Dolori intercostali: 7 possibili cause delle fitte al torace

Il malessere può partire dalle ossa, dai muscoli o dai nervi. Ma anche patologie polmonari o cardiache danno origine a disturbi intensi e non va sottovalutato il ruolo di stomaco ed esofago. Insomma, un dolore intercostale può nascondere davvero problematiche molto diverse ed è quindi bene che ti rechi al più presto da un medico.
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Giulia Dallagiovanna 25 Agosto 2019
* ultima modifica il 29/03/2024

Dolore intercostale è un termine piuttosto vago che può comprendere diverse sensazioni. Se ti sembra che qualcuno ti stia schiacciando il torace con forza, ad esempio, potresti avere un problema cardiaco in atto, anche un infarto, e devi recarti subito al pronto soccorso. Sintomo di un potenziale pericolo per la salute può essere anche una fitta molto intensa, che percepisci sempre nella stessa posizione del tronco e che dura nel tempo e, anzi, peggiora se ti muovi. In casi simili, non esitare a farti visitare da un medico il prima possibile.

Se invece il dolore si presenta solo in certi momenti, magari nemmeno nella stessa parte del petto, c'è la possibilità che sia dovuto a un malessere passeggero o sia provocato dallo stress. Chiedi lo stesso un consulto medico, ma probabilmente il disturbo se ne andrà da solo. Allo stesso modo, se hai da poco riportato una frattura a una costola o uno strappo muscolare, saprai che il problema è sicuramente legato all'incidente e non è sintomo di patologie gravi.

In generale, i dolori di cui stiamo parlando possono interessare parti diverse all'interno della gabbia toracica, dai nervi ai muscoli. Ma possono anche essere causati da organi che in apparenza non hanno legami con le costole, come quelli che formano l'apparato gastrico. Proviamo allora a fare un po' di chiarezza.

La gabbia toracica

Prima di prendere in esame le cause del dolore intercostale, ti spiegherò com'è fatta la gabbia toracica. Si tratta di una struttura ossea, chiusa su tutti e quattro i lati. Le 12 paia di costole che la compongono si uniscono posteriormente alla colonna vertebrale e anteriormente allo sterno, un osso verticale. Per la precisione, solo le prime sette costole sono attaccate allo sterno: dall'ottava alla decima vedono la parte finale fondersi al paio immediatamente superiore, mentre le ultime due sono semplicemente libere e vengono definite "fluttuanti".

Il collegamento fra costole e sterno si ottiene grazie alle cartilagini costali, di colore quasi trasparente. Nello spazio fra un paio e l'altro, invece, risiedono i muscoli intercostali, che si occupano di espandere la gabbia toracica quando inspiri. Completano il quadro, una serie di terminazioni nervose, chiamate nervi intercostali, e naturalmente i vasi sanguigni.

Stress

Se ti capita di avvertire qualche fitta leggera e sporadica, cioè non continuativa e non duratura nel tempo, può essere che il tuo problema sia semplicemente lo stress. Naturalmente, prima è bene che il tuo medico si accerti che non ci sia nessun'altra anomalia da riscontrare, ma tieni presente che alcune persone tendono a contrarre i muscoli intercostali quando attraversano uno stato di ansia o di agitazione. E sono proprio questi movimenti involontari a provocare il fastidio. In questo caso, il dolore sarà migrante, cioè si sposterà da un lato all'altro della gabbia toracica, a seconda del muscolo interessato.

Nevralgia

Quando le fitte diventano intense e persistenti, devi subito farti visitare dal tuo medico. Ci sono varie cause che si nascondono dietro al dolore e una di queste è un'infiammazione dei nervi intercostali. Si tratta di un danno o di un malfunzionamento che può avere origine da diversi fattori.

Ad esempio, da un'infiammazione partita dai nervi spinali che si è diffusa fino al torace. Oppure, da un trauma o un intervento chirurgico che hanno danneggiato uno dei nervi intercostali. Ma anche il virus dell'Herpes zoster (o Fuoco di Sant'Antonio) può provocarti dolori di questo tipo, assieme all'insorgere di macchie rosse e bolle sulla zona colpita, che spesso è proprio il torace. Infine, una gravidanza può causare la nevralgia, per il semplice motivo che il feto cerca di farsi spazio, a volte in maniera non troppo delicata.

Patologie dei polmoni

Una pleurite, cioè un'infiammazione della pleura, la membrana che riveste i polmoni, o uno pneumotorace, che si verifica quando l'aria si accumula nel cavo pleurico, possono provocare dolori intercostali. Nel primo caso, l'infiammazione produce attrito fra il polmone, che risiede nella gabbia toracica, e le costole. Se tossici o inspiri in modo profondo, la fitta diventa più intensa proprio a causa dello sfregamento. Per quando riguarda la seconda possibilità, esistono vari tipi di pneumotorace ma tutti provocano dolore intercostale più o meno intenso e spesso anche difficoltà nella respirazione.

Sono tutte patologie che i medici devono prima diagnosticare, solitamente con radiografie, e poi curare o tenere sotto controllo. Ancora più attenzione dev'essere fatta nel caso di embolia polmonare, cioè di un'ostruzione parziale o totale dell'arteria che porta sangue agli organi che usi per respirare. Come immaginerai, è una patologia molto pericolosa che richiede un intervento immediato. Di solito, i sintomi sono forti crampi al torace, difficoltà a respirare, tachicardia e, in alcuni casi, perdita dei sensi.

Disturbi gastrici

A prima vista scollegato dalla gabbia toracica, anche un problema all'apparato gastrico può provocarti disturbi intercostali. D'altronde, l'esofago deve attraversare il torace per raggiungere lo stomaco e se si irrita puoi avvertire dei fastidi. Succede ad esempio in caso di reflusso gastroesofageo, cioè se la valvola che lascia passare il cibo ed evita che i succhi gastrici risalgano inizia a non chiudersi correttamente. Quando gli acidi penetrano nell'esofago, la mucosa interna si infiamma e fa male.

Nel caso in cui gli stessi succhi gastrici raggiungono invece le pareti interne dello stomaco danno origine alla gastrite. Può essere acuta, cioè insorgere all'improvviso, oppure cronica e ripresentarsi nel tempo. In ogni caso, i crampi addominali possono coinvolgere anche i muscoli intercostali e provocare fitte.

Disturbi a ossa e articolazioni

Come ti dicevo prima, in caso di fratture o di stiramenti muscolari sicuramente proverai dolore. Ma può succedere che un colpo molto forte abbia portato al danneggiamento di una costola, senza romperla, ma incrinandola soltanto. Il fastidio è molto simile, ma la guarigione è ovviamente più rapida, se non trascuri il trattamento. Anche la scoliosi può provocare fastidi alla gabbia toracica, perché la colonna vertebrale è ricurva e ruotata su se stessa e la postura scorretta influisce sulle costole che sono attaccate.

Le cartilagini intercostali, poi, possono infiammarsi. Potresti avere infatti la sindrome di Tiezte, che provoca dolore e gonfiore in una zona circoscritta, oppure la costocondrite che causa invece un malessere diffuso. Ma il disturbo più frequente è l'osteoartrite: insorge quando la cartilagine si deteriora ed è caratterizzato da irrigidimento e fitte. I soggetti più colpiti sono gli adulti dai 40 anni in su e in particolare le donne over 70.

Patologie cardiache

Quando pensi al dolore costale sicuramente la prima causa che ti viene in mente è l'infarto. In realtà, è un tipo di sensazione diversa perché assomiglia allo schiacciamento ed è di tipo oppressivo. Ci sono però altre patologie che hanno a che fare con il cuore e richiedono lo stesso l'intervento di un medico.

Ad esempio, se s'infiamma il perdicardio, la membrana che avvolge l'organo che pompa sangue, avrà inizio una pericardite. In questo caso, il dolore sarà localizzato sul lato sinistro e dal torace potrebbe estendersi a spalla, braccio e collo. Con la tosse e i movimenti del tronco, la fitta si farà più intensa. Gli esami diagnostici sono necessari e quindi è bene che ti sottoponi subito a una visita.

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