Aver avuto la varicella da piccolo non ti garantisce l’immunità dal suo virus. L’herpes zoster può giocarti davvero un brutto scherzo, perché potresti, nel corso della vita, sviluppare il fuoco di Sant’Antonio, una dolorosa eruzione cutanea, che appare soprattutto su un lato del tronco, ed è causata proprio da questo virus che può essere rimasto inattivo nel tuo corpo per anni.
Il fuoco di Sant’Antonio è un'infezione causata dall’herpes zoster, lo stesso virus che causa la varicella. Già, proprio quella malattia tipica dei bambini, che potresti aver avuto da piccolo, magari in forma lieve. Questo virus, che è abbastanza infimo, può vivere nel tuo sistema nervoso per anni prima di riattivarsi come fuoco di Sant'Antonio.
Non ti aspettare, però, una nuova varicella. Lo zoster si manifesta soprattutto a livello cutaneo, con un’eruzione rossa che tende a essere molto dolente e a bruciare. Di solito appare come striscia di vesciche su un lato del corpo, in genere sul busto, sul collo o sul viso. E tende a risolversi in 2 o 3 settimane. Il termine fuoco è abbastanza evocativo perché il segno che ti lascia è simile a una fiammata. Puoi immaginare questa malattia come a una recidiva della varicella. Secondo i dati infatti il 10 percento delle persone che hanno avuto la malattia esantematica infantile sviluppa nel corso della vita il Fuoco di Sant’Antonio.
Sei preoccupato del contagio? Una persona con l'herpes zoster può trasmettere il virus a chiunque non sia immune. Questo di solito si verifica attraverso il contatto diretto con il liquido contenuto nelle vesciche o con gli abiti della persona malata. Una volta che l’eruzione cutanea ha sviluppato le crosticine e soprattutto viene tenuta ben coperta, il rischio di contagio si riduce. Se sai di essere ammalato dovresti evitare il contatto fisico con chiunque non sia vaccinato o abbia un sistema immunitario indebolito, come le donne in gravidanza e i neonati.
I primi sintomi del Fuoco di Sant'Antonio, come ti abbiamo anticipato, sono caratterizzati soprattutto da un’eruzione cutanea cui si associano:
Può essere pericoloso? Le complicanze sono rare, ma ovviamente non sono da escludere. Potrebbero infatti insorgere danni permanenti all’occhio, quando il rash si sviluppa nella zona occhi, ma anche perdita dell'udito o dolore intenso a un orecchio, vertigini o perdita del gusto. La verità è che il fuoco di Sant’Antonio è diverso in base alla zona del corpo in cui si manifesta.
È abbastanza raro che il fuoco di Sant’Antonio si manifesti sul viso. Quando succede colpisce un solo lato. Se l'eruzione cutanea è vicina o nell'orecchio, può causare un'infezione che può portare alla perdita dell'udito, a problemi di equilibrio e a debolezza dei muscoli facciali. Quando è all’interno della bocca, può essere estremamente doloroso e rendere difficile alimentarsi. Un'eruzione da fuoco di Sant'Antonio sul cuoio capelluto può causare sensibilità quando ti pettini e può anche favorire la caduta di alcune ciocche.
Il fuoco di Sant’Antonio all’occhio è una delle manifestazioni più gravi dell’herpes zoster. L'eruzione cutanea può apparire sulle palpebre, sulla fronte e talvolta sulla punta del naso. Potrebbe causare arrossamento, lacrimazione, gonfiore e visione offuscata e, cosa ancora più preoccupante, potrebbe danneggiare i nervi oculari, provocando la perdita della vista lungo termine e cicatrici permanenti dovute al gonfiore della cornea.
La causa del Fuoco di Sant’Antonio è l’herpes zoster, il virus della varicella (VZV). Nella maggior parte dei casi, dopo aver avuto l’infezione, il tuo corpo sviluppa gli anticorpi, che dovrebbero proteggerti per tutta la vita. Può succedere, però, che tu abbia il Fuoco di Sant’Antonio. Come mai? Pare che un abbassamento improvviso delle difese immunitarie, magari legato a un forte stress psicofisico o all’assunzione di terapie farmacologiche con immunosoppressori, ma anche chemioterapie o radioterapie, possano favorire la riattivazione del virus.
Esistono diversi fattori di rischio che possono ovviamente aumentare la tua possibilità di sviluppare il fuoco di Sant'Antonio:
Per la diagnosi di infezione da herpes zoster, il medico di solito ha bisogno semplicemente di verificare l’eruzione cutanea. È talmente specifica che difficilmente potrà avere dei dubbi. Per sicurezza potresti comunque fare degli esami del sangue, per la ricerca degli anticorpi IgM.
Non esiste una cura specifica per l'herpes zoster, ma trattarlo il prima possibile può aiutare a prevenire complicazioni e accelerare il recupero. Il medico può prescrivere farmaci per alleviare i sintomi e ridurre la durata dell'infezione. Generalmente, come per la varicella, la guarigione è spontanea, ma potresti assumere antivirali, antidolorifici e antinfiammatori o un gel a base di Cloruro d'Alluminio per velocizzare la guarigione delle vesciche.
La prevenzione del fuoco di Sant’Antonio parte, ovviamente, dalla vaccinazione contro la varicella, inserita dal 2017 tra i vaccini obbligatori. L'immunizzazione non significa necessariamente che non prenderai il virus, ma lo previene in 9 persone su 10. E ovviamente aiuta anche a prevenire gravi sintomi e le complicanze associate al fuoco di Sant'Antonio. Non esistono altre misure di prevenzione, se non quella di evitare di avere contatti diretti con pazienti colpiti o con i loro indumenti.
Devi preoccuparti e quindi rivolgerti a un medico, se l'eruzione compare vicino all'occhio, perché, come ti abbiamo spiegato prima, può essere pericoloso. Inoltre, è bene rivolgersi al dottore subito se sei un over 60 perché l'età aumenta in modo significativo il rischio di complicanze. Non perdere tempo se l'eruzione fa male ed è diffusa o se in casa, tu o qualcuno della tua famiglia, avete un sistema immunitario indebolito.
Fonte| Istituto superiore di sanità