
Durante la settimana, probabilmente ti ritroverai diverse volte a mangiare da solo. Una pausa pranzo veloce tra una riunione e l'altra non ti consente certo di prolungare il pasto e chiacchierare con qualche collega. Ma la domenica, o durante le feste, mettersi a tavola tutti insieme è scontato. E c'è una ragione ben precisa dietro un comportamento che metti in atto come naturale e spontaneo. Secondo un sondaggio condotto dalla Oxford Economics, chi mangia in compagnia almeno una volta a settimana è più felice e rischia meno di sviluppare disturbi legati all'alimentazione come anoressia o obesità.
Su oltre 8mila persone intervistate, tutti cittadini britannici, chi è abituato a consumare pasti in solitaria presenta 7,9 punti in meno di felicità rispetto alla media nazionale. E questo è un dato di fatto che già da solo basterebbe a spingerti a periodiche cene con amici e familiari. Ma c'è di più. Quando te stesso è l'unica persona a cui devi badare, è probabile che tu non lo faccia a dovere. Quand'è stata l'ultima volta che hai cucinato un piatto decente? E quanto spesso invece ti nutri di cibi pronti, magari ritirati all'ultimo momento al fast food vicino casa?
Mangiare da soli induce a una maggior pigrizia nel cucinare, che si traduce in alimenti poveri di nutrienti e per nulla salutari. Oppure a porzioni troppo scarse e al limite della malnutrizione. Un problema, questo, che colpisce soprattutto persone che proiettano i problemi di stress nel cibo o gli anziani. Le prime saranno più soggette a sviluppare disturbi alimentari anche gravi come anoressia o, nelle situazioni opposte, bulimia. I secondi invece rischiano più facilmente di incappare in una forma di depressione e di avere meno voglia di prendersi cura di sé.
Il consiglio dunque è quello di ritagliarsi almeno un pasto a settimana in compagnia, perché chi ci vuole bene, fa bene anche alla nostra salute.