
Il più famoso apostrofo rosa è stato raffigurato più volte nel corso dei secoli. Carico di passione, tenero e timido, d'incontro o d'addio, il bacio è stato oggetto di diverse interpretazioni da parte degli artisti e alcune di queste sono diventate intramontabili, dei capolavori studiati e ammirati ancora oggi. Scorriamo oggi, in occasione della Giornata mondiale del bacio, le pagine più belle della storia dell'arte facendo una carrellata dei baci e dei loro significati.
É l'attimo che precede il bacio quello scolpito da Antonio Canova in Amore e Psiche. Si abbracciano teneramente e si guardano negli occhi i protagonisti dell’iconografia che trae ispirazione dalla favola di Apuleio, l’Asino d’oro: Amore si è recato dalla giovane Psiche per risvegliarla con un bacio dal sonno infernale. Ciò che colpisce in quest'opera sono l'affetto e la dolcezza che legano gli amanti. L'opera è in pieno stile neoclassico, fu realizzata tra il 1787 e il 1793 ed è conservata oggi al Louvre di Parigi.
Gruppo scultoreo realizzato intorno al 1882 da Auguste Rodin, il suo Bacio è decisamente più passionale di quello di Canova. I soggetti rappresentati sono ispirati ai personaggi di Paolo e Francesca, gli amanti per eccellenza narrati nella Divina Commedia di Dante, che si trovano, in questo caso, seduti su una roccia. I volti, nascosti, sembrano fondersi tra loro. Questo aspetto è stato voluto da Rodin, così che ogni coppia legata da un amore passionale possa riconoscersi nell'opera che, al suo tempo suscitò non poco scalpore. Oggi è conservata al Musée Rodin a Parigi.
La Pinacoteca di Brera di Milano ospita uno dei simboli del Romanticismo: il Bacio di Francesco Hayez. In un ambiente spoglio e di passaggio, un ragazzo e una ragazza in piedi si scambiano un bacio appassionato, di sfuggita, prima che lui se ne vada. In quest'opera possiamo riscontrare non solo il sentimento d'amore ma anche un significato politico: i colori delle vesti dei protagonisti rimandano all'alleanza tra Italia e Francia durante la stesura degli accordi di Plombières. Realizzato nel 1859, per la sua bellezza Il Bacio di Hayez è uno dei capolavori più ammirati in Italia.
Henri de Toulouse-Lautrec rappresenta un momento di intimità nella Parigi della Belle Epoque. La scena si svolge presumibilmente in una casa chiusa e ritrae le protagoniste nell'espressione del loro amore in un letto, senza voyeurismo, facendo loro come una fotografia che immortala la normalità. Il bacio a letto rappresenta un inno contro l'omofobia e celebra l'amore omosessuale, da sempre costretto a nascondersi a causa della pubblica condanna. L'opera, datata 1892, è esposta al Musée d'Orsay di Parigi.
Il dipinto di Marc Chagall è autobiografico: il pittore si rappresenta con la sua prima moglie, Bella, il giorno del proprio 28esimo compleanno. Mentre lei sistema i fiori, lui le chiede si fermarsi un attimo, per darle un bacio. Un momento delicato, intimo e fugace. I due sposi sembrano sospesi in aria, ma non è un caso perché il volo, in Chagall, appare molto spesso: rappresenta per lui felicità ma anche paura dell'instabilità. L'opera, datata 1915, si può ammirare al Museum of Modern Art di New York.
Due amanti distesi uno di fianco all'altro, abbacciati stretti e a occhi chiusi, sono oggetto de Il Bacio di Gustave Klimt. L'astratto dorato e i colori vivaci rimandano all'idea del mosaico e il gioco di luci e contrasti fa sì che l'affetto dei due protagonisti appaia quasi magico. L'artista nella rappresentazione dell'amore rientra nei canoni dello stile Liberty. Dipinta tra il 1907 e il 1908, l'opera è ora esposta presso la Österreichische Galerie Belvedere di Vienna.
Il bacio di René Magritte è enigmatico e un po' inquietante. La coppia si bacia avvolta in un lenzuolo che cela allo spettatore i loro connotati. Le loro labbra non si possono toccare, i loro occhi non si scambiano sguardi. La sfida che quest'opera lancia allo spettatore è andare oltre, immaginando cosa si celi dietro il telo. Il maestro del Surrealismo realizza, nel 1928, due versioni del quadro: una si trova alla National Gallery of Australia, l'altra al MoMA di New York.