Come tante fratture, se ti è mai capitato di romperti un femore sicuramente ne ricorderai il dolore. Ma come si cura e serve quale tipo di riabilitazione serve?
Forse è capitato anche a te di romperti il femore. Ma che osso è con esattezza?
Se vuoi conoscere i sintomi della frattura del femore, dovrai sapere che differiscono a seconda del punto di lesione. Ma ecco qui i più comuni:
Quali possono essere la cause della frattura al femore? Ce ne sono varie, ma la discriminante principale resta l’età del paziente. Perché? Gli anziani, per esempio, cadono frequentemente e l’eventuale osteoporosi, una patologia che comporta la riduzione della forza delle ossa, può giocare un ruolo fondamentale. Altre cause possono essere infezioni e tumori che possono alterare la robustezza del tessuto osseo. In chi è giovane, invece, spesso la frattura è causata da traumi sportivi o incidenti stradali.
La frattura si può presentare in diversi punti del femore e può essere di due tipi: composta o scomposta, a seconda che ci sia uno spostamento o meno dei frammenti che hanno subìto la lesione. Ma non solo, può anche essere definita completa o non completa, a seconda che ci sia una lesione con o senza separazione dei segmenti e può essere multipla, se c'è una rottura in più punti, e ancora trasversale, obliqua o spiroide. Come puoi vedere ci sono vari punti da approfondire una volta che ti è stata diagnosticata la frattura femorale.
Per avere una diagnosi certa ti dovrai sottoporre a un esame radiografico.
Molto probabilmente, se ti è stata diagnosticata la frattura del femore, dovrai ricorrere all'intervento di sintesi chirurgica. Solo se il tuo caso presenta controindicazioni può essere scelto il trattamento conservativo. Il tipo di intervento che ti verrà consigliato dipende dal tipo di frattura ma è la cura che mira a una ripresa migliore e più veloce. Di norma, se hai più di 60 anni si preferisce una protesi; se, invece sei giovane si opta più facilmente per l'unione dei frammenti ossei con chiodi e placche metallici. Dopo l'intervento è fondamentale adottare adeguati protocolli di riabilitazione.
In seguito ad un frattura del femore la riabilitazione diventa un alleato fondamentale per ridurre le complicanze legate all'intervento e per garantire al paziente di tornare a camminare. I pazienti devono iniziare a seguire i suggerimenti dei diversi esperti fin da subito:
• nella prima settimana vengono proposti esercizi di respirazione e cambiamenti della postura;
• nelle due settimane successive si inizia a lavorare sulla camminata, con esercizi che prevedono sia moto in acqua che con il tapis roulant o cyclette per rinforzare il tono muscolare. Alla riabilitazione possono essere aggiunti farmaci come antitrombotici e raramente antibiotici a lungo termine;
Per i tempi di recupero si deve tenere la soggettività del paziente, cioè ogni fisico è a sé. Tuttavia, può richiedere fino ad un anno nei casi più seri. Gli esercizi, praticati con costanza e determinazione, prevedono:
• potenziamento muscolare;
• esercizi di stretching;
• potenziamento della coordinazione;
• controllo attivo del capo e del tronco;
• scambi dalla posizione seduta a quella eretta.
Fonte| Humanitas