Covid-19 e allergia stagionale: il vademecum degli allergologi per non confondere i sintomi

Siamo entrati nel periodo dei pollini, il naso ti cola di continuo, non fai che starnutire e temi di non essere in grado di capire se hai contratto il Covid-19? L’Associazione Allergologi ed Immunologi Italiani territoriali e ospedalieri ha pubblicato un vademecum che ti aiuterà a fare chiarezza.
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Sara Del Dot 16 Aprile 2020
* ultima modifica il 09/06/2020

Se sei un allergico cronico e ogni anno, puntuale con l’arrivo della primavera, il tuo naso inizia a gocciolare e vieni colto da attacchi di starnuti impossibili da frenare, è probabile che gli effetti dei pollini sul tuo organismo abbiano già iniziato a farsi sentire. Tuttavia, a causa della situazione particolare che stiamo vivendo, i sintomi dell’allergia potrebbero rivelarsi più allarmanti del solito, dal momento che in questo periodo ogni starnuto o colpo di tosse è in grado di scatenare il panico.

Ma come riconoscere chiaramente i sintomi dell’allergia distinguendoli da quelli del Covid-19? E poi, l’allergia può rendere il nostro corpo più esposto a un eventuale contagio?

Per chiarire tutti questi dubbi, l’Associazione Allergologi ed Immunologi Italiani territoriali e ospedalieri ha pubblicato un documento contenente “Informazioni utili per i pazienti allergici in tempi di Coronavirus”. Si tratta di un vademecum articolato in sei punti, che sono:

  1. Secondo le linee guida internazionali (OMS) l’infezione da Coronavirus si manifesta con 3 sintomi cardinali: Febbre, Tosse, Mancanza di respiro (Dispnea).
  2. La malattia allergica respiratoria non è caratterizzata da febbre.
  3. La malattia allergica respiratoria presenta nella quasi totalità dei casi raffreddore (prurito alle mucose nasali, naso che cola, starnutazione, ostruzione nasale) e congiuntivite (prurito agli occhi, occhi rossi, lacrimazione). Tali sintomi sono praticamente assenti nell’infezione da Coronavirus.
  4. Il paziente con asma bronchiale allergico e non-allergico può presentare tosse e dispnea (come detto, quasi sempre associati a sintomi nasali e oculari), ma questi risolvono rapidamente con la terapia antiasmatica broncodilatatrice e anti-infiammatoria.
  5. Non vi è alcuna evidenza che lo stato allergico (rinite e/o asma) rappresenti un fattore di rischio per una evoluzione più severa di una eventuale concomitante infezione da Coronavirus.
  6. È particolarmente importante che i pazienti allergici effettuino la terapia per la rinite e/o l’asma in questo periodo. Questo infatti può limitare il contagio per gli altri, riducendo la starnutazione e la tosse, e per sé stessi, riducendo il rischio che il prurito induca a toccarsi occhi e naso.

In pratica, non allarmarti se ti cola il naso, starnutisci e ti prudono gli occhi. Non allarmarti se non hai febbre e se un’eventuale dispnea scompare con una terapia per l’asma. Inoltre, non preoccuparti se soffri di allergia, non sei maggiormente esposto al contagio. Di certo se tendi a starnutire molto a causa dei pollini usa sempre la mascherina e cerca di curare i sintomi dell’allergia, per evitare di toccarti occhi e naso e di trasmettere un eventuale contagio ad altri.

Fonte | Associazione Allergologi ed Immunologi Italiani territoriali e ospedalieri

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.