
La fotografia è arte, ma anche un ottimo antistress. Non solo. Sembra che migliori addirittura lo stato di benessere di chi ha la passione per questo hobby.
Partiamo dal fatto che fare foto è un’attività molto piacevole e coinvolgente. Non solo ti permette di dedicarci il tuo tempo libero in assoluta libertà, ma ti permette anche di stimolare la tua socialità, conoscendo nuove persone che condividono la tua stessa passione.
Se, per esempio, ti è capitato di seguire un corso di fotografia, avrai avuto modo di partecipare a lezioni di gruppo in avanscoperta in cerca dei più svariati soggetti da fotografare. Le uscite in esterno per fare foto sono occasioni per confrontarsi, per trovare nuovi spunti e per condividere i segreti per ottenere i migliori scatti. Esistono infatti migliaia di community di fotografi, professionisti e non, dove la prassi è mostrare le proprie fotografie e scambiarsi pareri costruttivi. Se non fosse così, perché Instagram avrebbe avuto tale successo?
Allo stesso tempo, fotografare è un’attività molto rilassante perché nel momento in cui si scatta una foto non si pensa ad altro, si migliora la propria concentrazione e si allena soprattutto la pazienza. La passione per la fotografia ha il potere di farti concentrare sul presente, sul cosiddetto "qui e ora", permettendoti davvero di mettere da parte per un momento preoccupazioni e pensieri di qualunque natura.
Senza contare che per fare fotografie si “rischia” di trascorrere molto tempo all’aperto, in contesti naturali di grande bellezza, in momenti della giornata che ne amplificano solo il fascino: le sfumature di un tramonto in spiaggia, un bosco nelle prime ore del mattino, la città sotto una fitta pioggia.
Nel momento in cui la realtà circostante viene fotografata, viene fatto un grande lavoro di creatività, che mette in moto il cervello, Ecco perché fotografare può solo fare bene alla mente, alla concentrazione e allo sviluppo di una maggiore apertura mentale.
Senza contare l’aspetto più introspettivo della fotografia, che è essenzialmente una questione soggettiva, o meglio, una visione più interiore di sé. Ogni volta che viene scattata una foto, è l’individualità stessa della persona che fotografa a dare un’interpretazione all’oggetto o al soggetto fotografato. Cosa riprendere, come inquadrarlo e cosa mettere a fuoco: in tutte queste fasi è una parte del tuo inconscio a essere proiettato sulla realtà. Così una giornata grigia e uggiosa può apparire meno triste se ad essere fotografato e un bambino con un ombrello in mano dai colori dell'arcobaleno o un foliage autunnale può addirittura trasmettere gioia.