L'ernia inguinale è causata dalla fuoriuscita di viscere intestinali (o altri tessuti) nei canali inguinali oppure attraverso punti deboli dei tessuti. Insorge in seguito a un indebolimento della parete addominale provocato per esempio da un eccesso di peso o un sforzo fisico intenso. La riconosceresti dalla presenza di una tumefazione nella zone dell'inguine: una condizione che comporta dolore e pressione nell'area e per la quale, a volte, può rendersi necessario un intervento chirurgico.
L'ernia inguinale è una condizione in cui si verificala fuoriuscita di un organo addominale o di una sua parte attraverso una debolezza della parete addominale. Può essere congenita oppure causata da sforzi eccessivi, fatti anche durante la defecazione, sovrappeso, colpi di tosse molto forti e possono insorgere durante la gravidanza.
Devi sapere che l’ernia inguinale è dieci volte più frequente negli uomini rispetto alle donne, se congenita può manifestarsi fin dai primi mesi di vita, ma si riscontra più frequentemente con l’avanzare dell’età. Se hai o hai avuto parenti con un’ernia inguinale, potresti avere un rischio otto volte maggiore di avere questo disturbo rispetto a chi non ha casi di ernia in famiglia.
L’ernia inguinale, poi, non si può prevenire. Le complicanze possono essere serie e se senti dolore, significa che potrebbe essere il momento di sottoporti a un intervento chirurgico. Comunque, non allarmarti. Cerchiamo di scoprire insieme i segnali a cui devi prestare attenzione e come ti devi comportare se sospetti di avere un’ernia inguinale.
L'ernia inguinale, come puoi intuire dal nome, tende a formarsi principalmente nella regione dell'inguine, dove appunto si trova il canale inguinale. Forse non lo sapevi ma si tratta di un condotto anatomico posto tra i muscoli della parete addominale anteriore e funziona come struttura di passaggio per i vasi sanguigni e nervi diretti ai genitali esterni.
Può insorgere anche in altre sedi come la zona crurale, quando i visceri addominali fuoriescono dalla loro cavità riversandosi nel canale femorale oppure a livello dell'ombelico.
Le cause dell’ernia inguinale sono diverse e variano a seconda dell’età, del sesso e della familiarità.
Tra i fattori di rischio principali vi sono:
Esistono poi dei fattori e delle condizioni che possono aumentare il rischio di incorrere in un'ernia inguinale. Mi riferisco a:
I sintomi iniziali dell’ernia inguinale di solito includono la presenza di un rigonfiamento nella parte bassa dell’addome, ma se si tratta di un’ernia lieve potrebbe anche non esserci dolore. Se l’ernia dovesse aggravarsi, potrebbero insorgere questi sintomi:
L’ernia inguinale non si può prevenire, soprattutto se è di natura congenita. Per evitarne l’insorgenza può essere utile mantenere il peso forma, senza perdere o prendere chili in eccesso. Evitare attività fisiche troppo intense e condizioni come la stipsi che comporta sforzi eccessivi durante la defecazione. È inoltre utile mantenere una buona tonicità dei muscoli della parete addominale.
L'ernia inguinale è una condizione che può manifestarsi anche nella popolazione dei bambini e dei neonati. Come ti accennavo prima, infatti, uno dei fattori di rischio è proprio la nascita prematura. Questa condizione tende a manifestarsi con la classica tumefazione di cui ti parlavo all'inizio ma solamente in alcune circostanze, come durante una forte crisi di pianto, di tosse oppure nel momento della defecazione. Come la riconosceresti? Da una sintomatologia fatta di irritabilità e scarso appetito.
Le ernie lievi di solito sono asintomatiche, ma è il caso di preoccuparsi qualora l’ernia peggiorasse, diventando strozzata o incarcerata, due condizioni in cui le viscere rimangono intrappolate tra la parete addominale e i muscoli, causando ristagno di materiale che può far insorgere infezioni.
Questa situazione può interrompere la vascolarizzazione di questa zona e avere come conseguenza la necrosi (morte) del tessuto. In questi casi occorre sottoporsi a un intervento chirurgico d’urgenza.
La diagnosi dell’ernia inguinale prevede la valutazione, da parte del medico, della presenza di un rigonfiamento nella parte bassa dell’addome. Se vi sono dubbi si può chiedere al paziente una serie di altri esami diagnostici come l'ecografia, la risonanza o anche una Tac.
Nel caso l’ernia fosse confermata, il medico può provare a fare rientrare le viscere con un’apposita manovra da eseguire manualmente. Se non si riesce, le alternative per curare questo disturbo sono rappresentate dalla chirurgia.
la terapia per l'ernia inguinale dipende dalla gravità dei sintomi con cui si manifesta.
Trattamento conservativo
Nel caso in cui l'ernia inguinale non fosse dolorosa o provocasse solo una leggera sintomatologia, allora la strategia terapeutica potrebbe basarsi semplicemente su quella che viene definita "sorveglianza attiva". Significa, in sostanza, che non dovrai assumere alcun farmaco ma monitorare il problema stando attento a rivolgerti al medico in caso di peggioramento importante.
L’intervento per l’ernia inguinale è l’unica soluzione da scegliere nel caso in cui l’ernia comporti sintomi debilitanti, limiti le attività quotidiane o possa aggravarsi, diventando strozzata o incarcerata.
Può essere di due tipi:
Ti starai chiedendo, dopo l’intervento di ernia inguinale, quanto dura la convalescenza.
Inizio col dirti che è necessario stare a riposo, in modo tale che la rete posizionata all’interno della parete addominale possa integrarsi più velocemente e i tessuti si possano cicatrizzare in fretta. Per evitare una possibile recidiva dell’ernia (che è comunque un’evenienze molto bassa, intorno all’1-2% degli interventi) ti consigliamo di non fare sforzi. Se pratichi sport a livello amatoriale è necessario osservare risposo di quattro o sei settimane e poi potrai riprendere, gradualmente, l’attività fisica. Non è necessario sottoporsi a fisioterapia. Se pratichi sport a livello agonistico, l’allenamento potrebbe iniziare già dopo due settimane dall’intervento, però la ripresa deve essere fatta sotto stretto controllo del medico sportivo ed eseguendo esercizi mirati con fisioterapisti e preparatori atletici esperti.
Ci sono diversi comportamenti e abitudini di vita che, se adottati, possono migliorare la nostra salute e, in particolare, ridurre il rischio anche dell'insorgenza dell'ernia inguinale. Mi riferisco, per esempio a:
Fonti | Humanitas; "Prevalence of groin hernia repair" pubblicato su PLoS One nel 2013 ; "The inheritance of groin hernia: a systematic review" pubblicato su Hernia nel 2013
(Articolo scritto da Angelica Giambelluca il 21 febbraio 2020
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 30 giugno 2023)