come preparare la pelle al sole

Fotoinvecchiamento, perché il sole mi fa invecchiare?

L’invecchiamento è un processo biologico inevitabile. È vero però che può essere accelerato se ti esponi al sole senza le dovute protezioni (chimiche e fisiche). Questo rischio è noto come fotoinvecchiamento. Che cos’è e come lo puoi fermare? La buona notizia: seguendo alcune semplici regole puoi fare molto.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Valentina Rorato 2 Luglio 2021
* ultima modifica il 13/05/2022

Quante volte hai sentito il consiglio: applica sempre la crema solare sul viso per evitare la formazione di rughe? Le rughe, purtroppo, non si possono evitare, ma è vero che proteggere la pelle dal sole ne previene la formazione. Come mai? Perché ti tutela da un fenomeno noto come fotoinvecchiamento, che si riferisce ai danni causati dall'esposizione prolungata al sole, in particolare ai raggi UVA e UVB, e che può portare a rughe, ma anche alla formazione di tumori cutanei.

Che cos’è

Si parla di fotoinvecchiamento quando le radiazioni UV, che ovviamente colpiscono la tua pelle ogni volta che ti esponi al sole (anche solo per una semplice passeggiata), danneggiano alcune importanti proteine del derma, che sono principalmente il collagene, l’elastina e altre fibre, che hanno come compito quello di dare tono alla cute, ma anche elasticità e garantirle un aspetto fresco e giovane. Ciò vuol dire che se prendi il sole senza protezione o comunque con un fattore basso, oltre ad abbronzarti e scottarti, potrebbero formarsi rughe e macchie cutanee, proprio come succede con l’avanzare dell’età.

Le cause

La radiazione UV è composta da raggi UVA e UVB. In generale, i raggi UVB sono i responsabili delle scottature, mentre i raggi UVA invecchiano la pelle, ma c'è una notevole sovrapposizione nei danni che questi raggi provocano. I raggi UVA hanno lunghezze d'onda più lunghe e possono penetrare in profondità nel derma, danneggiando il collagene esistente, che provoca un aumento della produzione di elastina. Tali quantità anormali di elastina portano alla produzione di enzimi noti come metalloproteinasi che riparano il collagene danneggiato. Tuttavia, questi enzimi di solito finiscono per causare più danni che benefici, ripristinando in modo errato gli equilibri all’interno della pelle. Poiché la pelle è esposta quotidianamente ai raggi UVA, questo processo continua a ripetersi, provocando rughe e pelle coriacea. Insomma, il problema non è mettersi un giorno al sole senza prestare troppa attenzione alla protezione, ma la quotidianità. tutti i giorni esci di casa e fai dei piccoli tragitti a piedi: hai messo un fattore protettivo? Oppure la crema colorata o il tuo fondotinta contengono SPF?

I sintomi

I sintomi del fotoinvecchiamento, come puoi aver capito, si manifestano in modo molto evidente nel corso della vita. Probabilmente durante l’estate non te ne renderai conto, complice il colorito vacanziero, ma in autunno certi segni salteranno all’occhio.

  • Rughe, anche sottili e intorno agli occhi
  • Macchie scure o discromie
  • Pelle cadente (anelasticità)
  • Vasi sanguigni rotti (teleangectasie)
  • Pelle giallastra
  • Texture coriacea sulla pelle
  • Sindrome di Favre-Racouchot (milia, eruzioni cutanee e cisti legate al sole)

La prevenzione

Questo è un campo in cui la prevenzione può fare davvero la differenza. La prima cosa è rispettare i tradizionali, quanto noti, consigli sull’abbronzatura. Quindi

  • Non prendere il sole nelle ore più calde (dalle 10 alle 16)
  • Sedersi sotto gli ombrelloni e all'ombra quando possibile.
  • Indossare un cappello a tesa larga per proteggere il viso.
  • Indossare indumenti protettivi, come abiti larghi con fattore SPF.
  • Applicare una crea solare con un SPF di almeno 30, dopo i 30 anni per il viso ci vuole un +50

È molto importante la scelta del filtro, che deve proteggere dai raggi Uva ma anche Uvb, quindi ad ampio spettro. E poi va applicato su tutto il viso, comprese palpebre, le labbra, le orecchie e la parte superiore del cuoio capelluto.

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.