazione di vicende personali e sentimentali dei protagonisti ma sempre futili se confrontate con la cornice più storica e cruda della Cecoslovacchia della Primavera di Praga. Il suo stile personale era quello del romanzo-saggio, l’unico in grado di unire perfettamente i due aspetti.
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Evelyn Novello 12 Luglio 2023

É morto oggi a 94 anni Milan Kundera, autore de "L’insostenibile leggerezza dell’essere", diventato dagli anni Ottanta libro «da leggere» per tutti gli intellettuali, studenti e amanti della filosofia.

Nato nel 1929 in Cecoslovacchia, Kundera ha ambientato la vicenda sul termine della "primavera di Praga" con l’arrivo nella città dei carri armati sovietici e l’inizio della repressione. Oggetto di analisi è la difficile condizione degli intellettuali intrecciata a storie sentimentali, tradimenti e passioni. Le vicende dei quattro protagonisti e delle loro complesse vicende amorose sono in primo piano ma puoi respirare, nello sfondo, l'ambiente di censure e privazioni che caratterizzava quel periodo. É proprio questa quella "leggerezza" dell'opera di Milan Kundera, ciò che si oppone alla pesantezza della condizione umana, alla libertà negata e al pessimismo causato dall’invasione sovietica.

Nel bestseller L’insostenibile leggerezza dell’essere, e libro più famoso di Kundera, è chiara la volontà di scavare l'aspetto psicologico dei personaggi, alternato a frequenti digressioni politiche, sociologiche e filosofiche. Accanto alla precarietà della condizione umana, Kundera portò nelle sue pagine anche lo spirito illuminista settecentesco e fu molto abile a intrecciare alla narrazione riflessioni filosofiche profonde, anche se mai pretenziose. Da qui spiegato il grande successo che lo scrittore ebbe anche in Occidente: Kundera riuscì a intrecciare abilmente trame capaci di incatenare il lettore alle pagine ma allo stesso tempo descrivere ambientazioni storiche senza peli sulla lingua. I suoi personaggi sono travolti da malintesi e illusioni svanite, con diversi colpi di scena che evidenziano l'inutilità di ogni progetto umano e la divergenza dei punti di vista tra gli individui.

Ma Kundera non fu solo scrittore, è stato poeta, saggista e drammaturgo. Dopo tre volumi di poesia, un testo teatrale e un saggio sulla prosa di Vladislav Vančura, Kundera ottenne un certo successo a partire dal 1963 con il primo dei tre volumi di racconti degli Amori ridicoli, riuniti in un unico volume nel 1970. Il suo primo romanzo fu Lo scherzo, uscito nel 1967 mentre la Cecoslovacchia stava attraversando i moti che porteranno alla cosiddetta "Primavera di Praga". Il libro vinse il premio dell'Unione degli Scrittori Cechi. A teatro Kundera portò tre opere, l'ultima delle quali sarà Jacques e il suo padrone. Lo stile personale, Kundera lo trovò proprio con il suo bestseller del 1984, quello del "romanzo-saggio" che alterna elementi propriamente narrativi a riflessioni tipiche del saggio.