Gli stereotipi sull’età possono causare stress cronico

Il fattore età gioca un ruolo fondamentale nella vita di ognuno di noi, ma l’età che avanza non deve essere vissuta come un tramonto inevitabile. Purtroppo, i luoghi comuni e spesso le battute ironiche sono fonte di stress cronico, che può portare a problemi di salute mentale, come depressione e ansia.
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Valentina Rorato 14 Agosto 2022
* ultima modifica il 14/08/2022

Siamo una società costruita sugli stereotipi, da quello di genere a quello sul peso. Purtroppo, i modelli – soprattutto se irraggiungibili e irreali – possono avere un impatto negativo sull'autostima, sulla salute mentale e sulla percezione di sé all’interno di un gruppo. Una recente ricerca, condotta dai ricercatori dell'Università del Michigan, ha indagato sui rischi legati alle pubblicità antiaging e ai commenti sgradevoli sull’invecchiamento.

Lo studio, pubblicato su JAMA Network Open, ha preso in esame circa 2.035 americani, di età compresa tra i 50 e gli 80 anni, di cui il 93% ha ricevuto regolarmente messaggi umilianti sull'invecchiamento. Che tipo di messaggi? Erano diverso genere e inviati con diverse modalità, non sempre con l’obiettivo di ferire, come biglietti d'auguri apparentemente innocui e ironici  ("Sai che stai invecchiando quando ci vuole il doppio del tempo per avere un bell'aspetto"), le pubblicità di creme antirughe e lifting o da estranei che parlano ad alta voce inutilmente. Talvolta, provenivano da storie che le stesse persone anziane si raccontano, come quella che la solitudine e la fragilità sono una parte inevitabile dell'invecchiamento.

Secondo gli esperti, questi commenti sono delle micro-aggressioni e una recente analisi di 141 studi precedenti ha rilevato che erano associati a depressione, ansia, minore soddisfazione sul lavoro e scarsa autostima in gruppi mirati tra cui afroamericani, donne e la comunità LGBTQ+. Le micro-aggressioni, purtroppo, possono essere insidiose perché spesso non intenzionali e possono anche derivare dal desiderio di essere gentili. Per esempio, offrire un posto a sedere a qualcuno che ha un’età avanzata, sottolineando proprio il fattore età.

I ricercatori ritengono che questo sia un indicatore del fatto che l'ageismo quotidiano può trasformarsi in un problema cronico e pervasivo nella vita degli anziani, influenzando la loro salute quotidianamente. I principali casi di ageismo, come la negazione del lavoro o il trapianto di organi, sono stati ben documentati in passato, ma questo studio è il primo a confermare l'universalità di forme minori di discriminazione in base all'età e a mostrare il potenziale negativo  sulla salute in un ampio gruppo di persone rappresentativo a livello nazionale.

La ricercatrice pioniera dell'invecchiamento Becca Levy presso la Yale School of Public Health, ha commentato così: "L'età è una fonte di stress cronico", dice. "E quando le persone sperimentano stress cronico, può contribuire allo sviluppo di condizioni di salute croniche". Che cosa si può fare? La soluzione c’è, ma è difficile. Bisogna cambiare gli atteggiamenti della società riguardo all'invecchiamento. Si tratta di un percorso culturale estremamente lungo.

Fonte | Experiences of Everyday Ageism and the Health of Older US Adults pubblicato il 15 giugno 2022 su Jama Network; Newsweek

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