Fase 2, in bicicletta (e non solo) per agevolare gli spostamenti in città

Nella Fase 2 le città riprendono a vivere, aumentano gli spostamenti e di conseguenza anche il traffico urbano. Ecco perché occorre pensare a una mobilità alternativa, rappresentata da biciclette, monopattini, segway e hoverboard. Allo studio un bonus per incoraggiare l’acquisto di alcuni mezzi sostenibili.
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Gaia Cortese 7 Maggio 2020

A partire dal 4 maggio, con l'inizio della Fase2, circa tre milioni di persone si sono messe in movimento sull’intero territorio nazionale. L’emergenza dettata dalla diffusione del Covid-19 ha modificato le abitudini di tutti, a partire dal distanziamento fisico obbligato. Un distanziamento sociale che è complicato solo da pensare, figuriamoci da applicare sui mezzi di trasporto.

Per ridurre quindi il possibile sovraffollamento del trasporto pubblico e allo stesso tempo ridurre i picchi di traffico nelle ore di punta, l’unica possibilità è quella di incentivare la mobilità alternativa, quella più ecostenibile. Via libera quindi alle biciclette tradizionali e con pedalata assistita, ai monopattini, ai segway e all’hoverboard.

L’uso dei mezzi pubblici è destinato a cambiare: non solo il numero delle persone che potranno accedervi è destinato a diminuire sensibilmente, ma occorre fare i conti anche con la maggiore diffidenza della gente che teme di potersi contagiare. Potrebbe essere inevitabile un maggiore ricorso all’automobile, ma questo porterebbe a un aumento considerevole del traffico e di conseguenza anche dell’inquinamento. Ecco perché è importante cambiare prospettiva e trovare un modo per adattarci nel modo migliore alla nuova realtà, senza inanellare una serie di ulteriori problematiche, dal punto di vista sia sociale che ambientale.

Tu hai pensato a come potresti muoverti?

Potretsi pensare a spostarti da una parte all'altra della città con mezzi che non hai considerato prima d’ora o che sono finiti semplicemente in fondo al tuo garage. Non è un’idea così strampalata, anzi. Si tratta, innanzitutto, di mezzi ecologici che non arrecano danno all’ambiente e che consentono un notevole risparmio economico visto che escludono il consumo di benzina e l’utilizzo dei mezzi pubbblici.

Dal punto di vista dell’attività fisica, nello specifico biciclette tradizionali e monopattini, sono mezzi che permettono di fare del sano movimento tutti i giorni, un’attività aerobica utile a rafforzare le difese immunitarie, a stimolare la circolazione del sangue, a prevenire molte patologie dovute alla vita sedentaria e, non ultimo, ideale per bruciare molte calorie.

Tutti questi mezzi permettono poi di mantenere il distanziamento sociale, non sono eccessivamente costosi (soprattutto se comparati all'acquisto di un'automobile) e dove si parcheggia un’auto, possono starci anche una decina di biciclette.

Una buona notizia: il bonus da 500 euro

L’idea è piaciuta anche ai piani alti. Paola De Micheli, ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, di recente si è espressa sulle ricadute da Covid-19 sul settore dei trasporti, dichiarando che “è allo studio e in dirittura di arrivo il riconoscimento di un buono di mobilità alternativa, per i residenti nelle città metropolitane e aree urbane con più di 50mila abitanti, fino ad un massimo di 500 euro per l'acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, e monopattini”.

Il bonus ha lo scopo di incoraggiare l’acquisto di biciclette tradizionali e biciclette con pedalata assistita, monopattini, segway e hoverboard, ma si sta valutando di utilizzarlo anche per i servizi di car sharing o di scooter sharing.

Ancora non sono chiare le modalità di distribuzione del bonus, ma con ogni probabilità sarà erogato come rimborso successivamente all’acquisto. Scontrini e fatture dovrebbero essere caricati su una piattaforma elettronica gestita dal Ministero dell'Ambiente e il bonus consentirebbe un rimborso fino al 70% del valore dell'acquisto, con un tetto massimo di 500 euro. Al momento per il bonus è prevista una disponibilità di 75 milioni di euro, ma il Governo, in caso di necessità, potrebbe considerare l'aumento di questo plafond.