Diastasi addominale, una delle eredità del parto: sai cos’è e come si cura?

Dipende dalla separazione dei due elementi che compongono il muscolo retto addominale. Si verifica molto spesso nelle neo mamme ma è una condizione che può interessare anche gli anziani, i neonati o chi pratica attività sportiva intensa. Tendenzialmente si risolve spontaneamente nel giro di 6 mesi ma in alcuni casi può richiedere anche un intervento chirurgico.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 16 Marzo 2021
* ultima modifica il 15/04/2021

Dopo il parto ti è capitato di trovare sul tuo addome una sorta di cresta che dallo sterno arrivava fino all’ombelico? Ecco, ora puoi dare un nome a quella condizione. Si chiama diastasi addominale e si verifica quando c’è un’eccessiva separazione della parte sinistra e della parte destra del muscolo retto addominale.

In sostanza, è una protuberanza nel tuo addome dove la consistenza è minore rispetto ai tessuti circostanti, e per questo potresti sentire come un “vuoto”, e dove la pelle è poco elastica e fatica a ritornare alla forma originaria.

La gravidanza e il parto sono due eventi che modificano moltissimo il tuo corpo e che possono portare alla diastasi addominale, ma devi sapere che il disturbo può colpire anche altre fasce di persone: dagli anziani ai neonati, da persone in sovrappeso fino a chi pratica un’attività fisica troppo intensa.

Oltre all’aspetto estetico, che chiaramente può avere un impatto importante per una donna, la diastasi addominale può portare con sé anche altri disturbi o patologie e può limitare anche la tua voglia di attività sportiva.

Cos’è 

La diastasi addominale è dunque l’allontanamento dei due muscoli retti addominali e questa distanza può avanzare progressivamente fino, a volte, a diventare anche irreversibile.

Il muscolo retto addominale è uno dei principali protagonisti muscolari della tua parete addominale ed è appunto composto da due elementi molto vicini tra loro, il muscolo retto addominale destro e quello sinistro.

A separarli c’è la cosiddetta linea alba, costituta principalmente da tessuto connettivo, quindi niente vasi sanguigni o nervi, che dalla zona dello sterno si allunga giù fino al bacino. Di fatto, tiene insieme il muscolo retto addominale e funziona come una sorta di “cerniera” per contenere gli organi interni. Quando i due muscoli retti addominali si separano si verifica la diastasi addominale.

Solitamente si tratta di una condizione tipica post-partum anche se non è legata al tipo di parto (naturale o cesareo) e tende a risolversi spontaneamente, nei primi 6 mesi dopo la gravidanza.

Nell’introduzione ti ho accennato dell'impatto estetico ma la diastasi addominale può portare con sé anche diversi disturbi come:

  • mal di schiena 
  • gonfiore addominale
  • ernia ombelicale
  • disturbi nella fase di digestione
  • alterazioni della postura fino all’iperlordosi

Cause e fattori di rischio

Ti ho presentato la diastasi addominale come una condizione molto frequente post parto perché, in effetti, la gravidanza è una delle principali cause di questa condizione.

Durante il periodo della gestazione, il tuo corpo cambia rapidamente, l’utero si espande e aumenta le sue dimensioni per contenere il feto che, diventando sempre più grande, porta sul muscolo retto addominale una pressione in costante crescita. Questa può aumentare fino al punto che i due elementi del muscolo retto addominale si devono necessariamente separare.

Nei neonati, invece, la diastasi addominale dipende il più delle volte da uno scarso sviluppo del muscolo retto addominale che quindi porta a una “naturale” distanza tra l'elemento di destra e quello di sinistra.

Tra i fattori di rischio della diastasi addominale puoi pensare a:

  • Obesità
  • Età oltre i 35 anni
  • Nascita prematura nel caso di un neonato
  • Elevato peso del feto
  • Una storia passata di altre gravidanze
  • Attività sedentarie che costringono a passare molto tempo seduti
  • Attività sportive o lavorative fisicamente pesanti 

Sintomi

La formazione di una sorta di cresta lungo la cosiddetta linea alba è il primo sintomo con cui si presenta la diastasi addominale. Ma ci sono tuttavia altri segnali che possono aiutarti a riconoscere questa condizione.

Nelle donne incinte, la cresta causata dalla separazione dei due elementi del muscolo retto addominale si vede poco all’inizio della gravidanza ma tende invece a diventare sempre più visibile durante gli ultimi mesi: una volta partorito, diventa come una sorta di protuberanza dovuta alla spinta dell’utero sul muscolo retto addominale.

Altri sintomi che possono indicare la presenza di una diastasi addominale sono:

  • Dolori insoliti alla schiena 
  • Dolori alle anche e al bacino
  • Ernia
  • Incontinenza
  • Gonfiore
  • Difficoltà digestive
  • Nausea
  • Difficoltà respiratorie
  • Postura da iperlordosi

Diagnosi

Se hai il sospetto di avere una diastasi addominale, la prima cosa che devi fare, come sempre, è rivolgerti al tuo medico. E lui, a sua volta, la prima cosa che farà, sarà sottoporti a un esame obiettivo. In sostanza, attraverso precise manovre diagnostiche verificherà se i due elementi del tuo muscolo retto addominale si sono effettivamente allontanati.

Per supportare la sua diagnosi può prescriverti anche degli esami più specifici come un'ecografia addominale, oppure può valutare un consulto con un chirurgo in grado di dare una propria valutazione della tua parete addominale.

Esercizi da fare e da evitare 

Come ti ho raccontato nelle righe precedenti, la diastasi addominale non ha solo un potenziale impatto estetico: può crearti delle difficoltà anche nell’attività fisica e sportiva. Che, però, può diventare una preziosa alleata per favorire il riavvicinamento delle due parti del muscolo retto addominale.

Ci sono degli esercizi che potrebbero tornarti molto utili come il vacuum addominale o la respirazione diaframmatica: con le gambe ben aderenti a terra puoi inspirare e, durante l’espirazione, spingere in dentro la pancia come per portare l’ombelico verso la colonna vertebrale.

Come prevenzione, invece, ti sconsiglio esercizi che prevedono di rigonfiare l’addome, come il crunch o il sit-up, o quelli che coinvolgono i muscoli obliqui.

Come si cura

È chiaro che gli esercizi che ti ho appena descritto non sono delle soluzioni ma servono a favorire il riassorbimento della diastasi addominale. Se ti stai chiedendo come curarla, devi sapere che in moltissimi casi la separazione del muscolo retto addominale si risolve spontaneamente entro le prime 8 settimane dopo il parto.

Ci sono dei casi però in cui è necessario ricorrere all’addominoplastica, ovvero alla sutura della linea alba tra i due elementi del muscolo retto addominale. Questo succede tendenzialmente nel caso di donne con più di una gravidanza alle spalle.

L’intervento chirurgico consiste nella riparazione della diastasi per mezzo di alcune suture particolari oppure può anche prevedere il posizionamento di reti sintetiche per ricongiungere i muscoli retti addominali.

Anche nei neonati la diastasi addominale tende a risolversi da sola e senza alcun trattamento e la chirurgia, in un bambino, è un evento molto raro.

Fonti | Humanitas; GVM Care & Research  

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.