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Dosaggio del PSA: come funziona l’esame per il controllo della prostata

Il PSA è un esame che serve per individuare eventuali problemi alla prostata. Viene raccomandato soprattutto dopo i 50 anni, ma quando vi sono casi di tumore in famiglia l’età può abbassarsi a 40. Vediamo meglio in cosa consiste.
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Valentina Danesi 30 Maggio 2022
* ultima modifica il 04/02/2024

Se sei un uomo, l'esame del PSA (Antigene Prostatico Specifico) ti verrà raccomandato ogni anno a partire dai 50 anni. In precedenza, invece, viene consigliato più che altro a chi ha già casi di tumore della prostata in famiglia. Il suo scopo infatti è proprio valutare se questa ghiandola risulti ingrossata e quindi capire se sia necessario indagare la presenza di patologie specifiche. Ma proviamo a capire meglio come avvenga.

A cosa serve

Il test del PSA, come ti dicevamo prima, è necessario per capire se vi sia un ingrossamento anomalo della prostata, che a sua volta può essere sintomo di patologie serie, tra cui un tumore. PSA infatti è una sigla che sta per Antigene Prostatico Specifico ed è una proteina presente nel sangue, ma soprattutto nella ghiandola di cui stiamo parlando. Sono infatti proprio le sue cellule a produrla.

Di norma, i livelli nel tuo sangue sono molto bassi: quando aumentano potrebbe essere la spia di un ingrossamento della prostata. Normalmente è un esame che viene consigliato, chiaramente agli uomini, tra i 50 e i 70 anni; si anticipa invece se ci sono sintomi o casi di tumore. In ogni caso, se dovessi avere dubbi chiedi consiglio al tuo medico curante che saprà senza dubbio indirizzarti al meglio.

Come si esegue

Il dosaggio del PSA non è assolutamente un esame invasivo. Anzi, dal punto di vista del paziente si tratta di un semplicissimo esame del sangue. Dovrai però eseguire la normale preparazione e quindi essere a digiuno al momento del prelievo, ma anche astenerti dai rapporti sessuali a partire da un paio di giorni prima, per essere certi che i livelli di PSA non risultino falsati. Chiedi inoltre al tuo medico se eventuali farmaci o altri tipi di prodotti, tra cui quelli da erboristeria, che stai assumendo possano interferire con l'esame.

I risultati

Una volta ricevuti i risultati dell'esame, dovrai naturalmente sottoporre il referto al tuo medico. Ma per aiutarti a capire cosa potrebbe dirti, vediamo come vengono letti i valori che compaiono sul documento. Se i livelli di PSA sono superiori a 3 o 4 nanogrammi (ng) per millilitro di sangue, è probabile che ci sia un malfunzionamento della prostata. Per capire però quale sia il problema di preciso, dovrai sottoporti a ulteriori esami e visite specialistiche. Questo è importante soprattutto se ci riferiamo al tumore prostatico, perché il dosaggio del PSA restituisce spesso falsi positivi quindi è molto importante non spaventarsi subito ma approfondire con altri esami.

Fonte| AIRC

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