Dormire con l’aria condizionata accesa fa male?

In estate, soprattutto ora che le temperature continuano a farsi sempre più roventi, l’aria condizionata accesa di notte è una pratica diffusa e necessaria. Ma ti sei mai chiesto se il condizionatore attivo mentre dormi faccia davvero bene alla tua salute?
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Kevin Ben Alì Zinati 29 Giugno 2023
* ultima modifica il 10/07/2023

Fa caldo, caldissimo ovunque. Le ingestibili ondate di calore altro non sono che manifestazioni concrete e “tangibili” di come il clima stia inesorabilmente cambiando.

Le temperature roventi non rappresentano un problema solo per i ghiacci che si sciolgono, i fiumi che si prosciugano (ti ricordi cosa è successo nel 2022 al Po?) e i raccolti che si trasformano in deserti. Anche noi subiamo e soffriamo il grande caldo, specialmente la notte.

Quello che dovrebbe essere il momento di relax e riposo ormai sempre più spesso si trasforma in una lotta alla ricerca dell’angolo della casa più fresco, o del pezzetto di letto meno bollente.

Molti ricorrono all’utilizzo dell’aria condizionata perché è impossibile resistere di fronte all’afa e all’estate che si intrufola prepotentemente nelle nostre camere da letto, specialmente in quelle di chi vive in mansarda o in un sottotetto che ogni giorno sono bersagliati in modo diretto dai raggi del sole. Come altrettanto impensabile è sfidare il caldo con il rischio di non chiudere occhio e arrivare alla mattina completamente stanchi e distrutti.

La domanda, però, sorge spontanea: fa bene o fa male dormire con il condizionare accesso tutta la notte?

La risposta, tuttavia, non è così scontata, forse perché difficile da accettare. No, l’aria condizionata fissa per tutto il tempo in cui si dorme non fa troppo bene alla nostra salute. Il getto d’aria (molto spesso indirizzato direzionato proprio sul viso) finisce per seccare la mucosa nasale, eliminando questa forma di barriera e spianando così la strada a virus e batteri.

L’aria condizionata sembra deleteria pure per la salute della pelle: bloccando la sudorazione, infatti, limiterebbe anche l'azione di espulsione selle sostanze tossiche e mentre la mancanza di un'adeguata idratazione favorirebbe l'invecchiamento della cute.

Per non parlare poi dello shock termico a cui esponiamo il nostro corpo tenendo il condizionatore acceso durante la notte. Secondo gli esperti infatti l’ideale sarebbe rinfrescare e refrigerare la stanza prima di coricarsi, in modo da raggiungere così una temperatura adeguata e vivibile per poi spegnere l’aria condizionata.

Qual è la temperatura più giusta? C’è un modo per impostarla. Bisogna prendere la temperatura esterna e dividerla per due per poi aggiungere dieci al risultato. Significa, in sostanza, che se fuori il termometro segna 30°C, la temperatura ideale da raggiungere attraverso l’utilizzo dell’aria condizionata è di 25°C (30 diviso 2 più 10).

Temperature troppo basse rispetto a quelle esterne possono provocare disturbi comuni come:

  • mal di testa
  • mal di gola
  • dolore e bruciore alla laringe e alla faringe
  • mal di schiena
  • torcicollo
  • contratture muscolari a più zone del copro come cervicale e spalle

Devi tenere a mente, poi, che restando acceso il condizionatore può eliminare gran parte dell’umidità presente nella stanza e la mancanza di un ricambio di aria è strettamente connessa a disturbi come una forte stanchezza e un più generale senso di malessere connotato da

  • mal di testa
  • affaticamento
  • nausea

Come dormire sonni tranquilli nonostante il caldo, quindi? Una mossa utile è quella di tenere la stanza da letto “sigillata” chiudendo le persiane, le tapparelle e le finestre di giorno in modo da tenere il caldo il più possibile fuori.

Al contrario poi, quando il sole sarà calato o avrà cambiato bersaglio, puoi tornare ad aprirle, anzi a spalancarle, e far girare l’aria.

Fonte | Humanitas

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