
Il miracolo si è nuovamente compiuto. E lo si può definire miracolo, anche se non c’è nulla mistico, perché ancora una volta la scienza ha permesso una rinascita. In che modo? Grazie alle protesi bioniche multiarticolate, una vera e propria eccellenza biomedica.
Queste protesi, di ultima generazione, sono quelle che hanno permesso a Valentina Pitzalis di riacquistare la funzionalità delle mani. Lei, protagonista di terribile fatto di cronaca e scampata al femminicidio circa 10 anni fa, a dicembre a Torino ha potuto sostituire le sue vecchie mani mioelettriche con le protesi di ultima generazione, grazie al lavoro d'avanguardia dell'Officina Ortopedica Maria Adelaide.
La storia si è ripetuta e un’altra donna ha avuto la stessa fortuna. Paola, 60 anni, ha perso le mani a livello transradiale a causa di un'infezione e ha deciso di migliorare la qualità della sua vita sostituendo, anche lei, le vecchie mani mioelettriche con le protesi di ultima generazione.
Applicate sempre dall'Officina Ortopedica Maria Adelaide di Torino, le protesi sono state progettate sulla base di numerosi dati, misurati e raccolti per essere più anatomicamente proporzionate e, allo stesso tempo, avere un'estetica migliore. "Siamo molto contenti del risultato e di come Paola sta affrontando questa nuova fase della sua vita – commenta Roberto Ariagno, direttore dell'Officina Ortopedica Maria Adelaide -. La mano offre 14 prese personalizzabili, rendendo possibili i gesti quotidiani e una sempre maggiore autonomia". Le batterie si possono ricaricare velocemente tramite un cavo Usb. La paziente sta ora affrontando un periodo di allenamento, a Milano. Per prendere confidenza con le nuove protesi, con una nuova vita.
Le nuove mani sono uno strumento davvero molto sofisticato. Come anticipato, possono essere impostate su 14 modelli di presa. Si applicano facilmente, perché sono simili a guanto e non hanno bisogno di intervento chirurgico, e sono personalizzate. Infatti, si articolano leggendo, tramite sensori, i movimenti muscolari dell’avambraccio.
Fonte | Ansa;